cap. 8

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Finii di pulire il casino che avevamo combinato, quando tornarono i miei.

"Oh, mamma" dissi.

"Allora come sta la nonna?" Chiesi ancora.

"Bene, bene, per fortuna non era niente di grave" sorrise.

"E papá?" Chiesi.

"È andato a comprare dei medicinali per nonna" disse.

"Okkei." Sorrisi.

"Com'è andata" chiese curiosa.

"Emh.. Si, ho bruciato una pizza" dissi ridendo.

"Una pizza?" Chiese sorpresa.

"Beh.. si non mi andava di stare sola e perciò ho chiesto a Mirko di farmi compagnia e..." le spiegai tutto.

"Ah.. okkei." Scoppiò in una risata e io con lei.

Ormainera sera, 20:57

'È il caso di andare a letto o domani mattina non mi sveglio' pensai.

La mattina dopo mi svegliai mi vestii felpa nera, jeans scuri e le mia amatissime vans*.* , mi truccai al solito e scesi a fare colazione.

"Buongiorno" dissi assonnata.

"Buongiorno" risposero i miei  in coro.

Il silenzio mi piombò addosso.

...

"Allora come stai andando a scuola?" Disse mio padre spezzadolo.

"Mh.. bene bene" dissi ridendo.

"Ah.. vabene" rise.

...

"Io vado ciaoo" dissi appena finii di fare colazione.

"Ciaoo"urlarono i miei.

"A più tardi" dissi chiudendomi la porta alle spalle.

Misi le cuffiette e partì la canzone di Tiziano ferro..
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché, di notte chi la guarda possa pensare a te...

Quando mi sentì toccare una spalla.

Mi girai era Mirko.

"Buongiorno alla mia principessa" disse dandomi un bacio a stampo.

"Come mai tutto questo entusiasmo?" Chiesi ridendo.

"Beh.. oggi sono contento" rise.

"Ah si? E che è successo?" Dissi.

"Nulla, non so" soffocò una risata e io con lui.

Entrammo in classe e vidimo la prof. Di matematica distribuire dei fogli.

"Buongiorno prof." Urlò Mirko.

"Si vada a sedere Trovato" disse seria.

...

"eh.. no Giulia" disse chiamandomi.

"Si mi dica?" Chiesi.

"Siediti li con Lorenzo per ora, oggi faremo il compito di matematica" disse.

"Vabene" dissi in imbarazzo.

...

"Giulia, Giuliaa" sussurrò Mirko.

"Oh, che vuoi?" Sussurrai.

"Che è sta cosa?" Chiese.

"Aspetta ehh.." dissi io.

Presi il pacco dei fazzoletti ne estai uno e scrissi 'Sei Bellissimo', risi e glielo lanciai.

Lui lo aprì pensando fossero i risultati e si mise a ridere, si girò verso di me..

"Fanculo Giulia" disse tirando il suo dito medio e ridendo.

Scoppiai in una risata.

"Dai ti prego" disse.

"Vabene, vabene dai" dissi io.

Allora presi la bottiglietta d'acqua e scrissi tutti i risultati.

"Cosa sta facendo Valle?" Disse la prof.

"Ninte prof. Non si può dare dell'acqua agli assetati?" Feci la faccia da povera innocente.

"Dai, su si sbrigi" disse.

Passai la bottiglia a Mirko che stava letteralmente crepando dalle risate, e gli feci cenno di togliere l'etichetta.

Lui annuì e lo fece.

Suonó la campanella e uscimmo subito dalla classe.

"Sei forte" disse scoppiando a ridere.

"Lo so" soffocai una risatina malvagia.

Mi diede la mano e ci incamminammo verso casa.

"Mamma sono tornata" urlai.

"Si" urlò.

Andai in camera a finire i compiti e poi scesi per cenare.

"Allora com'è andata a scuola" chiese mia madre.

"Beh.. quella di matematica ci ha fatto fare una verifica a sorpresa" sbuffai.

"Ah.. e com'è andata? L'hai saputa fare?" Mi fece l'interrogatorio.

"Si mamma si" sbuffai ancora.

"Speriamo"disse mio padre.

"Tu non ti preoccupare " risi.

"Okkei" risero i miei

Andai in camera mia e vidi lo schermo del mio iphone 5 illuminarsi era un numero non registrato in rubrica.

"Pronto?" Risposi curiosa.

" hei, Giulia" disse qual cuno dall'altro lato del cellulare.

"Chi è?" Chiesi.

"Sono Marco, mi manchi" disse lui.

"Beh.. tu no, mi dispiace" dissi.

"Come no? Volevo spiegarti tutto" disse .

"Io non voglio spiegazioni, ho chiuso il mio cuore in un segreto. Tu sei il ragazzo sbagliato." Dissi.

" senti domani vengo a Torvajanica se vuoi ci vediamo" disse.

Non potevo vederlo, ma ero sicura che stava sorridendo.

Appena tornai alla realtà dissi " e a te chi ti dice che io voglia vederti?" chiesi furiosa.

"Beh.. magari  ci possiamo riprovare" disse.

"Senti io non voglio riprovare un bel nulla. Okkei. Sono già impegnata" dissi.

...

"Non c'è nemmeno bisogno che tu venga qua" dissi ancora.

" verrònlo stesso e vedrò chi è  sto pezzo di mer-" non lo fece finire che dissi "a bello pezzo de merda te." E attaccai.

Erano le 21:36 era stata una lunga giornata, mi stesi sul letto e mi addormentai.

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Ragazzi l'ho fatto più lungo per farmi perdonare, l'attesa spero vi piaccia.
Ve se amaa :).

imPOSSIBLE¤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora