1 L'inizio prima di una tragedia

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Il mio nome è y/N y/s, vivo in un piccolo villaggio ai piedi di una montagna, non è un grande villaggio ci sono pochissime persone ad abitarvi, ma di quelle pochissime persone le conoscevo tutte.
Vivo in una piccola casetta all'estremità del villaggio un po' distaccata da esso che si trova a nord. Vivo insieme a mio padre Hideki Ikeda, lavora nella città come taglialegna porta a tutti un po' di legna, di solito ne porta molta di più per l'inverno, lui è una persona molto gentile avvolte regala la legna alle famiglie più bisognose, anche se sa che facendo così non riuscirà a ricavare abbastanza denaro da quello che ne dovrebbe ricavare con tutta la legna tagliata, avvolte ricava pochissimo denaro e con quello va a comprare da mangiare solo per me vista l'insufficienza di spiccioli, è dimagrito un sacco ed diventa molto spesso triste da quando mia madre è morta.
Lei si chiamava Akemi Akakiyo  anche lei era una donna molto gentile e simpatica da quello che mi raccontava mio padre, io non la ho mai conosciuta mi è stato detto che è morta di emorragia alla mia nascita, però mio padre ha detto che dopo essere nata anche se stava perdendo troppo sangue e aveva delle fitte di dolore lei si lasciò morire con un bel sorriso stampato sulle labbra sembrava in pace, sene era andata con felicità sul volto per aver donato una nuova vita ad una altra creatura, quando naqui le sue ultime parole furono il mio nome che era y/N ( cioè: colore\preferito) mio padre ipotizzò che aveva scelto quel nome perche era stata la pietra che gli aveva regalato mio padre quando si erano fidanzati.
Adesso avevo 13 anni ed avevo iniziato ad aiutare mio padre con il suo lavoro, portando la cesta giù dalla montagna e per il villaggio vendendola, essendo che ormai erano anni che portava avanti questo lavoro iniziava ad avere mal di schiena per l'eccessivo ed insopportabile peso che portava nel cesto tutti i giorni passati.
Eravamo nel bosco io e mio padre e mentre lui tagliava i pezzi di tronco io raccoglievo gli altri pezzi, quando finii mi misi il pesante cesto sulle spalle poi sentii la voce di mio padre chiamarmi

Padre: y/n, senti quando avrai finito di portare la legna agli abitanti del posto, sara ormai tardi quindi rientra a casa ed aspettami li, se vuoi puoi iniziare a preparare la cena, io ti raggiungerò dopo visto che devo portare una consegna extra alla famiglia Tashi, capito?
y/N: ma padre non è pericoloso, sarà notte ed a quell'ora non è tanto prudente andare in giro
Padre: non ti preoccupare sono abbastanza forte non mi succederà niente, però, ti prometto che prima del tramonto sarò a casa
y/N: okey padre,allora ci vediamo a casa ciao!
Padre: a dopo y/N!

Prima di andare lo vidi muovere la mano alzata al celo per salutarmi, per poi girarsi e continuare a spaccare legna, mi voltai e scesi la montagna per dirigermi verso il villaggio.
Quando mi trovai all'entrata del villaggio vidi il mio migliore amico Mutsuhito vedermi da lontano e chiamare il mio nome.

Mutsuhito: hei y/N-chan ciao!
y/N: hei Mutsuhito

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Flashback

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Lui ha un anno in più di me, ci conosciamo da quando eravamo dei bambini, la prima volta che l'ho visto eravamo nel bel mezzo di un mercato, ero con mio zio che era venuto a casa nostra a trovarci per passare in siete il fine settimana e quindi andammo a comprare più mangiare per tutti e tre, ma nel entre che camminavamo lo zio si fermò ad una bancarella per comprare il necessario, mentre ascoltavo vidi un gattino nero con alcune macchine bianco latte, io essendo piccola ed ingenua lo seguii per la curiosità e anche perché volevo accarezzarlo.
Mi allontanai dallo zio per andare verso il gattino ma quando mi vide si diresse verso un vicolo cieco dopo svariati minuti che lo avevo raggiunto ed accarezzato lui si stufo e sgattaiolo via dalle mie braccia, quando uscii dal vicolo andai verso la stessa bancarella ma non riuscii a trovare mio zio, chiesi alla signora se sapeva dove era andato lei mi disse di no, mi misi in mezzo alla folla per cercarlo con la vista, avendo una vista molto sviluppata riuscii ad vedere dove si trovava ma quando mi misi a incamminarmi un signore alto mi venne addosso facendo micadere, quando mi rialzai vidi che mio zio non era più nel posto di prima, a quel punto mi sedetti per terra e per la disperazione mi scenderesti delle lacrime, quando vidi qualcuno allungarmi una mano, era piccola come quella di un bambino, alzai lo sguardo e vidi lui...

Una vita in demon slayer (Y/N x Demon Slayer)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora