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Ero appena tornata da un'altra noiosa giornata scolastica, non vedevo l'ora di stendermi anche solo per 5 minuti sul letto per rilassarmi, per quanto fosse possibile dato che Jennie sicuramente avrebbe esternato a tutto il vicinato le sue doti da rapper, in effetti ci sapeva fare ma a volte la trovavo insopportabile.

La mia musica era diversa, non ero per niente brava a rappare infatti ho sempre studiato da vocalist ed è quello che mi riesce realmente bene, ma non ho mai fatto sentire o leggere a nessuno qualche mio pezzo per il semplice fatto che la mia timidezza e insicurezza mi bloccava, pensavo sempre al fatto che qualcuno potesse giudicarmi o non apprezzare la mia musica.
Sono una persona che si mostra sempre forte e sicura di quello che fa, la verità è che sono molto più fragile di quanto si possa pensare. Se ho qualche problema o mi sento giù di morale non ne parlo con nessuno per non far preoccupare le persone attorno me, avranno già tanti loro problemi e non volevo mi ci aggiungessi anche io.
Così ho smesso di scrivere non sapendo se avrei mai ripreso, ma credevo fosse la scelta migliore piuttosto che stare sempre a crearmi problemi e preoccupazioni inutili oltre quelle che già avevo.

In più adesso c'era questa storia con Hoseok.

Alla fine non mi aveva dato realmente una risposta ma poco mi importava ormai, se lui non voleva dirmelo c'era un motivo e non volevo intromettermi. In realtà non so nemmeno se quelle parole fossero rivolte a me, quindi perché mi sto facendo così tanti problemi?

Non lo so.

Però pensare che fosse rivolto ad un'altra un po' mi spezzava il cuore...

Mi massaggio lievemente la fronte, dovevo smettere di pensare a questo e concentrarmi sui miei studi, l'ultima cosa che volevo era dover ripetere l'anno. Sono venuta in Corea proprio per questo e non posso rovinare tutto il mio lavoro per una stupida cotta passeggera.

[...]

Avevo finito di cenare da circa mezz'ora ed ero di nuovo sui libri sperando di non finire di studiare troppo tardi. Mi scoppiava la testa e no, non ero ancora riuscita a togliermi tutti quei pensieri dalla mia mente. In più ci si era messa anche Jennie con la musica al massimo volume che non mi ha per nulla aiutato a concentrarmi.

Mentre continuavo a scrivere in modo molto disordinato sul mio quaderno a causa della stanchezza sento una notifica provenire dal mio telefono così decido di fermarmi per qualche minuto andando a prendere il telefono per controllare chi mi avesse scritto.

Non affatto sconvolta leggo il nome di Hoseok appena accendo lo schermo.

Apro la nostra chat.

«Hey mi apri? Sono qui sotto»

Appena leggo il messaggio sbarro gli occhi. Era così difficile avvisare prima di piombare a casa mia dal nulla?

Alla fine decido comunque di farlo entrare, solamente perché guardando fuori dalla finestra sembrava stesse per iniziare una forte pioggia e non volevo stare a preoccuparmi di un Hoseok ammalato per giorni.

Appena apro la porta piomba dentro casa mia come se nulla fosse, oltrepassandomi come se fossi un fantasma.

«"Ciao Y/n, è un piacere vederti. Volevo ringraziarti per avermi ospitato a casa tua"» inizio a dire sarcasticamente.

«Oh si ciao» dice avvicinandosi a me e dandomi un abbraccio talmente veloce che per poco non sentivo nemmeno le sue mani accarezzarmi la schiena affettuosamente. Aveva un comportamento strano, non lo avevo mai visto così pensieroso, a quanto pare era un periodo di grande riflessione per entrambi.

In più continuava a stare in silenzio seduto sul mio divano fissando il vuoto, faceva quasi paura.

«Che succede?» chiedo avvicinandomi a lui iniziando a preoccuparmi.

«Niente, avevo solo delle cose per la testa. Scusami per prima...avrei dovuto salutarti dopo esserti piombato qui dal nulla...».

