S: sorpresa! -la faccia che fa ev quando mi vede è davvero buffa, tanto che non riesco a non ridere.
Oggi è il 28 Aprile, sono uscita da Amici da 2 settimane e per il compleanno del moro ho deciso di salire a Roma e fargli una sorpresa.
S: che c'è? Non sei felice di vedermi? -chiedo leggermente impanicata. E se avessi fatto una cazzata?
Ev: stai scherzando spero, è ovvio che sono felice! -mi stringe a sé e finalmente mi sento a casa.
Ev: mi sei mancata bubi
S: anche tu
Ev: ma come sai dove abito? -mi domanda mentre lentamente ci stacchiamo entrambi dall'abbraccio.
S: questo è un piccolo particolare irrilevante
Ev: quasi mi fai paura
S: addirittura -gli lascio un bacio sulle labbra e mi fa entrare.
Ev: nessuna valigia?
S: parto stasera
Ev: come stasera?!
S: eh già, è stato solo uno strappo perché è il tuo compleanno. A proposito, auguri bubi
Ev: grazie, ma a che ora parti?
S: ho il treno alle 20.30
Ev: così tardi?
S: volevo restare il più possibile
Ev: ma così arriverai tardissimo a casa, mi fai stare col pensiero
S: devi stare sereno-lo rassicuro avvicinandomi e poggiandogli le mani sul petto.
Ev: almeno ci sarà qualcuno che ti viene a prendere no? -chiede ancora preoccupato portando le sue mani sui miei fianchi.
S: si, Daniele mi aspetta alla stazione e poi mi riporta a casa, sta senza pensieri, sopravviverò
Ev: e chi sarebbe adesso Daniele?
S: un mio compagno di classe
Ev: mh...
S: dio, ce la fai a restare sereno o devo farti un vlog da quando scendo dal treno in poi?
Ev: effettivamente lo apprezzerei molto -mi tiene il gioco scherzando.
S: devi sempre avere l'ultima parola eh?
Ev: lo sai, è la mia specialità -mi lascia un bacio sul naso che arriccio sorridendo.
Ev: adoro quando lo fai
S: cosa?
Ev: questo -mi ribacia il naso e io lo arriccio di nuovo. Mi viene naturale farlo e mi sa che è proprio quello a cui il moro si riferisce.
S: ok, ho capito cosa intendi -dico Con un sorriso sincero, poi metto in atto i miei piani per la giornata.
S: ok ora fatti una doccia, che sei ancora in pigiama, vestiti e poi scendiamo forza -sbatto le mani come per dirgli di muoversi.
Ev: ma come scendiamo?
S: "ma come scendiamo?". Hurry up! Forza! -gli faccio il verso e lo spingo in corridoio dove credo ci sia il bagno.
S: è di qui il bagno? -gli sussurro nell'orecchio mentre continuo a spingerlo.
Ev: si, tranquilla, stai andando un amore -gli schiocco un bacio sulla guancia e poi ritorno in salotto. Dopo qualche minuto ritorna da me e scendiamo.Ev: quindi? Dove andiamo?
S: ho prenotato delle cosucce, ci andiamo a fare un bel pic-nic
Ev: probabilmente se al tuo posto ci fosse stato qualcun altro avrei rifiutato, ma come posso dirti di no Dio
S: infatti non lo farai -mi poggia un braccio sulle spalle e mi stringo a lui. Si prospetta una bella giornata.///
Verso le 18.30 rincasiamo e ci mettiamo a letto come di solito facevamo la sera in casetta (un po' come quando ev mi ha baciata la prima volta).
Ev: mi mancavano questi momenti così, solo io e te
S: anche a me, non sai quanto
Ev: ok, sto diventando troppo sdolcinato basta
S: ma infatti mi stai sorprendendo guarda
Ev: quanto sei scemaOggi è il 28 Aprile, e come ogni anno mi ritrovo a ricordare automaticamente che è il compleanno di Evandro Carlo Ciaccia. Dopo la comparsa di Ev qualche giorno fa Giulia ha cercato cercato di raggiungermi qui a Milano (tappa di oggi del tour) per parlare della magnifica idea sua e di sam.
G: io e sam volevamo solamente fare una cosa buona -mi spiega con aria innocente seduta sul divano di casa mia.
S: peccato non sia andata a buon fine...
G: però quando l'hai visto cosa hai sentito?
S: cosa dovevo sentire Giu, è stato pur sempre il mio primo ragazzo, è normale che non mi sia totalmente indifferente
G: dio quello è proprio imbranato, gli avevo detto pure cosa dire!
S: perché poi evandro avrebbe ricordato il discorso da fare, certo. Quello a volte si perde nei suoi stessi discorsi, figurati in quelli di qualcun altro -ricordo quando andava avanti e indietro per lo studio parlando con zerbi ed inevitabilmente mi scappa un sorriso.
G: ti piace ancora
S: eh? No, assolutamente no
G: sereeee, smettila di mentire sia a me che a te stessa
S: e tu smettila di dire cose che non stanno nè in cielo nè in terra
G: è questo il problema
S: quale?
G: che sei così dannatamente testarda sofi mamma mia, per una volta fidati di me
S: io mi fido di te, è di lui che non mi fido più

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Simile a te 2
Fanfiction[Continuo di "Simile a te"] "Il primo amore non si scorda mai" così dicono tutti, ed è vero: nel bene e nel male il primo amore è difficile da dimenticare, scordare e allontanare per sempre da noi.