Prima della fine

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ZONA ESPANSIONE NORD
Abbreviazione: Z.e.n.

In un caldo pomeriggio di fine aprile, tra gli ampi vialoni dei grandi palazzi popolari suddivisi in padiglioni e, di un colore che tanto rievoca le rose morte, proprio dentro il peggior quartiere situato ai margini della città; un grazioso ragazzino dai capelli biondi è a bordo della sua fiammeggiante Bmx, intento a pedalare per raggiungere chissà quale meta.
Attorno a lui, in questo contesto degradato, adesso come tutti gli altri giorni, gli assembramenti ambigui di alcuni ragazzi un po' più grandicelli sono agli occhi di tutti, nonostante si voglia deliberatamente fingere di non vedere e capire.
Pochissimi minuti dopo il vispo ragazzino, ferma di botto la sua bici per poi alzare gli occhi al cielo e urlare a squarciagola:
- Vice', Vice'...
scinni c'ama ghiri addabbanna...muavitiiiii !!! -

Vincenzo, ora è lì che tenta di seguirlo, ma le sue forze e la lentezza ampliata dalla sgangherata Graziella della quale è provvisto non glielo permettono, ma intanto il "biondino" non ne vuole proprio sapere di smettere di urlargli contro, credendo di incitarlo a darsi una smossa: - Muavitiiiii...ti vo' muaviriiiiii...-

Pedalando, pedalando, stanno iniziando pian piano ad allontanarsi dal quartiere, anche se ancora non del tutto.
Infatti, al loro passaggio, prima della fine della borgata, si lasciano alle spalle alcuni coetanei che nel frattempo cercano di divertirsi; aprendo i rubinetti di un grande silos collocato nei pressi delle innumerevoli abusive abitazioni.
Entrambi, sanno già dove intendono arrivare, e sanno anche che sarà necessaria molta energia prima di poter raggiungere la destinazione, poiché il bramato luogo dista parecchio dallo Z.e.n e addirittura, per superbia lo abbandona.

Sono finalmente arrivati, per cui adesso sono tenuti ad accostare le proprie bici al muretto, giacché da quel che sembra è proprio lo stesso che entrambi intendono scalare. In verità, non è ancora chiaro cosa possa esserci di così interessante dietro quel muro ma, se hanno voluto decidere di spingersi fin lì una ragione ci dovrà di certo essere.
Infatti, raggiunta pochi istanti dopo, la sommità della parete di tufo a vista, ecco che lo splendore di una magnifica villetta signorile riesce ad illuminare di incanto i loro occhi da birbanti.
I due ragazzini, estasiati, rimangono in questa inopportuna e invadente contemplazione per un tempo pressoché indefinito, mentre intanto dall'altra parte un'ignota sagoma di donna immersa dentro una modesta piscina, sta tentando di richiamare con dolcezza l'attenzione di qualcuno: - Marco, dai vieni a fare il bagno con me...-
A questa invitante richiesta, una voce infastidita che sembra essere quella di un loro coetaneo, giunge dall'interno della casa, la quale con irritante apatia replica:
- No, non ho voglia...-
Quel qualcuno forse è il figlio, ma questo poco conta, poiché la donna in acqua con una certa stizza non esita a dirgli ciò che veramente pensa:
- Eh, ma come sei noioso!!! -
I due ragazzini, che ancora sono lì appollaiati sul muretto, quasi sconcertati davanti a questa paradossale scena, voltandosi uno verso l'altro per qualche istante restano a guardarsi.
Vincenzo, il più buono tra i due, non dice nulla e, nuovamente, poco dopo, torna a rivolgere lo sguardo in direzione della stessa favolosa abitazione di quello stesso antipatico ragazzino che qualche istante fa, senza rispetto, ha saputo affermare di non avere voglia di fare un bagno in piscina.
Il " biondino" invece, dall'alto di quel muro di cinta, prima di finire a quell'antipatico ragazzino vorrebbe soltanto mandarlo a quel paese, ma sa che non può farlo per non perdere così la possibilità di poter ritornare, quindi rivolgendosi a Vincenzo:
- Vice', vafanculu... -

RAGAZZI FUORI - IL LIBRO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora