4 - il bacio del diavolo.

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warning: raiting rosso, scene di tensione sessuale, linguaggio volgare. Saltate se non è di vostro gradimento.

"Non avevamo detto 'amici con benefici' senza baci?"

"Oh, sta zitto"

Tancredi allacciò le gambe ai fianchi di Luca, e quest'ultimo lo sbatté nel vetro, provocandogli un gemito.

Aka guardò le sue labbra prima di avventarsi su di lui e baciarlo violentemente, come se fosse di sua proprietà.

Nessuno di due aveva i pantaloni e il membro di Luca ormai sbatteva violentemente dentro i glutei del più piccolo, non dandogli neanche il tempo di abituarsi a quella presenza dentro di lui.

"Allora, ti piace?" chiese il biondo.

"Se facessi più piano forse- cazzo!"

Il maggiore dopo quelle parole, diede botte sempre più forti e veloci.

Pian piano, quel dolore si trasformò in un profondo piacere, e le urla di dolore diventarono gemiti, infatti poco dopo Aka tappò la bocca a Tancredi che prontamente chiuse gli occhi.

"Ti ho già detto che appena finiremo ti tremeranno le gambe e non camminerai per una settimana vero?"

"Sei uno figlio di puttana" disse il piccolo tra i gemiti.

"Si è vero, ma il più bello che tu abbia mai visto."

Tancredi non poté fare altro che annuire.

*

"Aiutatemi vi prego, non è colpa mia cazzo, io gli avevo detto di fare piano ma è uno stronzo!"

Due giorni dopo era tornato tutto alla normalità, bhe, quasi tutto. Tommaso si era ripreso alla grande ed era ritornato alle lezioni; Enula continuava ad accudirlo, pensando che ancora non fosse guarito del tutto e Tancredi...

Tancredi non camminava da due giorni ed Enula quando non stava con Tommaso faceva la stampella del riccio, per lo più si era anche procurato un burro labbra dopo i morsi che il biondo gli aveva dato sopra.

Ora era sdraiato sul letto, con i suoi due migliori amici accanto e le gambe e le braccia spalancate. Non riusciva minimamente a muoversi.

"Tanc per riprenderti però dovresti muoverle queste gambe!"

Così lo fece, quando un dolore allucinante lo travolse e per poco non cadde dal letto.

Enula e Tommaso scoppiarono a ridere e si avvicinarono.

"Sei pronto per stare tutta la notte con lui?" chiese la cantante.

Tancredi scosse la testa prima di saltare sulle spalle di Tommaso per essere portato fuori dove a breve si sarebbe tenuta la veglia delle stelle cadenti.

Quando arrivarono in giardino sgranarono gli occhi per tanta meraviglia: da un lato c'erano due tavoli con cibo e bevande; per terra invece c'erano dei lunghi e grandi plaide colorati, coperte e poi dei cuscini; infine dall'altro lato c'erano delle casse, un microfono e un pc per mettere la musica. Anche se era Gennaio, il giardino chiuso dove stavano loro era fortunatamente riscaldato e avrebbero visto le stelle attraverso un telo trasparente situato sopra di loro per appunto, non prendere freddo.

I plaide erano sparsi poiché già i ragazzi si erano organizzati per stare insieme: Ibla con Raffaele ed Esa, Giulia con Sangiovanni e Samuele, Deddy con Rosa e Martina, Aka con Leonardo e Alessandro, Gaia con Serena, infine Enula con Tommaso e Tancredi.

"Tanc cosa ti è successo?" chiese Sam, leggermente allarmato.

"Uh, niente ho- ho sbattuto contro l'anta dell'armadio e adesso faccio fatica a muoverle." si inventò all'ultimo minuto mentre mandava un'occhiataccia al biondo che se la rideva con i suoi amici.

Aveva tutti gli sguardi addosso: alcuni erano allarmati, altri divertiti.

"Vabbè, mettiamo un po' di musica?" disse Serena alleggerendo la tensione.

Tutti urlarono di si, la serata iniziò sulle focose note di 'Libertad', che non era proprio la preferita dei tre ragazzi ma diciamo che se la fecero andare bene e iniziarono a ballare insieme agli altri.

Nel giro di un'ora erano tutti un po' brilli e quel giardino si trasformò in una vera e propria discoteca tanto che, per parlare bisognava per forza urlare.

Tommaso ed Enula ballavano mentre notarono Tancredi con un bicchiere di coca in mano, seduto sulla sedia ad osservare gli altri, così si avvicinarono a lui.

"Amore, qual'è il problema?" chiese la ragazza.

"Non voglio ballare" disse con un broncio adorabile.

"Perché?" chiese tommaso accarezzandogli la guancia.

"Non voglio stare con lui e poi mi continua a far male la gamba."

Gli altri due si guardarono e capirono subito cosa dovevano fare.

"Ora però questa la buttiamo - prese la bevanda analcolica del ragazzo e la buttò - prendi un vodka lemon, vieni in pista e ti dirò io cosa fare." disse il ballerino.

Anche se faticando, Tancredi riuscì a camminare decentemente.

"Adesso guarda cosa faccio, poi va' dal biondino e fargli vedere di che pasta è fatto Tancredi."

Così facendo, Tommaso iniziò a ballare sensualmente fino ad avvicinarsi a Leonardo e ballargli quasi di sopra. Quando il barese si sentì un peso addosso si girò e vide come una visione divina, e per poco non si eccitò a vedere il ballerino ballargli di sopra. Così lo prese dai fianchi e accompagnò i suoi movimenti fin quando, Tommaso non si staccò per andare dal suo amico, lasciando quel ragazzo imbambolato al centro del giardino.

Tancredi in tutto ciò, continuava a guardare Tommaso a bocca aperta. Lui non ci sarebbe mai riuscito. Vero?

"Tommi, io non posso farlo cioè- non ci riuscirò mai a fare...questa cosa" scandì le ultime due parole con un gesto anonimo delle mani.

"Oh si che c'è la farai, adesso bevi, e fa' vedere a quel coglione di cosa sei capace."

"Ma sta ballando con Martina e-" fu' interrotto dallo spintone che Enula gli diede verso il biondo.

Tancredi li fulminò entrambi con lo sguardo, mentre loro sghignazzavano in continuazione. Dopo alcuni momenti di freddezza, il riccio decise che era inutile stare fermo in un posto dove tutti intorno a lui stava ballando. Così lentamente iniziò a muoversi, avanti e indietro chiudendo gli occhi. Intanto una vocina gli suggeriva di vendicarsi ancora una volta con il biondo che se ne stava lì, incurante di aver quasi spezzato le gambe a Tancredi. Come nel più bello ma bastardo dei momenti, i loro sguardi si intersecarono. E adesso si stavano avvicinando, fin quando le labbra di Tancredi, nel giro di pochi secondi si trovarono sul lobo di Luca.

"Cazzo..."

*

Spazio autrice •

Scusate se vi fatto aspettare tanto, spero vi piaccia anche questo quarto capitolo.

un solo respiro - tanc7evenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora