One Shots- Levihan

Il miglior rimedio

Nel corpo di ricerca le cose procedevano sempre allo stesso modo, purtroppo nessun cambiamento.

Perché purtroppo? Perché in quel periodo tutti stavano male, principalmente la persona che li rappresenta ... Il quattordicesimo comandante del corpo, Hanji Zoe.

Esatto... Per Hanji era un brutto periodo, orribile a dire il vero, era piena di impegni, e vai alla riunione, e fai le ricerche, e leggi i manoscritti, e pianifica questo, vai di qua, fai questo, fai quell'altro ... E lei non aveva più tempo da dedicare a sé stessa... Ma a nessuno sembrava importare.

Anche se a qualcuno importava... Qualcuno che bene o male c'è sempre stato per lei... In silenzio a volte, parlandole male altre, ma era una colonna per la mora.
Quella persona era Levi, il soldato più forte dell'umanità che però aveva trovato il suo punto debole... Era lei.

Hanji si era accorta che in quel periodo Levi stava diventando più accorto nei suoi confronti, e la cosa non le dispiaceva affatto ... Anzi, la faceva stare bene, significava che allora a qualcuno ancora importava di lei, che non era invisibile al mondo.

Quel martedì sera faceva un tempo pessimo, era tardi e Hanji aveva appena finito di lavorare, esausta come al solito... Eppure non aveva sonno, per questo si diresse sul tetto, pioveva eppure qualche stella si vedeva comunque... Riuscì a riconoscere qualche costellazione... Il sagittario, ercole e Cassiopea... Si intravedeva anche marte.

Fu scossa dai suoi pensieri da una voce profonda e monotona "ancora sveglia?".
Lei sapeva chi era, era lui, il corvino, quello che riusciva a farla sentire amata con poco.

"Si" rispose lei piano "non ho sonno, non riesco a dormire"
"Forse smettere di bere litri di caffè ogni giorno aiuterebbe" rispose lui secco.

Hanji alzò gli occhi al cielo e disse "lo sai che mi  serve per lavorare" lui la guardò dicendo "lavora di meno? O prendi qualcosa che ti aiuti a dormire, le tue occhiaie stanno diventando peggio delle mie".

"Ancora non ho trovato un rimedio, se ne conosci qualcuno dimmelo" si girò a guardarlo... Lui si mise a sedere vicino a lei e con riluttanza le passò un braccio attorno alle spalle facendole appoggiare la testa sulla spalla.

Rimasero così per un po' di tempo, in un silenzio quasi religioso che era più emotivo di mille parole, Levi vide Hanji chiudere gli occhi, sembrava stesse dormendo.
La guardò, le spostò una ciocca di capelli dal viso e sussurrò "passa tempo con qualcuno... Magari se qualcosa non va bene sfogati con me o con qualcuno che ti ama... Se stai male non puoi andare sempre avanti, spesso sono insensibile ma vederti così mi fa stare male... Mi hai fatto qualcosa quattrocchi, non so cosa sia.. eppure non riesco a vederti così..." La guardò di nuovo, per essere sicuro che stesse dormendo e a bassa voce disse "credo di amarti stupida pazzoide".

Il giorno successivo Levi entrò nel suo ufficio e trovò un biglietto piegato, lo aprì, c'era scritto "anche io credo di amarti mastro lindo", non era firmato, ma lui aveva capito benissimo di chi si trattava, e questo gli bastò per farlo sorridere.

Andò subito nel laboratorio di Hanji, stava lì a fare le sue ricerche gli si avvicinò e le mise davanti il biglietto "cosa significa?" Le disse guardandola "tu cosa pensi?" Rispose lei "che ho trovato il mio rimedio".
Detto questo levi si avvicinò a lei, la abbracciò forte e le accarezzò una guancia, la mora prese la mano e la strinse nella sua, così lui le prese il mento con l'indice e il pollice, si avvicinarono con calma e si diedero un bacio, dolce e lento.

Si guardarono e poi lui sussurrò "mi permetti di essere il tuo rimedio?" Lei rispose sempre sussurrando "sarai sicuramente quello migliore" si diedero un altro bacio e per molto tempo continuarono a farsi semplicemente delle carezze, a scambiarsi qualche bacio e a regalarsi occhiate piene di amore.

Angolino tattico
Scritta di fretta si-
Non è niente di che, per questa volta accontentatevi per favore
(Parlo come se tutta questa gente leggesse quando siete in due o tre)