Uraraka Pov
Nel sogno Ochako era nuovamente adulta, ma indossava il suo costume da Hero e aveva i capelli più lunghi.
Sorrideva mentre rientrava a casa.
<<Sono a casa!>> si annunciò la ragazza.
<<Mamma!>> due bambini dai capelli marroni le corsero in contro abbracciandola e, una terza figlia, più o meno di 14 anni, con lunghi capelli biondi e occhi color nocciola, la salutò dalla cucina. <<Ben tornata>>.
Dopo pochi secondi dalla porta entrò ancora qualcuno. Era alto e muscoloso, con corti capelli biondi.
"Bakugou?!"
Era davvero lui, solo più grande. L'uomo si avvicinò all' Ochako del sogno, dandole poi un tenero bacio sulle labbra.
Tutto si poteva aspettare, meno che Bakugou fosse capace di un gesto così intrinseco di dolcezza.La ragazza si svegliò di soprassalto, sentendo il cuore batterle a mille nel petto, temendo quasi di svegliare Bakugou.
Ochako, dopo essersi tranquillizzata, guardò l'orologio.
"Sono solo le 5..."
Dopodiché la ragazza si lasciò andare nuovamente sul letto, coprendosi gli occhi con un braccio.
"Come sono arrivata a questo?"Bakugou Pov
Era il giorno in cui Bakugou sarebbe diventato l'eroe numero uno, stava per ricevere la nomina ufficiale, quando quella sua irritante compagna di stanza non aprì le tende, svegliandolo così da quel bellissimo sogno.
Bakugou: OHI! Che ti è saltato in testa?!
La ragazza si voltò a guardarlo. Aveva un sorriso forzato, diverso da quello che aveva quando stava con Deku, per esempio. Sembrava quasi sull'orlo di una crisi di nervi.
Ochako: È ora di alzarsi, bella addormentata.
Bakugou rivolse il suo sguardo all'orologio.
Bakugou: ALLE 8?!
La ragazza lo guardò scocciata.
Ochako: Senti, sono sveglia da 3 ore, che ho passato ad annoiarmi fissando il soffitto. Sono sicura che sopravviverai al doverti alzare a questo orario così disumano.
Bakugou: Tsk, non è che solo perché ti sei svegliata tu devo farlo anche io.La ragazza, che era già vestita, sbuffò si diresse verso la porta della stanza.
Ochako: Comunque la colazione è quasi pronta. Vestiti e poi scendi. Ti aspetto giù.
Il ragazzo provò a protestare.
Bakugou: OHI!
Era troppo tardi, quel kirby domestico aveva già lasciato la stanza.
Bakugou si lasciò cadere nel letto, dopodiché sbuffò e si alzò, dirigendosi in bagno per vestirsi.
"Che cazzo le è preso? Non è che avrà..."
Con la cautela quasi professionale, il ragazzo si piegò sulle ginocchia davanti al piccolo cestino dei rifiuti in bagno e, sempre cautamente, lo aprì, tirando poi un sospiro di sollievo.
"Okay, niente assorbo-cosi. Questo vuol dire che non ha le sue cose".
Il biondino, infilata la maglia e i pantaloni, scese le scale fino alla sala da pranzo, sbadigliando per il sonno.Ochako: Wow, ce l'hai fatta.
Bakugou: Zitta, Kirby di merda.La ragazza gli diede le spalle e si diresse al tavolo per fare colazione.
"Cazzo... l'ho offesa... MA CHE CAZZO VUOI CHE ME NE IMPORTI?!"
Bakugou la seguì e, una volta seduto davanti a lei, si mise a mangiare, senza però riuscire a smettere di guardare la compagna mangiare il suo pezzo di torta.Ochako: Oggi andiamo in paese.
Disse la ragazza, destando Bakugou dai suoi sogni ad occhi aperti.
Bakugou: Eh?! E chi lo ha deciso.
Aizawa: Io.Disse il professore con aria minacciosa.
Il biondino fece un verso scocciato e, dopo essersi infilato in bocca un ultimo pezzo di pane dolce, si mise a salire le scale, per poi andare in bagno per lavarsi i denti.
Poco dopo arrivò anche Ochako.
"Che strano... ieri era così gentile... non che mi importi certo, ma non capirò mai le ragazze".
Finalmente i due ragazzi furono pronti per scendere nella hole, dove Aizawa fece uno scherzo dei suoi.
STAI LEGGENDO
Basta che tu mi dica "Sì" ||𝑲𝒂𝒄𝒄𝒉𝒂𝒌𝒐||
FanfictionUraraka non è più la stessa dopo lo scontro avvenuto con Bakuguo durante il festival sportivo. Ce l'aveva quasi fatta, ma tutti i suoi sforzi non avevano dato alcun risultato... Che non fosse abbastanza forte? Che il lavoro da eroe non facesse per l...