🐤 Koganegawa x reader pt.3 (FINALE) 🐤

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La c/c guardò il migliore amico con aria interrogativa per poi riportare gli occhi davanti a sé. Ad un certo punto, Koganegawa cambiò strada dirigendosi in un vicolo cieco e buio. Lì, appoggiò le mani sulle spalle di t/n e la costrinse a dargli le spalle.

Koganegawa: da qui fin quando non arriviamo, non dovrai vedere

Detto questo, mise una benda nera sui grandi occhi c/o della ragazza che se la lasciò mettere senza agitarsi. In realtà dentro era spaventata a morte: e se avesse deciso di rapirla? Se l'avesse portata in un posto pericoloso? Si doveva fidare? Si ricordò dello spray al peperoncino che si portava sempre appresso quando andava in giro e quindi si tranquillizzò. Iniziò a sentire un tepore sulla mano che riconobbe come quella di Kanji. Leggermente inquieta si aggrappò ad essa e il biondo iniziò a guidarla per le vie della città cercando di non far inciampare la c/c. I due percorsero una marea di vie, in ognuna t/n riconosceva un odore differente: dei ravioli al vapore, umidità, spezie varie, pesce, fiori, carne cotta, alcool, fumo, abiti puliti, erba bagnata. Koganegawa non smetteva un attimo di correre tenendo salda la mano intorno al polso della c/c che ormai non aveva più idea di dove si trovasse. Ad un certo punto, t/n sentì il biondo rallentare per poi fermarsi su quella che sembrava una collina.

Koganegawa: siamo arrivati!

Il biondo lasciò la presa sul polso della ragazza per poi spostarsi alle sue spalle e togliere la benda dai grandi occhi c/o. T/n guardò subito davanti a sé e vide un luna park immenso, con tantissime attrazioni, luci a neon di tutti i colori, nuvole soffici di zucchero filato, bambini che ridevano, musiche varie in lontananza e lo sferragliare dei binari delle montagne russe. T/n si girò con gli occhi illuminati verso Kanji che si mise una mano dietro la testa ridacchiando imbarazzato. Prima di entrare in quel paradiso, t/n gli saltò al collo ringraziandolo e ridendo e, presa dall'euforia, gli lasciò un bacio sulla guancia che lo fece arrossire di colpo. Koganegawa non si era ancora ripreso che t/n lo prese per mano trascinandolo verso l'ingresso del luna park. Subito oltre il cancello in ferro battuto leggermente arrugginito c'era un piccolo piazzale in terra battuta dove si veniva inondati dal profumo di dolciumi di tutto il parco. Con ancora le mani intrecciate, il biondo si girò verso t/n che posò a sua volta lo sguardo su di lui.

Koganegawa: allora, da dove cominciamo?

Alla c/c s'illuminò il viso e, più curiosa che mai, iniziò a guardarsi intorno fin quando non notò una piccola attrazione con delle torri di lattine in cui trionfava una parete piena di premi, tra cui un pelouche gigante di snorlax e un angry bird giallo che le ricordava molto Koganegawa. Tenendo la mano di Kanji si avvicinò e vide delle pistole ad aria compressa.

Tizio: vuoi provare?

T/n annuì e chiese le istruzioni. Semplicemente bisognava colpire le torri e farle cadere e ciò suonava facile alle orecchie della ragazza che non esitò ad infilare una mano in borsa per prendere il portafoglio. A quanto pare però Koganegawa era stato più veloce di lei e aveva già pagato.

T/n: ma così mi sento in debitoooo

Koganegawa: se proprio vuoi ripagarmi fallo divertendoti! ^w^

Dopo che le fu consegnata la pistola carica, distese in avanti le esili braccia impugnanti l'arma, tirò un respiro, prese la mira e premette il grilletto, rilasciando il primo proiettile che non esitò a colpire la prima torre facendola crollare al suolo.

T/n: yatta! (evviva!)

Koganegawa: wow otsukaresama! T/n-chan (congratulazioni!)

T/n: eeee lo so, sono la migliore

Koganegawa: e anche la più modesta

Tanto per far scena, t/n si passò una mano tra i capelli c/c tirandosela. Con i proiettili rimasti, tuttavia, la situazione peggiorò e la ragazza non centrò più nessuna lattina e un gruppetto di ragazzi lì vicino prese a stuzzicarla. Kanji iniziò ad irritarsi chiedendo di continuo di smetterla, ma quelli non accennavano a darsi un freno. Quando l'ultima pallottola si rivelò un buco nell'acqua, i ragazzi scoppiarono a ridere e Koganegawa tentava in tutti i modi di zittirli. Con la testa bassa ancora rivolta verso la pistola vuota, t/n si mise gli auricolari nelle orecchie e collegò il candido cavo al telefono.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 28, 2021 ⏰

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