«Si in effetti hai ragione. Comunque a cosa devo questa "visita"?».

«Ero venuto solo per salutarti, mi sentivo un po' solo a casa mia quindi ho pensato di passare un po' di tempo con te se non ti dispiace...».

Sorrido dopo questa affermazione, era davvero carino quando diventava timido.

«Va bene, ma devo finire di studiare quindi non fare troppo casino, ti prego» gli dico con un tono calmo e abbastanza stanco sedendomi nel frattempo sul tappetto vicino ai miei libri.
Sembra strano ma odio studiare seduta su una sedia, lo trovo molto scomodo e dopo un po' inizia a farmi male la schiena. Preferisco mille volte il mio soffice tappeto color cappuccino.

«Che materia è?» mi chiede sedendosi affianco a me facendomi irrigidire per la sorpresa.

«Letteratura» dico scocciata, purtroppo la letteratura non era molto avvincente, si mi piaceva ma non di certo alle 23:00 quando potrei benissimo fare cose molto più piacevoli.

«Oh, mio padre insegnava letteratura, se vuoi ti dò una mano».

Sinceramente, era la prima volta che me lo sentivo dire. Non me ne aveva mai parlato ma sinceramente ora poco mi importava, avrebbe potuto aiutarmi molto vista la mia attuale situazione, ma disturbarlo a quest'ora di sera per fare dei compiti in più dopo aver finito già gli studi da qualche anno non mi sembrava per niente una buona proposta da fargli.

«Tranquillo, non volevo che tu venissi da me per fare i miei compiti. Ora lavoro un po' sperando di finire presto».

Ma non appena finisco di pronunciare le ultime parole mi toglie il libro dalle mani e inizia a leggere la pagina aperta.

«Se fosse stato un problema per me aiutarti non te lo avrei proposto no?» mi dice poi lui mentre leggeva dei versi ed ammiccava un sorriso sulle labbra.

«Grazie Hobi..» dico sinceramente al ragazzo di fronte a me.

«Di nulla» mi risponde distogliendo per un attimo lo sguardo dal libro e regalandomi un dolce e smagliante sorriso.

Per un attimo credo che il mio cuore si sia fermato, non mi era mai successo con nessuno, in particolar modo con Hoseok. Mi stavo seriamente innamorando di lui?...

Prima di perdermi di nuovo nei miei pensieri ormai fin troppo ricorrenti ricambio subito il sorriso e mi avvicino a lui per poter leggere la poesia stampata a caratteri microscopici sul mio libro scolastico.

[...]

Era passata ormai una mezz'ora e le mie palpebre diventavano sempre più pesanti come il resto del mio corpo che a stento riusciva ancora a tenere il busto dritto per non crollare a terra.

Hoseok continuava a leggere senza problemi e completando dei piccoli esercizi al lato delle pagine.

Riuscivo a malapena ad ascoltare le sue parole, sentivo che sarei crollata a breve se avessi ascoltato ancora qualche verso di quella poesia.

«Hoseok...basta così, sono stanca. Non succederà nulla se per una volta non porterò degli esercizi fatti. In più se il professore dovesse chiedermi di correggerli probabilmente non saprei nemmeno di cosa parlano» dico senza energia appoggiando lentamente la mia testa sulla sua spalla.

Sento Hoseok ridacchiare e accarezzarmi i capelli, quel gesto nonostante la mia stanchezza mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco.

«A volte sei veramente troppo sincera lo sai?»

Annuisco chiudendo gli occhi entrando finalmente nel mondo dei sogni.

Spazio autrice:
So che probabilmente mi odierete per essere sparita per così tanto ma spero davvero che questo capitolo possa tenervi un po' di compagnia e che possa comunque farvi piacere ^^'
In questo periodo sono abbastanza occupata ma spero di trovare più tempo per scrivere, soprattutto perché mi fa sentire bene.
Ci vediamo al prossimo capitolo <3

- ver

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2021 ⏰

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