●4

5 1 0
                                    

Girai l'angolo ed ecco, il museo Boulevard de la science , dove lavorava mio padre probabilmente non mi avrebbe sentito ma almeno facevo un giro , c'era un aria frescetta con un venticello freddo , i lampioni emanavano una luce giallastra , si potevano vedere gli insetti che volavano attorno i lampioni , le siepi erano ben fatte ,era stata tagliate e potate, iniziai a sentire sete ma ero lontano da un bar , allora mi misi l'anima in pace e iniziai a bussare al museo TOC TOC TOC Bussai ancora più forte finché un uomo alto e robusto mi aprii, era mio padre . Lo salutai sentendomi un pò a disagio soprattutto per averlo disturbato e perchè non passavo molto tempo con lui quindi non avevo un bellissimo rapporto. Lui mi guardò un pò stranito ma alla fine mi fece entrare, rimanemmo in silenzio per minuti interminabili e poi lui inizio il discorso:-cosa ci fai qui ?- Io risposi con gentilezza :- non riuscivo a dormire ..- lui sembrò un filino arrabbiato e disse:- ti sembra un buon motivo per venire qui ? Sai che se ti scoprono vengo .. -la sua voce venne interrotta da un rumore che veniva dall' altra parte del museo , una specie di rumore di vetro rotto , mio padre sembrava molto confuso e preoccupato ,mi prese per la mano e mi portò in una sala probabilmente quella dedicata della gonna , c'erano molte gonne di famosissimi stilisti , mi disse:- questa è la stanza più protetta del museo-chiuditi in quello sgabuzzino- , mi venne un pò da ridere ma dopo pochi secondi ritornai serio e mi riposi come una scopa vecchia in quello sgabuzzino . Nello sgabuzzino c ' erano alcool, disinfettante, diversi detersivi e molti moci , c'era anche una leggera puzza di muffa , vidi che tra la serratura della porta e la maniglia c'era un piccolo buco dove si poteva vedere cosa succedeva fuori , sbirciai un pò per vedere cosa stava succedendo e notai mio padre steso a terra , come era possibile era passato qualche secondo , aprii la porta con un pò troppa violenza infatti cadde quando sbatte contro il muro , ops ma non era la priorità adesso, corsi contro mio padre per aiutarlo ad alzarsi , ero pronto a vedere del sangue quindi mi avvicinai con un occhio chiuso e l altro socchiuso, era lì ma ... non c'era sangue , fu un sollievo , lo alzai con un pò di fatica e pensai di portarlo in bagno ,solo che DOVE ERA IL BAGNO?! Entrai in panico , non sapevo cosa stava succedendo , non sapevo cosa fare , quale era la causa del suo svenimento almeno credo , iniziò a muoversi , aprii gli occhi e prese conoscenza , mi guardò per pochi secondi poi si accorse dove eravamo , all' improvviso saltò in aria come per mettersi in guardia ma si calmò , mi abbracciò , succedeva molto raramente quindi mi senti al sicuro , come se ritornassi piccolo , ai primi giorni di nascita ,abbracciato e coccolato come tutti gli altri bambini , mi misi quasi a piangere , troppi ricordi , troppe emozioni. Sciolse l'abbraccio lui per dirmi subito di ritornare a casa , io accettai con piacere , ne avevamo passate troppe . Ritornammo insieme , io con un espressione di ansia e quasi paura e mio padre con angoscia , sapeva che se non trovavano nessuno lo avrebbero licenziato , fece uno scatto veloce per prendere il telefono nel suo marsupio e si girò vari numeri , spinse il tasto e iniziò ad aspettare , aspettare, aspettare finchè non rispose una voce profonda e maschile
, mio padre rispose con voce molto dispiaciuta , il signore non finiva di urlare quando stanco chiuse il telefono , mio padre mi guardò con un aria infranta , lo abbracciai e ci incamminammo verso la nostra casa , era da tanto che non passavo tempo con mio padre . Entrammo a casa , io sfinito me ne andai in bagno per sciaquarmi la faccia e ritornare tranquillo , mi sciaquai la faccia e corsi sotto per offrirgli il rustico che avevo fatto , aprii il forno e iniziai a tagliare il rustico, gliene offrì due fette per tirarlo un pò su . Vidi l orario era mezzanotte , era tardissimo domani dovevo andare a scuola ed ero stremato ma non volevo lasciare mio padre da solo dopo quello accaduto , lui sembrava immerso nei suoi pensieri mentre sgranocchiava il rustico , mi guardava e si guardava attorno . Alla fine incrociò il mio sguardo e mi disse :- jo se hai sonno puoi andare a dormire me la caverò- non risposi perché stavo pensando a come cosa chi.. al museo . Lui riprese il discorso dicendomi :-su josh -ritornai alla realtà dicendo ok e gli diedi la buonanotte, mi assicurai se potty aveva cibo e acqua , salii in camera e mi riposi a letto , crollai e mi addormentai in 5 secondi....

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Il linguaggio dei fiori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora