Aveva le labbra così morbide. Sapevano di menta fresca, era tutto così inebriante.
Mi cinse i fianchi con le sue braccia muscolose e tatuate, trasmettendomi un senso di sicurezza. Io intanto giocavo con delle ciocche dei suoi capelli leggermente lunghi, ma a me piacevano così com'erano.
Mi rilassai sotto il suo tocco, non era uno di quei baci passionali, era calmo, dolce, come se volesse trasmettermi tutto quello che stava provando.
Aprì per un istante gli occhi, staccandomi lentamente da lui. Ma ciò che vidi mi stravolse, non era il bacio di Thomas di ieri sera, perché al posto suo c'era Adam.
Mi svegliai di colpo tutta sudata. Mi trovavo nella mia camera buia, entrava solo un piccolo spiraglio di luce dalla serranda della mia camera. Guardai l'orologio rosso che avevo sul comodino affianco al letto. Erano le 6 e 15. Mi sdraiai nuovamente sul letto chiudendo gli occhi e cercando di calmarmi per riprendere sonno. È stato solo un sogno, un brutto sogno tutto qui.
Ma perché diavolo ho sognato una cosa del genere? non ci posso credere.
cosa mi stava succedendo?
Ieri sera dopo il bacio con Thomas entrambi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo sorrisi. Non serviva parlare, il nostro sguardo diceva già tutto. Rimanemmo così per qualche minuto, fregandocene del mondo che andava avanti. Bastavamo solo noi.
Ci prendemmo per mano e rientrammo nel garage dove gli altri continuavano a suonare e prendersi in giro a vicenda.
Appena varcammo la porta tutti si voltarono a guardaci. I loro occhi caddero sulle nostre mani, perfettamente intrecciate l'una all'altra.
Lizzie mi fece l'occhiolino e io, mentre arrossivo, lasciai la mano di Thomas in fretta.
Per non permettere agli altri di fare stupidi commenti su ciò che avevano appena visto dissi subito "allora ragazzi mi fate sentire altri pezzi? sono curiosa"
E Damian, che aveva capito ovviamente tutto dallo sguardo d'intesa che lanciava a Lizzie, rispose: " Ma certo, dai Tommy facci sentire un'altra delle tue canzoni, spero abbiano un successo tale anche per me, vero Lizzie?" facendo l'occhiolino alla sua ragazza che intanto gli aveva risposto facendogli la linguaccia.
Thomas che si stava sistemando la chitarra, dopo aver sentito la frecciatina di Damian, alzò semplicemente gli occhi al cielo maledicendolo dentro probabilmente.
"Invece di fare sti commenti, perché non ti concentri a non stonare, dato che l'ultima l'hai completamente toppata?" gli rispose quest'ultimo guardandolo mezzo divertito ma anche serio.
Non è la prima volta che lo noto. Thomas quando parla di musica diventa completamente serio, si vede che gli piace tanto ciò che fa e ci tiene veramente molto.
Fatto sta che non mi divertivo così da un po' di tempo. Abbiamo passato il resto del tempo a cantare e ridere come matti. Mi sono sentita a casa. Soprattutto quando i ragazzi ci hanno scaraventato, nel vero senso della parola, me e Lizzie sul piccolo palchetto, e ci hanno costrette a cantare a mo' di karaoke. Due campane, ragazzi che schifo. Non pensavo si potesse stonare così tanto, ma in fin dei conti ci siamo divertiti.
Dopo un paio d'ore vidi l'orario e mi scusai con tutti dicendo che dovevo tornare a casa. Subito Thomas mi chiese se poteva accompagnarmi e io acconsentì.
Passammo tutto il viaggio a parlare del più e del meno e a ridere come pazzi. Nessuno di noi però menzionò il bacio e forse era meglio così. Comunque prima di aprire la porta di casa mia Thomas si avvicinò e mi diede un piccolo bacio veloce, augurandomi la buonanotte.
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Incompatibili
RomanceCaroline Smith è una ragazza di 18 anni che si è appena trasferita a San Francisco dopo il divorzio dei genitori. E' pronta ad iniziare un nuovo anno scolastico dove incontrerà grandi amici, scandali e soprattutto l'affascinante ma tanto problematic...