You .

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~Joseph~
Forse quello che avevo scoperto mi stava turbando non riuscivo a pensare ad altro che ai quei documenti.
Non volevo accettare la realtà ,ecco era proprio così come poteva un genitore fare tutto ciò a una figlia e come poteva una madre stare a guardare senza agire per cercare di salvare la figlia dalle grinfie di quel mostro?.
Ora tutto mi era più chiaro ,la sua timidezza il suo sguardo ,i suoi occhi pieni di tristezza e dolore e il suo voler evitare l'argomento famiglia,ma sopratutto il suo stupore nel vedere il mio rapporto d'afetto con Charly.

Che cosa mi stava succendo ?Mi importava di lei sentivo una grande rabbia crescere dentro di me e tutto questo perchè non ero riuscito a farmi gli affari miei, non ero riuscito a dare un taglio alla mia curiosità.
E la verità adesso faceva male,avevo verificato che la sua storia fosse vera ,ero passato in ufficio ed il suo caso era apparso in uno degli archivi.
Avevo sperato fosse tutto finto ed invece mi ritrovavo arrabbiato confuso e sopratutto non me stesso.
Dovevo star lontano da lei infondo era solo una ragazzina e con me dopo tutto quello che avevo scoperto  non avrebbe mai fatto niente.
Eppure continuavo a desiderarla a volerla accanto a volere le sue labbra le sue mani su di me.
Ma che diavolo mi prendeva?
Perchè aveva tutto quel potere su di me?
La rabbia che provavo per quello che gli avevano fatto mi mandava fuori contrllo tirai un pugno al tavolo .
Io da padre non farei mai una cosa così alla mia bambina ma sopratutto da uomo non farei mai una cosa simile a una donna.
Mi immagino le urla il dolore che lei ha provato era solo una bambina innocente.
Strinsi i denti e sospirai ,andai a prendere Charly dalla sua amica e la portai a casa.
Avevo bisogno di star con lei di fare il padre,il vero padre giocammo per tutto il pomeriggio fino a quando mi dedicai a cucinare volevo far qualcosa di buono da mangiare per lei .
Da quando sei  così romantico?
Non ero romantico volevo solo farle passare una piacevole serata volevo solo renderla serena.
Troppe cose vuoi per i miei gusti.
Sospirai e l'aspettai erano già le 7 e mezza e ancora non si era presentata forse mi aveva dato buca.
Nell'esatto momento in cui feci quel pensiero il campanello suonò.

~Faith~
Non ero riuscita a studiare il suo scappare così di fretta mi aveva destabilizzato ,non capivo in cosa avessi sbagliato e questo pensiero mi aveva tormentato per tutto il giorno .
Era già tardi mi ero fatta un bagno di quasi un ora annegando i miei pensieri ,insaponando ogni mia cicatrice ogni pensiero maligno che tentava di risalire a galla.
Mi vestiì, trovai un vecchio vestito nell'armadio non so perchè ma decisi di metterlo non era da me portare vestiti eppure mi sentivo quasi carina con quell'indosso.
Mi stavo mettendo il profumo quando notai che vicino alla scrivania c'era un foglio ,capì subito che cos'era alzai lo sguardo e vidi che la cartellina era spostata.
Oh no!Merda!Non può essere !Non può aver letto no!
Ecco perchè era scappato così di fretta, ecco perchè c'aveva messo tutto quel tempo.
Lui sapeva tutto,non potevo crederci lui aveva visto e letto tutto .
Mi sentivo quasi ferita non avrebbe dovuto farsi gli affari miei non avrebbe dovuto sapere che ero stata violentata da mio padre fin da quando avevo 8 anni .
Mi sentivo quasi male all'idea che lo sapesse ora mi avrebbe guardato come mi guardavano tutti gli altri con disprezzo e compassione.
Ero arrabbiata ,in lacrime !
Come aveva potuto?
E perchè non mi aveva detto niente?
Mi sciacquai il viso e mi aggiustai i capelli facendomi una treccia ,e andai diretta a casa sua .
Suonai avrei voluto digliene quattro ma non potevo far scenate davanti alla bambina e volevo vedere se fosse stato onesto.
Ciao joseph come stai?
Permesso.
*come educazione chiesi come stava e poi il permesso per entrare entrai e lui mi fissava ma non con quello sguardo che credevo ,era ammaliato okay avevo messo un vestito e allora?non ero tutta questa gran bellezza.
Nonostante questo balbettò qualcosa e mi fece i complimenti per la mia bellezza .
Alzai gli occhi al  cielo e andai a salutare Charly che giocava con le bambole nel salotto.

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