Capitolo 4

9.2K 436 179
                                    

“Quanta fame!” scherzò Marco, uno dei miei fratelli. Lo guardai male, però aveva ragione: era il terzo piatto di frutti di mare che mi mangiavo. Ultimamente avevo voglia solo di questo, e di qualsiasi cosa legata al mare.

“Hai qualche problema?” gli chiesi.

“ No, no… Solo stai attenta. Rischi di mettere su qualche chilo…”

“ Quindi pensi che sia grassa” gli gridai contro. Mi alzai di infuriata dal tavolo di Atena e me ne andai.

“Annabeth!” chiamarono i miei fratelli. “Scusa, non volevo offenderti”. Ignorai le scuse e continuai a camminare impettita.

“Annabeth”. Questa volta a chiamarmi era Percy che aveva lasciato di corsa la sua cena appena mi aveva visto andare via.

“Ehi Annabeth, cosa ti è preso?”

“Non lo so” singhiozzai.

“Tranquilla” mi disse abbracciandomi.

“ Io non sono grassa” continuai a singhiozzare

“ No Annabeth, certo che no”

“ Ma lo diventerò”

“ Annabeth” chiamò Chirone. Mi voltai a guardarlo. Era nella sua forma equina, e dietro di lui, poco lontano, c’era Piper.

“Sto bene” mi affrettai a rispondere asciugandomi le lacrime e cercando di evitare il suo sguardo.

“ Sicura?”

Annuii.

“ Voi giocate dopo?”

“ Si, mi hanno già detto le alleanze”

“ Chirone…” iniziò Percy “Dovremmo parlarti”

“ No Percy, non ora” gli bisbigliai nell’orecchio.

“ O ora, o domani. Cosa cambia?”mi rispose lui

“Allora?” ci sollecitò Chirone. Guardai negli occhi Percy e sentii le lacrime tornare.

“Annabeth è incinta” disse lui.

Chirone rimase in silenzio. “è uno scherzo Percy?”

“ Vorrei veramente che fosse uno scherzo, ma è la verità” risposi io.

“ Di quanto?” sospirò Chirone

“ Due mesi circa”  rispose Percy

“ Torniamo al padiglione, ne parliamo domani” disse e se ne andò.

“ Andiamo Annabeth. Puoi sederti vicino a me al tavolo di Poseidone”

“ No, non ho più fame. Io vado nella mia capanna. Ci vediamo dopo”

Percy mi scostò i capelli e mi baciò. Mi sentii subito meglio. “E ricorda. Tu non sei grassa. Sei stupenda” mi disse prima di tornare al padiglione.

P.O.V. PERCY

La mattina dopo mi svegliai presto e, dopo essermi vestito e andato a fare una passeggiata in spiaggia, aspettai Annabeth, Jason, Piper, Leo, Hazel e Frank e andammo tutti a fare colazione.

Io mangiai latte e corn-flakes, invece Annabeth prese lo stesso, ma ci aggiunse il ketchup!

Potete immaginare quello che pensavano tutti, e devo dire che faceva abbastanza schifo anche a me.

“Come sono corn-flakes e ketchup?” le chiesi mentre andavamo alla casa grande dove ci aspettava Chirone.

“ Buoni, ma cosa c’è di tanto strano? Mi guardavate tutti male!”

“No, e che, sai… non è una combinazione da tutti i giorni”

“ Ne avevo voglia. Problemi?” mi rispose brusca. Dovevano essere sicuramente gli ormoni. Ma in fondo era per metà colpa mia se ci ritrovavamo in quella situazione.

Sospirai. “No, dai andiamo”

Chirone ci fece accomodare sul divano. Ci fu un silenzio imbarazzante prima che Chirone chiedesse: “ Da quanto tempo lo sapete?”

“ Io da due settimane, all’incirca” rispose

“ Un mese” rispose Annabeth abbassando lo sguardo.

“ I vostri genitori lo sanno?”

“ Mio padre no. Ma lo abbiamo detto alla madre di Percy qualche giorno fa”

“ Dovresti dirgl…”

“ Lo so” rispose Annabeth senza far finire la frase a Chirone.

“Chirone” intervenni “Potresti tenere tutto per te per il momento. Fino a che la pancia non si vede non vedo la necessità di dirlo a nessuno”

“ Volete nascondere una cosa del genere ai vostri amici?”

Io e Annabeth ci scambiammo un’occhiata.

“ No, ma abbiamo… abbiamo” iniziò Annabeth

“ Della loro reazione” questa volta fu Chirone a finire la frase. “Posso capirlo, avete solo diciassette anni, ma se sono veri amici vi sosterranno”

“ Piper lo sa”

“ Piper sa cosa?” chiese Clarisse entrando.

“ Ciao Clarisse” la salutammo.

“ Chirone, Rachel è arrivata al campo e ha chiesto di vedervi, tutti e tre”

“ Dov’è?” chiese Annabeth

“ Sta arrivando. Si è fermata a parlare con Will”

Qualche secondo dopo entrò Rachel, i capelli rossi in una coda e i suoi soliti jeans con una maglia con su scritto arte urbana New York.

“Ciao ragazzi. Che bello vedervi. Chirone” salutò Rachel.

“ Grazie agli dei sei arrivata” disse Annabeth alzandosi e andandola ad abbracciare.

“ Clarisse, potresti andare ora?” chiese Chirone.

“ Come va all’accademia?” chiesi mentre Annabeth e Rachel si sedevano sul divano.

“Noiosa e orribile. Ma Annabeth, è vero? Sei…?”

“ Si, ma come fai a saperlo?”

“ Ti ricordo che sono l’Oracolo” rispose sorridendo.

Percabeth - 4ever-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora