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Praticamente era l amica che mi ha fatto conoscere mio nonno da piccolo,  mi ricordo che insieme stavano in una stanza piena di bottiglie , liquidi strani e ridevano ... non ho mai capito cosa combinavano ma sapevo che non era qualcosa di brutto perchè mio nonno era una persona brava almeno così l avevo sempre reputato .
Non ero sicuro ma avevo paura  che era tutto un imbroglio,  qualche malvivente che si serviva della morte di mio nonno per prendermi in giro o robe del genere . Non pensavo ma c 'era qualcosa di strano nella storia CERTO CHE ERA STRANO , una donna mi scriveva senza sapere chi fosse così sbucata dal nulla, di un paese lontano, certo che era strano...
Non ce la facevo a rimanere in piedi , per che io ... perchè oggi.. perchè stasera..
Mentre riflettevo mi accorsi che erano le 9 di sera e domani  mi aspettava un altro giorno di scuola . Allora mi andai a lavare ... a mettere il pigiama ,  andai a salutare potty e corsi a letto ormai stanco.
All' improvviso realizzai che non ero stanco , accesi la tv e vidi cosa c'era di bello.  Trovai un programma di cucina molto bello diciamo ,continuai a non avere sonno ed erano le 10.. Allora accesi il telefono con l intento di sentire della musica e digitai: Dernière danse
( canzone bellissima) ovviamente francese
La incominciai ad ascoltare con gusto  , la sapevo a memoria ma ok.. la finii senza che me ne accorgetti perchè i miei pensieri erano altrove . Dovevo parlarne con qualcuno ma non potevo e non avevo sonno  .  All' improvviso  arrivò  e crollai , iniziai a sognare mi trovavo in  un mercato popolare , si sentivano spezie e fiori ,molti crisantemi ,alcuni tulipani , margherite, gigli d' acqua , papaveri,  frangipane e un ibisco  rosso che spiccava tra tutti , c 'era un profumo straordinario,  tutti si gettavano però su una bancarella piena di teschi e colori tenui  , era la veggente del villaggio  , uno dopo uno entravano e o uscivano piangendo o uscivano soddisfatti e fieri di loro , curioso mi misi a fare la fila e.. passarono un pò di ore ma ce la feci , era il mio turno entrai un pò in soggezione  sollevando delicatamente la tendina viola ,  mi sedetti su una sedia piccola e scricchiolante a causa delle pietre molto piccole che facevano muovere la sedia  , appena più alta della signora,  la signora era ornata di collane e braccialetti , amuleti, degli orecchini molto grandi e una fascia di color porpora adagiata sui capelli lunghi e grigi che poggiavano sulla schiena , la veggente era seduta su un tappeto color viola scuro ricamato con elefanti e stelle color oro , posai lo sguardo sul tavolo , con una tovaglia color lilla ,di un legno scuro (si poteva intravedere grazie alle scuciture della tovaglia ) sulla tovaglia erano presenti tre carte molto particolari tutte molto scure , la signora pronunciò delle parole che non capii e iniziò a girare le carte , la prima rappresentava una mano fuori da un sacco,  la seconda un teschio e la terza un corvo che volava su un deserto , la signora mi fece segno di uscire ,io uscii  alzando di nuovo la tendina ma questa volta si staccò e mi cadde addosso , non mi feci male ma la signora incominciò a urlare sempre parole indecifrabili e le persone incominciarono ad allontanarsi piano piano , lei mi prese per il braccio e mi portò dentro , iniziò di nuovo ad urlare e chi grato di non capire le parole poi prese una scopa e mi caccio minacciandomi almeno credo ..
Uscii ma una luce accecante invase tutto il villaggio e si sentii un boato e poi uno scoppio  , mi svegliai all' improvviso , cosciente che fosse  un sogno ma un pò scombussolato.  Di solito quando sogno subito dopo mi ti riaddormento ma quella volta no ,purtroppo...pensai di andare a trovare mio padre  e farmi vedere un pò come si svolgeva il suo lavoro  , scesi dal letto , mi tolsi il pigiama e mi infilai di nuovo i  vestiti di oggi,  aprii la porta e corsi al museo .  Accesi la torcia del telefono e iniziai a incamminarmi  mentre riflettevo sul mio sogno nelle strade  e nei vicoli di Bordeaux...

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