•Chapter 11•

3.8K 176 134
                                    

In quel momento non resistetti, il mio cervello mi abbandonò così mi fiondai sulle sue labbra.

Inizialmente lui si irrigidí ma ricambio quasi subito.

Ridacchiai leggermente sulle sue labbra per via del solletico che mi provoca quel poco di barba che ha

Lui sorrise a sua volta per poi prendermi la nuca per avvicinarmi ulteriormente a lui continuando ad approfindire il bacio.

Nel frattempo l'asciugamano che avevo indosso stava cominciando ad allentarsi ed Aizawa ne approfittó per accarezzarmi quel poco di pelle scoperta sul mio fianco.

In men che non si dica cademmo sul letto, lui si mise a cavalcioni su di me senza staccarsi dal bacio picchiettando con la lingua per chiedere l'accesso che non tardó ad arrivare.

Non avevo mai baciato nessuno prima d'ora quindi non sono molto brava ma non sembra dispiacergli.

Le nostre lingue stavando seguendo una danza dolce ma sensuale allo stesso tempo

Io: mmh~

Lui ridacchió per via del mio piccolo mogugno di piacere

Sono talmente eccitata che mi sento girare la testa.

Ebbene si, mi vengono i capogiri solo con dei semplici baci ma infondo è questo l'effetto che mi fa Aizawa.

Si staccò dalle mie labbra per riprendere fiato dopodiché incominciò a spostarsi dalla mia mandibola al mio collo mordicchiandolo.

Si sollevò leggermente per guardare il suo capolavoro e poi il mio viso.

Allora diventò serio e si allontanò leggermente ma lo afferrai riavvicinandolo drasticamente a me.

Io: c-che hai?

Chiesi affannata per la mancanza di aria

Aizawa: io...

Si staccò dalla mia presa

Aizawa: scusami devo andare... non dovevo è stato tutto un errore.

Disse per poi sbloccare la porta e chiuderla in men che non si dica.

Non mi ha appena detto "è stato tutto un errore" vero?

Quindi per lui noi siamo solo un errore?

Non che ci sia stato molto tra noi fin ora ma stavamo incominciando ad avvicinarci, ero felice di ciò.

Il mio viso è ormai già solcato da delle lacrime amare.

Mi alzai dal letto dopo alcuni minuti passati a fissare il soffitto per realizzare l'accaduto e mi diressi in bagno piena di vergogna verso me stessa.

Mi misi un jeans nero e una felpa del medesimo colore per poi uscire.

Ho bisogno di aria.

Scesi e andai in portineria

Io: mi scusi signore ho bisogno di uscire

Portiere: signorina sa che a quest'ora non si può-

Mi guardò e vide meglio il mio viso

Portiere: signorina Yamada sta bene?

Mi chiese leggermente preoccupato

Io: si ma ora mi lasci uscire... la prego

Dissi le ultime parole quasi supplicandolo.

Lui annuí semplicemente e aprì il cancello.

Andai in centro, amo vedere le strade di Tokyo piene di gente la sera, mi trasmettono tranquillità nonostante il caos che c'è per via del via vai di persone e macchine.

𝙲𝚘𝚖𝚎 𝚑𝚎𝚛𝚎 𝙺𝚒𝚝𝚝𝚢 [aizawaxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora