cap.3

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"Vieni guardi questa è la casa"dice mia mamma entrando in casa.

"Oddio wow" era enorme.

Corsi a vedere la mia camera era vuota enorme, stupenda..

"Mamma" urlai.

"Si dimmi" chiese.

"La mia camera è vuota la posso 'addobbare' come voglio giusto?" Dissi io.

"Si, certo che puoi" urlò dall'altra parte della casa.

Ormai era tardi e io avevo un sonno tremendo.

"Io vado a dormire Buonanotte"dissi sbadigliando.

"Buonanotte piccola" dissero in coro i miei.

Odiavo quando mi chiamavano piccola perchè ormai avevo 15 anni.

Mi addormentai guardando ila soffitto.

Mi svegliai e guardai lo schermo dell'iphone erano le 10:30.

"Mazza è tardi" dissi sottovoce.

Andai in bagno mi lavai e indossai dei pantaloncini corti a vita alta, una maglia corta e le mie nike Force.

Mi truccai e andai a fare colazione.

"Mamma posso uscire qua fuori a giocare con il pallone?"cheliesi, io amavo il calcio.

"Si puoi andare" disse contenta.

"Allora vado" sorrisi.

Feci rimbalzare il pallone e arrivò dietro ad un cancello.

Andai a vedere se potevo prenderlo, ma era troppo lontano, allora decisi di suonare ad un campanello c' era scritto "Trovato"

Suonai due volte, e mi rispose un ragazzo.

"Chi è?"disse

"Emh.. mi chiamo Giulia e mi sono trasferita qui da ieri"dissi imbarazzata, e continuai "beh.. stavo giocando a palla ma per sbaglio mi è caduta dentro il tuo cancello, potrei-" non mi fece finire che disse.

"Si aspetta un secondo solo" continuò

Ad un certo punto spuntò un ragazzo altro magro con del capelli ricci stupendi che volavano a causa del vento e dei occhi color Nutella.

"Ciao, sei tu Giulia?" Chiese.

"Emh.. si scusami se ti ho disturbato"dissi.

"No tranquilla" mi sorrise e io ricambiai.

Aprì il cancello e mi diede la palla.

"Grazie" sorrisi.

"Prego, come mai ti sei trasferita qua?"chiese.

"Beh... a  Napoli non ci trovavamo molto bene"dissi imbarazzata.

"Dove abiti?"chiese ancora.

"Beh.. proprio qui accanto a te" sorrisi.

"Ti va di fare un giro?" Disse.

"Si" sorrisi e lui ricambiò.

"Tu invece come ti chiami?" Chiesi io durante il tragitto.

" io Mirko" disse.

...

"Sei carina" disse spezzando il silenzio.

Diventai rossa come un peperone.

"Grazie"risposi infine.

Mi sorrise.

'Mazza che bono' pensai.

"Dove andiamo?" Disse.

"Non so io dovrei tornare a casa ormai è tardi" dissi.

"Vabene allora ci vediamo pomeriggio" disse.

"Si va bene" dissi ridendo.

"Allora ti chiamo? Mi dai il tuo numero?" Disse uscendo il suo iphone dalla tasca.

"Si 33..." dissi

"Perfetto  ci sentiamo" .

"Si" sorrisi e lui ricambiò.

Quando sorride mi uccide. C'ha un sorriso che mi porta in paradiso.

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Spazio autrice ♡
Vi piace continuo domani o sta sera
Ve se ama♡

imPOSSIBLE¤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora