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Viviamo in un mondo dove, se due anime gemelle commettono un doppio suicidio, grazie al filo rosso legato ai loro polsi, si reincarneranno e nella loro prossima vita si comporteranno come se si conoscessero da tempo, avranno una ferita nel punto in cui si sono sparati ho semplicemente accoltellati e si ricorderanno i momenti vissuti insieme nella vita precedente. Pensò il ragazzo continuando a camminare verso scuola.

Alto e magro, occhi sul castano scuro, capelli corti e castani, portava la divisa scolastica che andava sul color blu. Il suo nome era Choi Seojoon.

Aveva una cicatrice sulla fronte, un po' come Harry Potter, solo che la sua era una sottospecie di crepa. Quando andò dal dottore per vedere di cosa si trattasse scoprì che aveva il cranio 'spaccato', solo che lui non era morto, anzi, era rimasto in vita.
Aveva anche varie ossa rotte ma lui stava benissimo, riusciva a muovere tranquillamente ogni parte del corpo senza problemi.

Ragazzo di soli sedici anni, abitava a Seoul con i suoi genitori, era uno studente gentile, sempre pronto ad aiutare gli altri col sorriso, era lo studente più amato di tutta la scuola, tutti lo desideravano e tutti volevano essere come lui.

In pratica era il suo opposto.
Perché dico opposto? Perché lui nella sua vita passata non si chiamava 'Choi Seojoon', bensì 'Lee Minho'.

Ma questo nessuno lo sapeva, nemmeno lui lo sapeva, e non lo avrebbe mai scoperto, almeno fino l'incontro di una persona, l'incontro di Han Jisung, il suo fidanzato.

Lui già lo conosceva, ma solo col nome di 'Kang Yejoon', non si parlavano molto, anzi si odiavano, ma nemmeno loro sapeva perché tutti e due provavano quell'odio.

Oltre all'odio c'erano anche inspiegabili sensi di colpa, voglia di urlare il nome dell'altro per chiamarlo, affetto, ma, soprattutto, amore.

Nemmeno loro riuscivano a capire perché provavano quelle sensazioni appena si guardavano, proprio non lo capivano.

Ma nessuno dei due sarebbe riuscito a scoprire la verità finché non avrebbero toccato la cicatrice dell'altro.

"Hey Seojoon!" Urlò un ragazzo dai capelli mori, occhi castano scuro, lineamenti occidentali, sul suo naso portava tre nei.
"Ciao Viktor! Come stai?"
"Malissimo! Oggi c'è interrogazioni di storia ed io non so nulla!" Rispose sorridendo come per sdrammatizzare il tutto.
"Vuoi che ti aiuti io con un piccolo ripasso?"
"Oddio grazie! Anche se non servirà a molto"

Viktor e Seojoon erano migliori amici dalla prima superiore, al loro primo giorno di scuola subito fecero amicizia diventando, col tempo, migliori amici.

I genitori di Viktor si sono sempre comportati in modo gentile nei confronti di Seojoon, erano tutti e due dei papà responsabili e molto divertenti.

Già, avete capito bene, Viktor ha ben due papà, lui in realtà è stato adottato all'età di circa sette anni, in America, mentre i due uomini erano in viaggio. Tutti e due volevano crearsi una famiglia ma, purtroppo, essendo due maschi non ci sarebbero mai riusciti, così decisero di adottare un bambino mentre erano in viaggio a Boston.

I due ragazzi entrarono in classe e si sedettero vicini in terza fila. Poco dopo entrò la professoressa di geografia e subito iniziò a spiegare la lezione.

Al suono della campanella tutti si alzarono correndo, ovviamente non per davvero, tra i corridoi per uscire fuori e andare in giardino. Seojoon e Viktor si sedettero su una panchina, ma vennero spinti da un ragazzo più grande di loro di un anno.

"Spostatevi merdine! Questa panchina è mia."
"Do Hyun, quella panchina e di tutti, non è solo tua" Rispose Viktor mettendo le mani sui fianchi guardando male il ragazzo.

Hwang Do Hyun era uno dei tanti bulli di quella scuola, aveva i capelli corti di color corvino, occhi scuri e bellezza eterea, sulla guancia aveva un piccolo neo a completare il tutto.

"Ah si? Allora vieni a prenderla" Disse con tono di sfida Do Hyun mettendo una gamba in avanti pronto all'attacco.
Il moro fece di no con la testa. "Non oggi Hwang, devo ripassare storia con Seojoon, quindi ti prego gentilmente di spostarti"
"Sennò cosa fai, Seo?"

Viktor guardò sogghignando il maggiore. "Chi lo sa"
"Pfft, non potresti mai farmi del male, sei troppo debole, e poi sei un tappo in confronto a me" Il corvino rise di gusto guardando la differenza d'altezza.
"Adesso basta Do Hyun, come ti ha già detto Viktor dobbiamo ripassare per storia, quindi potresti lasciarci la panchina?"

Il maggiore guardò male il castano, spostando di tanto in tanto lo sguardo dietro di loro.
"Tsk, va bene, ma la prossima volta non vi salverete!" Il ragazzo se ne andò via raggiungendo il suo gruppo di amici.

Seojoon si girò per vedere chi stava guardando prima Do Hyun, notando un ragazzo dalla chioma castana quasi nera, occhi castano un po' scuretto, Kang Yejoon.

Stava fissando con disprezzo Seojoon, cosa che lo lasciò perplesso. Senza pensarci Seojoon si sedette sulla panchina, continuando a guardare l'altro ragazzo dall'altra parte del giardino.
"Hey Joon, vogliamo cominciare?"
"Oh, certo" I due ragazzi aprirono i libri cominciando a studiare.

angolo autrice
BRUTTI IWHDIWJEJWJ SONO RITORNATA CON IL SEQUEL
eccomi qua più carica che mai
forse
MA SONO QUA
ED È QUESTO L'IMPORTANTE
beccatevi questo capitolo di introduzione muah<3

&quot;love after death&quot; 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora