8 - anima distrutta.

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"Raga, ma chi gridava il mio nome continuamente ieri?"

Era finalmente sorto il sole di una domenica mattina. Quella sera, dopo essersi donati l'uno all'altro, Tancredi andò a dormire nel letto di Luca. Si strinsero forte in quel piccolo letto pensando che a pochi centimetri da quel letto si trovava la quotidianità da cui Tancredi avrebbe voluto solo scappare. Tancredi quella notte capì di essersi innamorato di quel diavolo tentatore.

Flash back.

Poteva percepire ogni suo movimento, ogni suo singolo respiro..avrebbe voluto poter sentire il suo cuore per capire se batteva veloce tanto quanto il suo. Il suo stomaco non ne voleva sapere d'aprirsi e la sua voce si era interrotta inesorabilmente. Non era la prima volta che si trovavano così vicini l'un l'altro, ma era la prima volta che erano soli. Lentamente la mano di Luca sfiorò il mento del riccio, guidando il suo viso verso il suo...la timidezza impediva a Tancredi di reggere il suo sguardo...abbassò subito gli occhi. Accortosi del suo rossore gli alzò il viso, sfiorò una sua guancia con le sue labbra, umide e calde. Lo guardò mentre dalla sua guancia si spostava lentamente verso le sue labbra dischiuse, più coraggiose dei suoi occhi e pronte al bacio. Fu un bacio lento, profondo, interminabile. Il senso di umidità, di curiosità, di calore, ha provato tante sensazioni...ma solo una urla ancor oggi a gran voce nella sua memoria: "quanto è bello".

"Non so di cosa stai parlando." disse Tancredi con indifferenza.

"Oh allora tu ne sai qualcosa, Luca ti ha fottuto per bene come fotte tutte le ragazze in questa casetta?" disse Sangiovanni.

A sentire quelle parole il biondo fece uno sguardo confuso e si mise a ridacchiare.

"Zì io non sono ironico. Ma perché? Non ti ha detto niente Luca di quelli che si fa ogni giorno a parte te?"

Il riccio cercò lo sguardo dei suoi migliori amici che erano confusi quanto lui.

"Non è possibile, lo avrei già ammazzato con le mie mani. Leonardo mi dice tutto di voi quindi so tutto." Tommaso si intromise nel discorso.

Ormai erano tutti svegli, mentre circondavano quella piccola cucina per capire cosa stava succedendo.

"Mi hai chiamato 'puttana', ma vedo che qua l'unico poco di buono sei tu." Raffaele prese parola.

"Tu non ti immischiare se non vuoi un altro occhio nero. Tu invece, quale cazzo è il tuo problema?"

"Il mio problema è che tu sei un falso di merda, usi le persone solo per una scopata e poi le butti nell'umido." continuò Damian.

Si era aperta una litigata. Mentre persone come Enula, Alessandro e Giulia cercavano di calmare gli animi.

Tancredi sentendo gli insulti che Aka stava ricevendo, decise di intervenire.

"È il più buono di tutti voi messi insieme, è vero prima era un pezzo di merda. Ma adesso è cambiato: non riversa più i suoi errori sugli altri, riesce a parlare con qualcuno senza insultarlo o dirgli una cattiva parola, è cambiato, o meglio, quello che stasuccedendo tra me e lui lo sta cambiando"

"È questo il problema, lui non è così e posso dimostrartelo Tancredi."

Il riccio iniziò ad essere confuso.

Sangiovanni in quel momento decise che c'era una sola cosa da fare.

Neanche il tempo di fare parlare gli altri, il cantante mise il cellulare ad alto volume davanti al volto di Tancredi.

C'era tutto: la notte precedente; i gemiti, i sussulti e le parole dette; c'era tutta la vulnerabilità di Tancredi in un solo audio.

"Come hai potuto registrare l'audio in un momento così intimo?" sbottò il riccio a Sangiovanni.

"No non è così, io non c'entro niente. Il tuo giocattolo ha piazzato il cellulare in bagno dove ha registrato l'audio. Oh e non è tutto..."

"Bene, pensi tanto che io, Deddy e gli altri siamo degli stronzi senza cuore? Luca ti ha mai parlato di una...scommessa? Che abbiamo stretto alcune settimane fa?"

Aka sussultò e lanciò uno sguardo assassino.

"Zì stai zitto, non c'è ne bisogno." disse Alessandro, prendendolo per un braccio cercando di allontanarlo da quella situazione.

"Non farlo, non ti conviene Gio, non ci provare!" si avvicinò pericolosamente Luca.

Mise un video, dove si vedeva Luca che rideva e dopo sussurrava quelle parole ai suoi amici.

"Se lo faccio innamorare di me, voi sborsate i 150 euro. Sarà un gioco da ragazzi, è un idiota, s'innamorerà di me in neanche una settimana."

"È questa la verità, a lui non piaci Tancredi, se ne è sempre fregato di te così come di tutte le persone che gli stanno intorno. Sapevi che quando la sera se la fa con te e quando sei a lezione si fotte quella poco di buono di Martina?"

"Tommi tra di noi non è la stessa cosa, io non ho stretto nessun patto contro di te, a me piaci veram-"

Leonardo si intromise nella situazione, dopo aver visto la faccia agghiacciata di Tommaso.

"Tu- tu sapevi ogni cosa?" disse Tommaso a Leonardo che fece per parlare ma le lacrime del ballerino lo fermarono.

Il biondino se ne andò verso camera sua, Leonardo si incamminò ma Enula lo fermò.

"Non ci provare brutto figlio di puttana, io l'ho sempre saputo che eravate una feccia di coglioni, ma ho pensato prima alla felicità dei miei migliori amici perciò anche se a me non andava bene, mi sono stata zitta perché non ero io che dovevo decidere cosa fare e chi amare. Vi hanno dato il cuore in mano e voi li avete buttati nella spazzatura. Siete uno schifo, non li avete mai meritati questi due cuori d'oro, due cuori che hanno sempre e solo pensato alla vostra felicità che alla loro."

Enula prese Tancredi per mano e insieme ritornarono nella loro stanza con Tommaso.

Quella notte si strinsero in quel letto, non dissero una parola ma si abbracciarono forte solamente, mentre la ragazza asciugava le loro lacrime. Leonardo e Alessandro ritornarono nella loro vecchia stanza e tutto ad un tratto ritornò com'era prima.

Il cuore del ricciolino, si spense proprio in quel momento.

Non era morto fisicamente, eh, ma il suo cuore era completamente a pezzi, era frantumato come se fosse stato preso a pugni ma forse un po' lo era stato.

Quella sera, l'anima di Tancredi Cantù Rajnoldi si era spenta, per colpa del diavolo dagli occhi magnetici di cui Tancredi si era innamorato e aveva, dopo tanto tempo, accettato di amare.

*

Spazio autrice •

Non ho parole neanche io, alla prossima ragazzi!

un solo respiro - tanc7evenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora