-Capitolo 1-

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Ciao mi chiamo Akemi, sono un aspirante Hero, vado alla Yuei la scuola per aspiranti hero migliore del Giappone.
Frequento la 1 A ma ancora non conosco precisamente i miei compagni, ho superato l'esame di ammissione anche se mio padre voleva farmi entrare tramite raccomandazione ma mi sono sempre opposta.
Il mio quirk con quello di mio padre non c'entra letteralmente nulla.
Ho diversi quik, possiamo dire per via di mia madre...
Lasciando stare ciò,i miei quirk sono:
Four elements, è l'unico quirk a cui sono riuscita a dare il nome ma dettagli, si tratta di un quirk abbastanza semplice come dice il nome posso controllare a mio piacimento i 4 elementi cioè terra, acqua, fuoco e aria li so utilizzare tutti abbastanza bene sono più forte col fuoco e con la terra invece se si tratta di usare l'acqua faccio schifo.
Ho altri 2 quirk tra cui uno mi permette di creare oggetti, sollevare e spostare a mio piacimento le ombre sia di oggetti inanimati sia di esseri umani tra cui anche animali e piante.
L'ultimo è il più nocivo e anche quello che uso di meno anzi non uso per niente, posso uccidere guardando semplicemente le persone negli occhi,mi basta far attivare il quirk e l'unico che riesce a controllarmi è mio padre, se ne accorge perché quando lo attivo i miei capelli da biondi ma alla radice marroni diventano neri e i miei occhi da azzurri divantano rosso sangue.
Ho spiegato principalmente tutto di me tranne il mio carattere.
Sono quel genere di ragazza che se ne frega altamente degli insulti che riceve riferiti a lei ma se insulti I suoi genitori o qualche persone a cui vuole veramente bene ti puoi ritenere morto. Me ne sto in disparte sempre, ormai mio padre col farmi sorridere in pubblico ha perso le speranze anni fa, la mia espressione è sempre la stessa APATICA, non trasmetto emozioni lo faccio principalmente in giro e a scuola, quando sono con le persone a cui voglio bene e che non siano persone a caso mostro le mie emozioni,sono abbastanza strana lo so. Una mia particolarità, al contrario delle mie coetanea non sono né sdolcinata né sono stata mai con un ragazzo.

Bene ora vi posso lasciare alla storia.

//Primo giorno di scuola//

Akemi's pov

Mi sveglio con quella stramaledettissima sveglia del telefono che mi avvisa che sono le 7 del mattino. La spengo e con la voglia di vivere peggio di quella di mio padre mi dirigo all'armadio prendo le cose che voglio mettere e mi dirigo in bagno.
Dopo essermi vestita con quella divisa che io personalmente odio per la gonna scendo in cucina a preparare la colazione.

//Skip time//

Bene sono le 7 e mezza, mio padre ancora non si sveglia corro di sopra, apro la porta della camera di mio padre e lo vedo ancora a letto.
Mi avvicino lentamente al suo letto e gli salto sopra come una foca spiaggiata.

-Akemiii- mi urla lui con la voce impastata dal sonno nel metre che io rido calorosamente.

-Dai papà, oggi è il primo giorno di scuola e tu ancora dormi- dico un pó  canzonadolo

Si alza dal letto e subito dopo io esco dicendo che la colazione era già pronta.

//Skip time//

Eravamo davanti scuola e rivedo il ragazzo con i capelli verdi che avevo visto alla prova insieme anche alla ragazza castana, erano entrambi molto simpatici ci feci subito amicizia quel giorno ma non conoscono ancora la "vera me".
Mi avvicino a loro salutando prima mio padre che nel mentre mi aveva accompagnata.

-Ehi Akemi se passata anche tu alla fine- mi disse il ragazzo con i capelli verde sorridendo

-Eh già, anche tu che pensavi invece di non passare... Alla fine te l'avevo detto che c'è l'avresti fatta-dissi io senza mostra nessuna emozione o almeno credevo, mi era uscito un sorriso di circostanza in quel momento senza che io volessi.
Sia il verdino sia la castana vi guardano stupiti in quel momento capisco cosa era successo e mi dirigo verso l'entrata inseguita subito dopo da entrambi i ragazzi.

-Il tuo sorriso e spaziale?!- disse la castana stupita

-Già lo dovresti mostrare più spesso è bellissimo-mi disse il ragazzo sorridendomi.

Rimasi stupita da quelle parole nessuno me le aveva mai dette oltre mio padre.

//Skip Time//

Dopo circa 20 minuti che camminavano arrivammo davanti la grandissima porta della classe.
Aprimmo la porta e dire che c'era il caos totale è poco.
C'era un ragazzo dai capelli blu che si muoveva come un robot che sgridava un ragazzo biondo che aveva i piedi sul banco.
Io mi diressi al mio banco appena il ragazzo blu ci notó entrare.
Mi misi all'ultima fila vicino un ragazzo con un espressione abbastanza neutra che guardava la finestra, aveva i capelli perfettamente divisi a metà: la parte destra era bianca la sinistra rossa.
Vicino a me c'era anche un altra ragazza aveva i capelli neri in una coda alta.
Mi sedetti al mio banco mi girai verso la ragazza che mi stava guardando ma appena apri le labbra per parlare entró in classe una sottospecie di bruco giallo rotolando.

-Mi ci sono voluti solo 8 secondi per farvi stare in silenzio, il tempo è prezioso- disse togliendosi quella fodera giallastra in modo da rivelare la sua "vera forma".

Appena mi accorsi che era lui mi spiaccicai senza fare rumore una mano in faccia pensando
-Anche se è mio padre, io non lo conosco-. Avete capito bene, Shota Aizawa è mio padre.

-Bene ragazzi io sono il vostro coordinatore di classe non che anche professore, mi chiamo Shota Aizawa ora prendete le vostre tute e andate negli spogliatoi a cambiarvi- disse lui con la sua solita voglia di vivere.

Tutti ci alzammo, io e le mie compagne insieme ci dirigemmo verso gli spogliatoi per cambiarci e nel mentre ci presentammo.

-Io sono Tsuyu Asui, chiamatemi semplicemente Tsuyu- disse una ragazza che sembrava una rana.

-Io sono Momo Yaoyorozu, chiamatemi Momo vi prego- disse la ragazza che era accanto a me in quel momento e anche al banco.

-Io mi chiamo Akemi Aizawa, chiamatemi semplicemente Akemi- dissi io con il mio solito tono neutrale senza trafelare nemmeno un emozione.

Ci presentammo tutte avevo capito che: la ragazza rana si chiama Tsuyu, la castana che avevo conosciuto alla prova si chiama (anche se lo sapevo già) Uraraka, una ragazza con delle specie di auricolari attaccati alle orecchie e i capelli viola si chiama Jiro, una ragazza che sembra un alieno rosa si chiama Mina e infine una ragazza invisibile si chiamava Hagakure.

//Angolo Autore//
Siamo giunti alla fine di questo capitolo spero vi piaccia.

Ciau~~

-Ti prego svegliati...- Shoto Todoroki x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora