Capitolo 28

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Tornai nella mia stanza, e mi misi sul letto. Non capivo perché i miei genitori sembravano avermi letto dentro.
E gli sguardi che lanciavano a Mattheo non mi convincevano, ma forse la stavo facendo più lunga di quanto fosse.

Mi stesi sul letto guardando un punto impreciso, sentì la porta aprirsi e vidi uno spiraglio di luce entrare nella stanza totalmente buia.
Era Mattheo, che si mise vicino a me sul letto, mi circondò la vita con un braccio e mi strinse a se. Io sorrisi e mi girai verso di lui.
Ci baciammo. Erano baci lenti, le nostre lingue si scontravano perfettamente, e nella stanza riecheggiava solo il rumore dei nostri baci.

«Dormi Norah, sennò sarai stanca domani» mi disse.
«Ti preoccupi per me?»
«L'ho sempre fatto» disse lui. Il mio cuore perse un battito.
«Mi vuoi morta per caso?» Dissi io
«Cosa? Perché mai dovrei?»
«Perché ho intere generazioni di farfalle nello stomaco» dissi io ridacchiando, facendolo scoppiare a ridere.

La mattina

Svegliarmi abbracciata a Mattheo era una delle cose più belle che potessi desiderare al mattino.
Sentì dei baci caldi sul collo, e respirai rumorosamente.
«Oh ti sei svegliata» disse lui. «Buongiorno anche a te» dissi io.
«È tardi Norah vatti a cambiare dai» disse lui lasciandomi un bacio sulla fronte.
«Anche tu devi vestirti sei in-» dissi io interrompendomi quando vidi che indossava la divisa.

Arrivammo in sala grande con un po' di ritardo, ma giusto in tempo per il discorso di inizio settimana di Silente.
«Allora miei cari ragazzi, come ben sapete qui a Hogwarts la vigilia di Natale si tiene il Ballo del Ceppo, per cui principi invitate le vostre dame. Le ragazze avranno la possibilità di recarsi a Hogsmeade per tutto il necessario» Disse lui.

«Bene ragazze mie, in questi giorni si andrà a fare shopping» disse Pansy.
«Fare shopping con te è una tortura» dissi io scherzando.
«Ripetilo» disse la mora.
«Ho detto la verità» mi difesi io.
«Si in effetti» disse poi lei. Tutto scoppiammo a ridere, quella ragazza era fantastica.
Mattheo era seduto al mio fianco e portò una mano sulla mia coscia accarezzandola. Gli sorrisi e lui fece lo stesso.

Cazzo quel sorriso, quel fottutissimo sorriso, era bellissimo, sembrava così sexy e tenero nello stesso momento.
Purtroppo però ci dovemmo alzare per andare a lezione, ringraziai che ci fossero le materie in cui andavo meglio.

Finite le lezioni, tornammo in sala comune ma prima di entrare Mattheo mi tirò per il braccio, facendomi girare verso di lui.
«Dimmi» dissi io.
«Vieni con me» disse lui, io borbottai un okay.
Non capivo dove stessimo andando, ma poi riconobbi la strada ed era la stanza delle necessità, qui è stata la mia prima volta con lui, al pensiero sorrisi.

«Mi hai portato qui per scopare?» Chiesi io.
«No» disse lui entrando dentro la stanza.
A lato vi era un pianoforte mentre al centro vi era un tappeto e un divano abbastanza grande.
«Perché siamo qui?» Chiesi io.
«Shh vieni» disse lui, portandomi davanti al piano.

Ci sedemmo tutti e due sullo sgabello, mi guardò e mi lasciò un bacio a fior di labbra, poi iniziò a suonare il piano, ero incantata. Suonava benissimo, era così leggero in qualsiasi movimento facesse. Era così bello da vedere e da ascoltare.

Io appoggiai la testa sulla sua spalla, lui si fermò e passò un braccio intorno alla mia vita facendomi alzare lo sguardo con due dita sotto al mento.
«Norah, vuoi venire al ballo con me?» Mi chiese.
«Sì» dissi io buttandomi tra le sue labbra.
«Sei bravissimo a suonare comunque» dissi io tra un bacio e l'altro.

«Hai visto so usare le mani anche per altro» disse lui, io gli diedi una pacca sul petto.
«Devi rovinare qualsiasi momento romantico vero?» Dissi io.
«Era troppo dolce come momento dai» disse lui, io ridacchiai e lo baciai.

Mi prese per mano e mi portò in mezzo alla stanza, d'improvviso partì la musica, e mi portò le mani sui fianchi facendomi muovere lentamente.
«Sei speciale Norah» mi disse quasi in un sussurro. Alzai lo sguardo su di lui e sorrisi, era bellissimo e adoravo quando esprimeva a parole ciò che provava per me.
«Anche tu Theo» dissi io.

«Theo?» Mi chiese lui.
«Si Theo, è più carino» dissi io.
«Detto da te sì, è più carino» disse lui.
Ci baciammo, ancora e ancora, avevamo entrambi le labbra gonfie e rosse, ci spostammo sul divano e lui aveva la testa appoggiata al mio petto.
Gli accarezzavo lentamente i capelli, lo sentivo fare dei respiri profondi finché non mi accorsi che si era addormentato.

Gli accarezzavo lentamente i capelli, lo sentivo fare dei respiri profondi finché non mi accorsi che si era addormentato

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Aveva il braccio intorno alla mia vita e mi stringeva a se con forza, sorrisi mi sentì così protetta.
Mi sentivo bene in quel momento con lui, appoggiato a me che mi stringeva, non mi sarei mai perdonata se non mi fossi data una possibilità con lui.
Quello che provo per lui ogni giorno aumenta, e so che anche per lui è così, e questo non fa che rendermi ancora più felice.

//🦋space me
doppio aggiornamento ci stiamo avvicinando ad un momento che tutte aspettate io lo so.
non so quando uscirà il prossimo capitolo se oggi o domani💘

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