Erano passate tre settimane dall'entrata di Tancredi. Ed eran passate due settimane da quando lui aveva cominciato ad evitare Aka, destando qualche sospetto e curiosità negli altri. Loro due erano sempre stati inseparabili e vederli distanti fece sorgere qualche domanda. La gente è curiosa e ha bisogno di risposte alle infinite domande che si fa.
Aka cercava in tutti i modi di avvicinarsi al ricciolino. Qualche volta mettendosi vicino a lui a tavola. Qualche volta andando a lezione insieme. Qualche volta fermandolo per la casa perché sentiva la necessità di parlargli. Di capire. Ma il loro incontro durava sempre poco, oscillava tra i pochi secondi e i due minuti, non di più. Tancredi cercava di evitarlo in tutti i modi possibili. Aveva inventato più scuse nell'ultima settimana che in tutta la sua vita.
Questo non gli faceva bene. A lui Luca mancava come nessun altro. Gli mancavano i suoi occhi, i suoi folti capelli, il suo sorriso furbo e anche il suo ghigno, il profumo di tabacco che emanava sempre e che lui odiava (ma che ora gli mancava), le rughette che gli si formavano ogni volta che si incazzava o piangeva. Gli mancava tutto. Ma non poteva capirci qualcosa sul suo sentimento con Luca vicino 24 ore su 24.
Ma quello più confuso era sicuramente Luca. Si era ritrovato da un giorno all'altro senza la persona più importante per lui nel suo attuale percorso. Nelle ultime due settimane si sentiva perso e nessuno riusciva ad aiutarlo a ritrovare la sua strada. Nessuno ci riusciva perché nessuno era lui. E Aka voleva solo lui. Passava le ore in bagno a piangere tant'è che lo odiavano, andava a lezione sempre triste per poi essere sgridato dalla Pettinelli per questo motivo. "Aka riprenditi" gli diceva sempre, ma come poteva riprendersi se gli mancava una parte fondamentale di lui?
Si sentiva mancare l'aria quando lo vedeva e lo sentiva ridere con gli altri. Era contento di vederlo così, perché era ciò che ha sempre voluto da Tancredi, che si vivesse quest'esperienza felice, sereno e spensierato. Ma avrebbe voluto far parte della sua felicità. Molto spesso le lacrime uscivano da sole, non poteva controllarle. Non sapeva neanche lui perché ci stesse così male.
Nella vita non era mai stato così. Quando ci metteva il cuore e veniva ferito, tendeva ad allontanarsi. Gli veniva automatico chiudere con persone che non avrebbero mai voluto avere nessun rapporto con lui. Ma con Tancredi non riusciva a farlo. Non riusciva ad odiarlo. Non voleva allontanarsi. Ma perché?
All'ennesima risata proveniente da una stanza dove sapeva per certo che si trovava Tancredi, decise di alzarsi e andare a sfogarsi. L'unica valvola di sfogo era la musica. Si mise al piano e fece ballare le sue dita sui tasti del pianoforte. E cominciò a cantare con le lacrime che gli scendevano sul viso.
È da tempo che non sento più
La tua voce al mattino che grida "bu"
E mi faceva svegliare nervoso ma
Adesso invece mi sveglio e sento che
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
"Sei sempre stanco perché tu non hai orari"Quella canzone sembrava realizzata apposta per il momento che stava attraversando. E l'avrebbe dovuta preparare per la puntata del sabato, puntata fondamentale perché si sarebbe giocato l'accesso al serale. Ma come sarebbe riuscito a cantarla senza scoppiare a piangere e senza avvertire continuamente quel nodo alla gola? Ogni parola gli ricordava il ricciolino
Mi mancan tutti quei tuoi particolari
Quando dicevi a me
"Ti senti solo perché non sei come appari""Ed era così vero", pensò Luca mentre cantava. L'unico che era riuscito a comprendere veramente la sua vera essenza era proprio Tancredi. Dal primo momento. Ah, quanto gli mancavano le lunghe chiacchierate con lui. Le lacrime continuavano a scendere copiose.
Nel mentre, Tancredi sentendo qualcuno cantare si avvicinò alla stanza delle scalinate, rimanendo però nascosto vicino alla porta. Non voleva farsi vedere. Ma si era avvicinato solo perché aveva riconosciuto quella voce. L'avrebbe riconosciuta in mezzo ad altre cento. Sarebbe stato ore ad ascoltarlo cantare senza mai stufarsi.
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we confuse each other || Tanc7even
Fanfiction«non ti sarai mica innamorato di me Tancredi?" chiese il biondino con un sorrisino furbo in volto Nella vita di Aka7even non mancava niente. Aveva realizzato il suo sogno entrando nella scuola di Amici, aveva trovato una ragazza, aveva una famiglia...