Clarice, a Roma, da giorni preparava le sue cose. Il suo pensiero sempre più spesso si soffermava su Lorenzo, e su cosa stesse facendo nella sua città. Si trovava a chiedere a se stessa, almeno due volte al giorno, se mai pensasse a lei. E se il suo amore fosse grande quanto quello che le aveva dimostrato di provare solo qualche settimana prima. Le cose, a Roma, erano frenetiche: la madre, Maddalena, si preparava a trasferire la figlia nella città del commercio, e a rifiutare tutti i pretendenti di Clarice dicendo orgogliosa che la figlia avrebbe sposato l'uomo più potente d'Italia - ovviamente, dopo il Papa. "Madre, pensi che questa sia una buona idea?" si azzardò a chiedere un giorno Clarice alla madre mentre entrambe si accingevano a sistemare i suoi vestiti in un grande baule. "Certo che lo è. Fonti attendibili mi assicurano che Lorenzo è un vero gentiluomo e uno tra i più potenti e ricchi d'Italia. Starai nell'agio per tutta la tua vita, io non dovrò preoccuparmi per te, e tuo marito ti tratterà come una regina. Non vedo un lieto fine per la tua storia più felice di questo." "E se succede qualcosa di inaspettato? Se la famiglia di Lorenzo perde il governo della città e veniamo cacciati?" "Non succederà mai," replicò la madre, scettica "ma in quel caso dovrai scegliere. Tuo marito o la tua famiglia originale." Clarice si fermò per un attimo, riflettendo. 'Lorenzo lo farebbe per me?' si chiese, mentre la madre usciva dalla stanza. Si disse che ci avrebbe pensato quando sarebbe arrivata a Firenze due settimane dopo e continuò i suoi lavori. Una ancella entrò nella sua stanza, in mano un vassoio con un bicchiere d'acqua e una lettera sigillata. Sulla busta, il elegante scrittura, c'era la scritta: "Clarice Orsini, Roma, Palazzo Orsini ". Clarice, curiosa, congedò la ragazze e, sorseggiando l'acqua, iniziò a leggere la lettera.
Cara Clarice,
Ti conosco solo da una settimana, ma già mi manchi. A Firenze le cose sono piuttosto frenetiche: mia madre sta organizzando il nostro matrimonio con peculiare attenzione, e qui è pieno di persone che aspettano solamente il tuo arrivo per poterti accogliere. Giuliano, mio fratello minore, non vede l'ora di conoscerti: è un po' malandato a causa di un piccolo incidente con il nostro maggiore rivale, Francesco Pazzi, ma si sta rimettendo in sesto e molto probabilmente sarà qui con noi ad accoglierti quando arriverai. Bianca spera di trovare in te l'amica che così disperatamente cerca nella città. Sai, per lei è difficile trovare delle amiche fidate, dato che davvero poche le stanno vicino solo per amicizia e non per approfittare della nostra ricchezza. So per certo che voi due diventerete ottime amiche, e non potrei chiedere di meglio. Bianca e Giuliano ti piaceranno tantissimo, sono davvero adorabili con me, ma non ti conviene avvicinarti a Giuliano quando c'è in giro del vino: potrebbe trattenerti in una conversazione lunga sei mesi su quanto sia buono quello delle campagne fiorentine!
Clarice sorrise, e proseguì a leggere la lettera.
Mia madre non vuole che io ti mandi questa lettera, dice che sei già tanto impegnata nella tua villa a Roma, ma io credo che proprio per questo io sia tenuto a scriverla. Ti stai trasferendo per entrare nella mia casa, probabilmente per il resto della tua vita, e io non mi faccio neanche sentire? Credo sia di dovere, per me, sapere come stanno andando le cose lì a Roma. Il Papa ti ha detto qualcosa? Come va la preparazione del trasferimento? E soprattutto, stai bene? Se non te la senti, o se non vuoi sposarti così presto, basterà parlarne con mia madre lei sicuramente sposterà la celebrazione più avanti, a quando ti sentirai pronta. Non voglio obbligarti a fare niente, e non voglio che tu sia infelice in questa città che io amo. Vedrai, te ne innamorerai anche tu: le campagne della città sono meravigliose e fertili, e i boschi fuori dalle mura sono ideali per fare lunghe passeggiate o cavalcate con i bellissimi cavalli che abbiamo nella nostra stalla. Giuliano si è già attivato per procurarti un cavallo, e Bianca ha scelto uno stallone candido come la neve e con dei profondi occhi verdi. Credo ti piacerà molto.
