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Wooyoung venne svegliato dal rumore della porta che sbattè. Si alzò cautamente, sussultando quando delle grida provenirono dalle altre stanze. C'erano rumori di colpi e attentamente si avvicinò alla porta, per poi inciampare all'indietro quando sentì dei passi avvicinarsi.

La porta si spalanco, rivelando una delle guardie di Capo ferma in piedi. Capo stava dietro di lui e fissava Wooyoung, facendolo deglutire.

"Dobbiamo portarti fuori di qui per un po', okay Wooyoung?" parlò con un falso tono gentile. Wooyoung lo osservò e lasciò correre i pensieri, non si aspettavano comunque che rispondesse. "Sei il mio preferito, sai? Non voglio davvero farti del male, quindi non creerai problemi a questi uomini, vero?" l'uomo avanzò e passò la mano tra i capelli di Wooyoung, con un piccolo sorriso predatorio sulle labbra. Wooyoung sempicemente sbattè le palpebre. L'uomo sembrò soddisfatto, si girò e uscì dalla stanza. La guardia andò verso Wooyoung prendendogli il braccio e trascinandolo via.

"Andiamo bellezza, è l'ora di uscire" ancora una volta, Wooyoung sbattè le palpebre facendo ridacchiare l'uomo. "Dio, sei così stupido" Wooyoung aggrottò leggermente le sopracciglia prima di forzare il suo volto a tornare impassibile. L'uomo mormorò e lo condusse fuori dalla stanza fino all'atrio principale. Wooyoung era stato lì fuori solo due volte prima di allora, il giorno in cui era arrivato e la prima volta in cui aveva provato a scappare, che era stata anche l'ultima. Wooyoung rabbrividì pensando a quel giorno, era l'unica cosa che lo tratteneva dal provarci di nuovo.

Quella situazione era nuova e leggermente sorprendente. Quando si diressero giù per le scale verso l'atrio, Wooyoung vide un gruppo di persone sostare nel mezzo. A giudicare dal loro aspetto, Wooyoung pensò che fossero il resto dello 'staff'. Fece una smorfia osservando l'aspetto di alcuni di loro, la maggior parte sembrarono più grandi di lui, ma esaminando la folla trovò un volto che gli ricordò talmente tanto il passato che dovette mordersi il labbro. La ragazza non sembrava avere più di dodici anni e Wooyoung si sentì triste per lei, capì guardandola tremare con le lacrime sulle guance. Aveva un livido sulla guancia, per aver disobbedito immaginava, e i vestiti che indossava le stavano a malapena. La sua attenzione venne riportata all'entrata della stanza dal rumore di due mani che battevano.

Capo sostava lì con il solito sorriso predatorio in volto, i suoi occhi esaminarono la folla prima che iniziasse a parlare.

"So che sarete probbailmente confusi, ma sono qui per aiutarvi. Siete stati tutti pagati e queste persone hanno dato tanti soldi per voi, quindi voglio che li trattiate molto bene prima di tornare. Se sento qualcosa di diverso, beh diciamo solo che avrò bisogno di nuovi uomini" uno sguardo oscuro gli attraversò il viso prima che il sorriso tornasse. "Capito?" 

Dopo che tutto fu detto, vennero fatti uscire e divisi in gruppi prima di venir scortati per le strade affollate. Wooyoung si guardò attorno mentre camminavano, meravigliato dalle cose che non vedeva da anni. Si diressero verso la parte più trafficata della città e Wooyoung sentì il respiro affannarsi, avvistando un volto che non pensava avrebbe mai rivisto. Stavano camminando nella direzione opposta mentre lui osservò la figura farsi sempre più piccola.

In una frazione di secondo si guardò attorno e notò che le guardie non lo stavano guardando, così iniziò a correre. Si sentiva debole e le sue gambe tremavano, ma continuò a correre sentendo le urla delle guardie dietro di lui. Era troppo tardi, se si fosse fermato sarebbe stato ucciso. Continuò a correre e correre finchè non si scontrò con qualcosa di duro, l'impatto rese la sua vista già sfocata ancora più sfocata. Potè sentire le grida delle guardie che si avvicinavano e sgranò gli occhi, ci era arrivato così vicino.

I rumori attorno a lui si affievolirono e il nero gli invase la vista, ma potè ancora sentire la voce di qualcuno sopra di sé. Non gli importava e si preparò solo all'inevitabile. Questo finchè non sentì delle mani sulle sue spalle che lo risvegliarono dai suoi pensieri.

"Hey, qual'è il tuo problema?" gli chiese l'uomo di fronte a lui con chiaro fastidio nella voce. Wooyoung si ritrasse al tono e qualcuno dietro l'uomo avanzo, sembrando che volesse fermarlo.

"San magari prova a-" l'uomo venne interrotto da quello davanti a lui.

"Perchè mi stai fissando? Sei stupido?" l'uomo, San, schioccò le dita riportando l'attenzione di Wooyoung sulla situazione corrente. Mentre il suo udito si schiariva, potè sentire le guardie più vicine di prima e inciampò sui suoi stessi piedi cercando di superare l'uomo. San restò a bocca aperta di fronte a quel ragazzo e allungò la mano per prendergli di nuovo il braccio. In quel momento le guardie finalmemente irrupero tra la folla, fermandosi davanti a loro.

Wooyoung da vigliacco si allontanò e incosciamente si mise detro San, provando a nascondere alle guardie la sua minuta figura.

"Forza, arrenditi ragazzo" una delle guardie parlò avvicinandosi. "Sai cosa succederà adesso" l'uomo stava ancora avanzando e Wooyoung percepì San irrigidirsi. L'uomo allungò una mano per prendere il ragazzo, ma non ci riuscì. San afferrò il braccio teso prima che potesse raggiungere l'altro e lo gettò indietro, guardando il gruppo di persone attorno a loro. Lanciò uno sguardo al ragazzo dietro di lui e poi di nuovo agli uomini, che apparentemente lo stavano cercando, e decise di volere una spiegazione.

"Che diavolo sta succedendo qui?"











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