Capitolo 9

8.1K 395 336
                                    

La mattina dopo mi svegliai tardi, andai al padiglione a fare colazione e incontrai Percy che stava bruciando il cibo.

“Ehi Testa d’Alghe!” lo salutai baciandolo velocemente.

“Come state?” mi chiese poggiando una mano sulla pancia.

“Bene… “

“Perseus Jackson” gridò una voce dal padiglione. Tutto il vociare si zittì.

Ci girammo lentamente.

“Come hai osato! Sono appena stata appena informata!Tu!” ringhiò mia madre. Ti pareva che la sognavo e lei appariva il giorno dopo. La dimostrazione del detto: parli del diavolo e spuntano le corna!.

Sarebbe stata una mamma normalissima, con jeans e maglietta, se non fosse stato per il fatto che aveva le mani chiuse in pugno che sembravano evaporare.

Qualche metro dietro riuscii a vedere Poseidone.

“ Madre” balbettai.

“ Atena” sbiascicò Percy “ Salve”

“ Tu! Come hai osato!” La forma di mia madre si stava facendo sempre più luminosa, e non era una buona cosa.

“ Madre” dissi con tono fermo mettendomi davanti a Percy che era immobile. Atena sembrò calmarsi leggermene e Poseidone si avvicinò. Avevamo gli occhi di tutti puntati addosso.

“ Figlia mia! Ti rendi conto di quello che ti ha fatto?” mi rimproverò.

“ No. La colpa è sia mia che sua” lo difesi. Guardai Poseidone, poi Chirone qualche metro più indietro e poi Piper. Mi guardava preoccupata e sbalordita, come il resto dei ragazzi.

“ Atena calmati. Sarà meglio parlare in un luogo meno affollato” disse Poseidone facendo cenno di seguirli.

Alla fine ci fermammo nel posto più ovvio per il dio del mare: sulla spiaggia.

“ Perché nessuno mi ha detto niente? Quattro mesi e io non ne sapevo nulla. Poseidone, tu lo sapevi?”

“ Emm… bhe… diciamo…”

“ Lo sapevi!” si infuriò Atena “ Come?”

“ In questo momento non è importante”

“ Hai ragione. Abbiamo un’eternità per discutere” sospirò. “ Cosa ne volete fare?” ci chiese con più calma.

“ Tenere” rispose sicuro Percy.

“ Vi rendete conto che date alla luce una bambina all’età di diciassette anni! E non siete nemmeno sposati!”

“ Si madre. E ci stiamo preparando come meglio possiamo”

“ Atena, ora che hai fatto la tua sfuriata, possiamo tornare sull’Olimpo. Annabeth la potrai incontrare anche là!” disse Poseidone “ Bene ragazzi. Statemi bene” e sparirono.

Rimanemmo in silenzio qualche secondo. “Mi sembrava strano che tua madre non avesse ancora provato ad uccidermi” scherzò Percy.

“ Andiamo Testa d’Alghe. Dobbiamo finire la colaz… “ mi fermai di botto e portai le mani alla pancia. Avevo sentito qualcosa muoversi.

“ Annabeth, tutto bene?” mi chiese Percy preoccupato

“ L’ho… l’ho sentito” balbettai sorridendo “ Si è mosso”.

Lui mi sorrise baciandomi e poi si abbassò a baciare la pancia.

“ Andiamo a fare colazione Cervellona”

Nessuno osò chiederci o parlare della conversazione avuta con i nostri genitori, solo Piper che mi chiese se era tutto okay.  Finimmo di mangiare e andammo  a dedicarci alle nostre attività.

Purtroppo anche le vacanze pasquali finirono e noi tornammo al nostro appartamento.

“ Domai tornerò tardi” mi avvertì Percy mentre metteva via la spesa ( che consisteva per la maggior parte in pesce e frutti di mare surgelati!)

“ Come mai?” chiesi perplessa

“ Finisco più tardi al lavoro” mi rispose. “ Cucino io stasera

. Vai pure a riposarti sul divano” mi disse baciandomi.

“ Vuoi far nevicare ad Aprile?”

“ Spiritosa!”

Andai a cambiarmi in camera mettendomi una tuta e una maglietta di Percy. Adoravo indossare le sue magliette, immergermi nel suo profumo.

Tornai in sala e mi misi sul divano a guardare la tv e a riposare le caviglie leggermente gonfie.

“ Percy” chiamai “ Ho appena visto una pubblicità di un corso preparto per le ragazze incinta. Sono dieci lezioni. Se mi informo ci andiamo?” chiesi speranzosa.

“ Informati. Poi vediamo. È pronto tra dieci minuti” mi rispose.

“ Grazie Testa d’Alghe. Ti amo” replicai aprendo il computer e cercando il sito.

“ è pronto” gridò Percy dopo qualche minuto.

“ Cos’hai preparato?” chiesi entrando nella piccola cucina.

“ Il tua piatto preferito. Almeno da quattro mesi a questa parte”

Mi sedetti a tavola e lui mi mise davanti un piatto di spaghetti e vongole.

“ Mmm.. Percy è delizioso!” esclamai. “ Allora. Ho fatto un calendario. Venerdì abbiamo la visita ginecologica, ci porta tua madre. Mentre sabato prossimo c’è la prima lezione di corso preparto. È in un centro a dieci minuti da qui e le lezioni sono gratis” spiegai.

“ è già venerdì la visita?”

 Annuii.  “Ti va di giocare a monopoli, scacchi?” chiesi una volta finita la cena.

“ Vuoi vincere?” mi disse ridendo “ Quello che vuoi”

“ Monopoli. Vado a preparare” esclamai alzandomi. Una volta finita la partita, che ovviamente vinsi io, andammo a letto.

“ Cosa stai leggendo?” mi chiese Percy infilandosi sotto le coperte.

“ Un libro” risposi vaga.

“ Mettilo giù e vieni qua” mi disse iniziando a baciarmi sul collo. 

Percabeth - 4ever-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora