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Quella sera gli Avengers avevano avuto l'ennesima riunione.
Due agenti dello S.H.I.E.L.D. avevano individuato una base dell'Hydra e bisognava decidere come agire.
Dopo cinque ore di riunione nessuno ne poteva più.
Natasha si reggeva le testa sforzandosi di tenere gli occhi aperti e Tony era sul punto di reggersi qualcos'altro.
"Quindi siamo tutti d'accordo?" Fece Bruce "Domani partirà una squadra di undici agenti dello S.H.I.E.L.D. capeggiati da Tony."
Tutti annuirono e in un batter d'occhio la sala si era svuotata.

Cassandra non aveva mai partecipato alle riunioni, un po' perché non aveva poteri speciali e un po' perché le sarebbe piaciuto stare il più lontano possibile da quel mondo.
Ma quando una parte di quel mondo ti viene a bussare alla porta non puoi che farlo entrare.

"Com'è andata?" Chiese la ragazza a Steve, che si era buttato sgraziatamente sul suo letto "Fai pure come se fossi a casa tua." Aggiunse poi con un accenno di scherno mentre chiudeva la porta.
"Voglio andare in pensione." Brontolò Steve affondando il viso in uno dei cuscini di Cassandra e beandosi del profumo della ragazza che l'aveva circondato.
I suoi muscoli, rimasti tesi durante le riunione si rilassarono quando percepì le braccia della ragazza chiudersi attorno al suo petto, in un abbraccio che bramava da ore. 

Con la mente annebbiata dalla stanchezza che guidava i suoi movimenti Steve si girò, sovrastando la ragazza e catturando le sue labbra in un bacio passionale.
Cassandra ricambiò, passando una mano nei capelli biondi dell'uomo e facendo avvicinare ancora di più i loro corpi, entrambi vogliosi di quel contatto.

Fu quando le mani di Steve le sollevarono un lembo della maglietta, che lei si irrigidì.
Da quando era stata torturata dall'Hydra non si era più fatta toccare da nessuno per qualche tempo, poi erano tornate le strette di mano, gli abbracci e i baci, ma mai più di quello.
Lei e Steve si erano messi insieme qualche mese dopo il suo salvataggio e lui non aveva mai provato a forzarla.
Per lui non era affatto un problema non approfondire mai i loro baci, ma in certi momenti sentiva le sue necessità.

Cassandra aveva il fiato corto e gli occhi fissi in quelli dell'uomo "Ne abbiamo già parlato Steve..."
"Il passato può essere difficile da dimenticare, ma ci si può venire a patti."
Cassandra rimase pensierosa per qualche minuto, per poi accarezzare la guancia di Steve "Dimostramelo."

L'uomo si aspettava che la ragazza lo respingesse, eppure, contro ogni sua aspettativa, Cassandra si sfilò completamente la maglietta rimanendo con il seno coperto soltanto da un reggiseno nero.
Steve rimase ammaliato per qualche attimo alla vista della ragazza.
Molte volte l'aveva immaginata, ma i suoi sogni non erano belli neanche la metà di quanto lo era la ragazza sotto di lui.

Steve si affrettò a sbottonarsi la camicia, e la fece cadere sul pavimento. 
Non appena il tessuto toccò il pavimento l'uomo riprese a baciare Cassandra, scendendo dalla bocca al collo, fino al seno, che ben presto venne liberato definitivamente da qualsiasi tessuto.

Nel giro di poco tempo, fra un bacio e un indumento sfilato i due rimasero a fissarsi intensamente negli occhi per qualche istante, per poi riprendere da dove si erano fermati.
"Se vuoi che mi fermi dimmelo ora oppure non sarò più in grado di contenermi." Soffiò l'uomo.
Cassandra scosse leggermente la testa, con ancora le labbra gonfie "Se ti fermi ora giuro che te la farò pagare." 

Steve sorrise e riprese a baciarla, facendo scendere una mano fino alla sua intimità, già umida data l'eccitazione. 
Aveva appena ripreso a baciarla che inserì un dito in lei.
Cassandra sussultò, ma parve piacerle, dato che mosse i fianchi come a volerne di più.
Steve ghignò e, dopo aver accarezzato i seni della ragazza, inserì altre due dita.
Cassandra buttò la testa indietro, beandosi di quella sensazione che non aveva mai provato prima.

Stava quasi per giungere al culmine quando Steve spostò la mano, lasciandola insoddisfatta.
Un gemito di protesta si levò da Cassandra che avvicinò il bacino a quello dell'uomo, nella muta richiesta di volere di più.
Steve la fissò dritto negli occhi, mentre si sistemava tra le gambe della ragazza e lentamente fece entrare in lei la sua erezione.

Nonostante i due fossero una coppia da un anno e mezzo non si erano mai sentiti più uniti di così.

Sara

Broken; Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora