un solo respiro - tanc7even

2 - una notte particolare.

warning: raiting giallo, scene di tensione sessuale, linguaggio volgare. Saltate se non sono di vostro gradimento.

Erano le 02:00 di notte.

Tancredi non riusciva a dormire.

Si girava e rigirava nel letto, non riusciva a prendere sonno in nessun modo.

Continuava a pensare a quel diavolo dagli occhi color nocciola e a quanto lo stia facendo impazzire con i suoi modi da figlio di puttana.

Come faceva ad essere così cattivo e a trattare così male gli altri, come fosse un bullo?

Si diede dello stupido mentalmente, poi si alzò e si diresse in cucina per bere un po' d'acqua.

Sentì un rumore avvicinarsi sempre di più, finché due braccia si posarono da dietro sulla sua vita. Sussultò quando un paio di labbra si posarono sul suo lobo, iniziando a mordicchiarlo.

Tancredi è comunque un essere umano, di fronte a quella scena infatti non poteva fare molto. Buttò la testa indietro, appoggiandola sulla spalla del biondino, che ovviamente aveva riconosciuto.

"Non credi che tu debba trovarti un'altra distrazione all'infuori di me?" chiuse gli occhi quando un brivido percosse il suo corpo.

"Ora sono molto distratto." ghignò Luca mentre girava il ragazzo per essere faccia a faccia.

I due ragazzi si guardarono negli occhi e ad Aka cadde lo sguardo sulle labbra del ricciolo, così si avvicinò lentamente fino ad essere ad un soffio dalle labbra dell'altro.

"Tanc vieni a dormire dai- oh scusate, ho interrotto qualcosa?"

Enula era seriamente preoccupata per le condizioni in cui si era ridotto Tancredi. Sicuramente quando era andata a chiamarlo per farlo tornare a letto, non si aspettava di stare per assistere ad un porno.

I due, all'udire di quella voce, si staccarono come fossero stati scottati.

Anche se nessuno lo avrebbe mai saputo, ad Aka dispiaceva quel distacco.

Ma cosa avete capito? Ovviamente non avrebbe mai rinunciato ad una sana scopata, cosa glie ne frega a lui se è con Martina, con Tancredi o con chiunque altro? Lui non provava amore, allegria o felicità, solo cattiveria. Era come se ci fosse stato un incantesimo che lo avesse tramutato in una bestia, se avesse riuscito ad amare e farsi amare, l'incantesimo si sarebbe spezzato. In caso contrario, dentro di se sarebbe rimasto per sempre una bestia. Infondo chi mai l'avrebbe potuto amare, chi mai avrebbe potuto amare una persona come lui? Bhe grazie Disney, grazie tante.

"Ehm- no no, tranquilla. Andiamo a dormire." così il moro liquidò l'altro senza neanche degnarlo di uno sguardo e seguì la sua amica prendendola per mano.

"Tancre sembravate ai preliminari"

Una volta entrata in stanza la ragazza si tappò la bocca con forza per non scoppiare a ridere mentre si rimetteva nel lettone vicino ad un Tommaso che dormiva beatamente.

Si, avevano unito i loro 3 letti per formarne uno, così da stare più vicini. Tancredi stava a destra attaccato al muro, Tommaso a sinistra ed Enula al centro: era l'unica ragazza del gruppo e gli altri due non facevano che proteggerla, come se fosse la loro sorella minore.

"Ma che preliminari, mi stava solo guardando." sussurrò per non svegliare gli altri.

"Dormi amore, domani abbiamo lezione e l'unico che sembra capirlo qua è Tommi." diede al moro un ultimo bacio in fronte e poi si mise sotto le coperte prima di cadere tra le dolci braccia di Morfeo, insieme a Tancredi.

*

"Questo non ci voleva, 38.5 di febbre!"

Enula quella notte non ebbe un minimo di pace: prima Tancredi e i suoi ormoni da ragazzino tredicenne; poi solo 4 ore dopo, Tommaso si alzò dal letto in fretta perché un grosso scossone di nausea lo pervase. Enula si alzò per tenergli i capelli e misurare la temperatura, così si ritrovarono in piedi alle 06:15 di mattina, nelle gradinate con solo l'alba ad illuminarli.

"Tanc va' a dormire: avrai più o meno 3 ore di sonno. Ci penso io a lui, gli faccio un the caldo e lo metto a letto" disse la ragazza con un sorriso, entrando nel mood 'madre premurosa', il fatto è che le stava letteralmente da dio quel ruolo.

Tancredi decise di ascoltarla, poiché cosa che aveva imparato è che con Enula non dovevi insistere. Lei era la tipica ragazza che conosceva la canzone del tuo cuore, e ogni volta che uno di loro si scordava le parole, lei la ricantava.

Si trascinò in camera ma notò qualcuno appoggiato allo stipite della porta che prontamente ignorò.

"Non adesso Luca, sto morendo di son-"

Il biondo lo bloccò dai fianchi e lo guardò negli occhi.

"Pensavo ti fosse piaciuto, stanotte."

"Stanotte è stato un errore, è stato solo un errore. Io non piaccio a te e tu non piaci a me. I tuoi giochetti riservali a qualcun altro. Ora posso andare a dormire?" disse tutto d'un fiato il minore.

"Ricciolino, si vede che ti piaccio. Pensaci, se lo faremo un'altra volta entrambi avremo quello che vogliamo: io il tuo culo, tu la mia presenza."

"Mi dispiace, non so cosa pensi di me ma non solo il tipo da 'amici con benefici', perciò fottiti"

Il più grande si avvicinò e si leccò le labbra guardando quelle di Tancredi.

Le mani del biondo si spostarono dai fianchi ai glutei di Tancredi, iniziando a stringerli forte, facendo gemere Tancredi, per dolore o per piacere.

"Sei proprio sicuro che non vuoi? Sai, mi sono stancato di Martina, adesso la mia vittima sei tu."

Tancredi per quelle parole avrebbe dovuto sbatterlo al muro e prenderlo a pugni, ma in realtà ora come ora voleva solo farsi sbattere al muro.

Il sonno e il letto erano passati in secondo piano.

"Cosa ci guadagno?"

Il ragazzo stava veramente pensando di accettare quell'offerta.

"Me, la mia lingua, la mia bocca, il mio corpo: tutto il mio corpo. Vuoi proprio che continui o ti è chiaro?"

"No, continua."

Tancredi lo prese per la maglietta e lentamente si avvicinarono al bagno.

"La mia voce, le mie mani, i miei addominali e le mie gambe..."

Entarono così definitivamente in bagno quando Tancredi chiuse a chiave la porta.

"...Il mio cazzo‐"

Aka si bloccò di scatto quando sentì il minore armeggiare con i pantaloni della tuta.

"Che sto per succhiare, perciò rilassati"

'Ricominciare da dove erano stati interrotti'...questo era adesso l'importante per Tancredi.

Questo era un giorno, a cui dovevano giocare entrambi.

*

Spazio autrice •

Ecco un altro capitolo, grazie per le tante letture in due giorni. Alla prossima 🦋