Clarice fremette d'eccitazione: aveva sempre voluto avere un cavallo, e quello descritto da Lorenzo sembrava perfetto.
Non vedo l'ora di poter cavalcare il tuo nuovo cavallo fuori Firenze con te.
'Anch'io, Lorenzo, non sai quanto' pensò Clarice, il suo cuore pieno di gioia.
Per tutto il resto, qui a Firenze va tutto bene. Io mi occupo dei conti della città e cerco di spingere i Priori a saldare una nuova alleanza, ma purtroppo non posso scriverti di più in questa lettera: viviamo in tempi bui, e non vorrei mai che questa lettera venisse aperta prima di te. In effetti, non sto facendo niente di interessante. Ma amo pensare che questa situazione certamente cambierà appena arriverai qui. Mio fratello parla di Roma come se fosse un covo dei peccatori, ma io non lo credo. Se mi ha dato te, Roma può essere solo un bel posto. Non vedo l'ora che tu sia qui con me. Se vuoi, puoi rispondermi: il messaggero che ho mandato resterà in città fino a domani mattina, e conosce la vostra ancella: vi basterà consegnare la risposta a lei, e la farà avere al mio servitore. Mi ha confessato che segretamente è pazzo di lei: sarà forse un segno del destino? Due fiorentini che si innamorano di due romane che vivono nella stessa casa. Allora i miracoli esistono davvero. Ti amo, Clarice. Spero che tu lo sappia, e non dubitarne mai. So che queste parole potrebbero sembrare prive di significato, scritte solo su una carta con dell'inchiostro. Ma Dio mi maledica, se non è la pura verità. Fammi sapere cosa pensi di tutto questo, e io mi adeguerò ai tuoi desideri, a costo di farmi sgridare da mia madre: so che può sembrare strano, ma seppur io e Giuliano ormai abbiamo superato i vent'anni - io ventiquattro e lui ventuno - ancora obbediamo a mia madre, o almeno, ne ascoltiamo i consigli molto attentamente. Lei è stata e resta una donna tanto furba quanto severa. Ci ha tirati su con principi morali forti e stabili, e non rispettarli non è mai stata un'opzione. Credo che questo sia stato un bene per me. I suoi consigli qui sono sempre ben accetti. Si è già affezionata a te, sai? Sta facendo di tutto perchè tu ti possa trovare bene qui a Firenze quando deciderai di trasferirti qui. Mi sembra quasi un sogno. Spero lo sia anche per te. Aspetto con ansia e trepidazione la tua risposta.
Sperando di poterti abbracciare presto,
Tuo Lorenzo
Clarice rilesse diverse volte la lettera. E ogni volta che la rileggeva, il suo cuore si faceva più leggero. Le parole di Lorenzo sembravano sincere almeno quanto ben scritte, e lei non vedeva l'ora di trasferirsi in quel paradiso che il suo futuro marito descriveva. Corse alla sua scrivania, prendendo il suo miglior foglio aromatizzato alla lavanda. Intinse il pennino dell'inchiostro nero, iniziando a scrivere con la sua migliore scrittura.
NOTA DELL'AUTRICE
Grazie a tutti per le letture, sono davvero soddisfatta di questa storia! Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere con un commento cosa ne pensate. Questa parte era un po' particolare, spero che l'apprezziate lo stesso. Love you!
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I Medici - La vita insieme a te
Historical FictionI Medici sono la famiglia più importante di Firenze, una dinastia potente di una città potente. Lorenzo il Magnifico è ancora solo Lorenzo De'Medici, un giovane inesperto e coraggioso che porterà Firenze a diventare una vera Repubblica. I suoi sogni...