Capitolo venti

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Come avrete notato, gli ultimi capitoli sono più lunghi. In realtà avrei dovuto spezzarli e dividerli in due, cosa che farò soltanto quando (e se) pubblicherò la storia in formato cartaceo. Fino ad ora sono già arrivata a 300 pagine, dunque non intendo scrivere un libro da 600 pagine, motivo per cui il libro a "capitoli" su Wattpad non sarà lunghissimo. Ma penso che modificherò i titoli degli ultimi capitoli mettendone due, così si capirà meglio. 😅 Voglio che abbia la lunghezza di un romanzo normale, ecco! E spesso su Wattpad la lunghezza non si capisce, perché non c'è il numero delle pagine, ma fortunatamente mi regolo scrivendo su Word.

Detto ciò, nel prossimo capitolo odierete tanto Kendra! (Penso) 🤐

Portare Eileen con me è stata davvero un'idea perspicace.
Senza di lei probabilmente a quest'ora sarei ancora chiusa all'interno dello sporco bagno del cafè alle nostre spalle.
«Ti è passato il mal di pancia?», domanda posandomi delicatamente una mano sulla schiena.

Rivolgo lo sguardo verso il cafè e guardo attraverso il vetro impolverato: due uomini si spintonano brutalmente, dando quasi inizio ad una baruffa. Afferro Eileen per la manica del suo maglione colore caramello e le faccio segno di risalire in macchina.

«Andiamo, questo posto non mi piace molto», mi lamento con una mano sullo stomaco. L'ansia ha fatto il suo dovere anche questa volta. Spero soltanto di arrivare a casa sana e salva.

«Tranquilla, manca poco e poi...», lascia la frase in sospeso, guardandomi con i suoi occhioni color ambra.

E poi cosa? Incontrerò la mia famiglia, la quale sarà impegnata a ricordarmi quanto io sia una fallita? Daranno il via all'argomento relazioni, amore e cuori spezzati? L'ultima cosa che desidero è parlare delle mie discrasie amorose davanti a mia madre. Me la figuro seduta sulla sedia, collana di perle al collo, camicia perfettamente stirata e occhi penetranti e affilati pronti a giudicare ogni mia mossa.

«E poi valuterò attentamente l'idea se buttarmi in un fosso prima o dopo il nostro incontro», elargisco un sorriso finto e salgo in macchina, rimettendomi la cintura di sicurezza.

Eileen prende posto accanto a me e mi rifila un'occhiata di rimprovero. «Non essere così pessimista, Kendra.»

«Non lo sono. So già cosa mi attende», incrocio le braccia sotto il seno e appoggio la testa al finestrino.

«Secondo me non andrà davvero così male... Avrai anche tempo e modo per pensare ad altro e dimenticarti per un paio d'ore di quel bellimbusto del tuo capo», mi strizza l'occhio e sorride maliziosamente.

«Così non mi stai aiutando.»

«Hai ragione», si schiarisce la gola. «Ho deciso di vedermi con suo fratello.»

Il mio sguardo saetta verso il suo. «Cosa?»

Una sfumatura rosea si spande delicatamente sulle gote e sul naso, accentuando le sue lentiggini.

«S-sì, stamattina abbiamo fatto colazione insieme. È divertente, è solare, mi fa ridere e, cosa più importante, mi scopa bene», il suo sorriso in questo momento mi ricorda quello del Grinch.

«Che fine ha fatto Eileen?», chiedo stupefatta. Non dovrei meravigliarmi in questo modo, ma non penso di averla mai vista uscire con un ragazzo sul serio.

«Tu hai sempre cercato l'amore, Kendra. Io invece ho sempre cercato di divertirmi e basta. Tu stai lì a soppesare i sentimenti, le parole degli altri, i gesti. A volte ti soffermi ad esaminare in modo minuzioso ogni minimo dettaglio assicurandoti che corrisponda alle tue aspettative e, se dovesse rispettare i valori che tu hai dato ad una relazione, allora finalmente apriresti le gambe e ti lasceresti andare. Semplice», si stringe nelle spalle con nonchalance.

Boyfriend- Un ragazzo in prestitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora