Giornata no

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Pov Caroline

Il momento fu seguito da un silenzio imbarazzante che il prof. Lorence riempì dicendo:" mmm bene signorina Williams non si preoccupi sicuramente riuscirà a recuperare, l'argomento è talmente banale!!!" guardandola a malapena. Troppo occupato a cercare di svignarsela il prima possibile.

Il prof. venne subito seguito dall'uscita di Fancy, che ovviamente mi lanciò un'occhiata gelida.

Ora però dovevo concentrare tutta la mia rabbia sull'essere incredibilmente fastidioso alle mie spalle, grazie al quale ci hanno scoperti.

" Si può sapere per quale cavolo di motivo mi sei zompato addosso facendoci scoprire? Ma poi come hai fatto a trovarmi non hai lezione?" dissi cercando di non gridargli troppo addosso.

"Ma come pensavo che ormai fossi abituata ai nostri incontri repentini" facendomi l'occhiolino.

Alzai gli occhi al cielo per sembrare infastidita, alla fine non vorrei farmi i soliti film mentali che mi capita fare ma seriamente perché mi ha seguita fuori? Alla fine neanche mi conosce e non ha risposto alla mia domanda quindi decisi di ridomandarglielo.

"Si si certo come no quante volte ancora devo ripeterti che ho semplicemente sbagliato aula? E poi non hai risposto alla mia domanda, perché sei qui? che c'è adesso sei tu a seguirmi per caso?" dissi guardandolo in segno di sfida e incrociando le braccia al petto.

"Piccola per quanto ti piacerebbe sentirtelo dire, ma no. Non ti ho seguita per chi mi hai preso un fottuto stalker? Solo mia sorella quella rompipalle era preoccupata per la tua uscita un po' improvvisa e ha pensato fosse per colpa mia quindi mi ha mandato qui." Non ebbi il tempo di ribattere che ancora una volta aggiunse " E poi non sono io a seguire le ragazze, di solito sono loro che mi si appiccicano manco le cozze" facendo quel sorrisetto da <sono il dio del mondo> che non sopporto.

Lo guardai male, facendogli capire che io non sono come le altre. Non è che perché ha un fisico perfetto e dei lineamenti del viso in cui ti ci perderesti, allora devo stare a come dice lui. O addirittura farmi comandare a bacchetta, perdendo quella dignità che a quanto pare le sue "amichette" hanno buttato nel cesso già da un po'.

"Beh si questo è un dettaglio di cui potevo fare decisamente a meno. Anche perché prima che tu arrivassi ero intenta ad ascoltare una conversazione molto importante. Ma ovviamente dovevi venire tu a rovinare tutto come tuo solito" dissi con tono scocciato.

Riflettendoci se lui non fosse arrivato sicuramente avrebbero continuato a discutere e chissà cosa ne sarebbe uscito fuori. Ma niente. Doveva arrivare <Mister mi scopo anche l'aria se avesse una vagina> e rovinare tutto. Dio che fastidio.

"Ma dai piccola lo sanno tutti.." stava per dire ma sta volta lo fermai io

"NON CHIAMARMI PIU' PICCOLA. Mi chiamo Caroline. C-A-R-O-L-I-N-E ok? E lo sai quindi chiamami così o non chiamarmi proprio. Ora mi sono stufata di stare qui quindi me ne vado. Spero vivamente di non incrociarti più o almeno tra così tanto tempo che anche se ti vedessi non ti riconoscerei. A mai più Adam" Gli sorrisi falsamente ovviamente e feci per andarmene ma mi bloccò il braccio girandomi verso di lui.

Mi strinse ne troppo forte ne troppo piano. Forse per non spaventarmi fatto sta che il mio primo istinto fu quello di alzare la mano libera diretta verso la sua guancia. Ma appena se ne accorse mi blocco anche l'altra mano per poi spingermi al muro della scuola.

"Io ti chiamo come voglio hai capito? Se decido di chiamarti piccola ti chiamo piccola. E poi non provare più a mancarmi di rispetto girandomi come fosse niente le spalle per poi cercare di darmi uno schiaffo". Continuò " tanto lo sappiamo entrambi che non potrai resistermi ancora a lungo, accettalo e basta no?" mi disse avvicinandosi a me.

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