Eravamo sedute da circa un quarto d'ora quando ci chiamarono, in quell'istante un brivido attraversò la mia schiena. Sto per andare in Australia. Wow.
- Shannon! Muoviti - Jamie mi prese per un braccio. Cinque minuti dopo eravamo tutte sedute nei seggiolini dell'aereo.
- Ma ci pensate? Magari a Sidney incontriamo dei nei ragazzi no? - disse tutta eccitata Asia, mi modo a ridere - Ma pensi sempre ai ragazzi tu? -
- Beh, Asia non ha tutti i torti- Marika si unì al discorso - Pensaci lì quasi tutti fanno surf quindi hanno dei bei fisici no? - Disse sorridendo maliziosamente.
- Può darsi - dissi guardandola. Mi immaginai una stupenda storia d'amore con un bel figone che oltretutto faceva surf... Niente male...
- Di che cosa state parlando voi? - Si intromise Jiulie che era vicino al finestrino,
- Stiamo parlando di ragazzi e stiamo cercando di convincere Shannon a limonare con un bell'australiano - disse Alexandra ridendo, una signora che era due sedie davanti a me mi guardò malissimo scuotendo la testa.
Io arrosii violentemente e nel frattempo fulminai Alexandra con lo sguardo, - Ma tu sei sicura Anna che la tua amica ci ospiterà volentieri? - lei roteò gli occhi al cielo - Oddio Shannon sarà la quinta volta che te lo dico: SÌ, Rebecca è una ragazza molto generosa e gentile, e poi l'ho già avvertita -. Mimai un "Okay"con le labbra.
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"Siamo arrivati a destinazione" furono le prime parole che sentii quando mi risvegliai. Subito iniziai ad applaudire, quando mi accorsi che le mie amiche mi stavano guardando come se mi volessero riempire di notte e che nessuno seguiva il mio esempio smisi di battere le mani. Che figura di merda.
- Wow, Wow, Wow, Wow, Wow! - furono le prime parole che pronunciai appena scesa dall'aereo.
Quella'aeroporto era davvero figi, moderno insomma!
- Ci credete 5 fottuti mesi di relax totale - dissi. - Già mi immagino con una bella tintarella e un bellissimo bikini alla brasiliana- si mise a fantasticare Jamie. Io invece mi immagino me stessa fra due mesi, rossa come un peperone, con il naso screpolato a leggere sotto un ombrellone. Che pena, riesco perfino ad autodemoralizzarmi.
- Andiamo noleggiamo un'auto - sì intromise Asia.
- Meglio un taxi, sennò tocca a me guidare - borbottai io.
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Il taxi ci lasciò davanti ad una bellissima casa, moderna, sul retro intravidi una piscina. Questo posto già mi piace.
Anna suonò il campanello, e poi sì girò verso di noi sogghignando.
- Che hai da guardare in quel modo? - Alexandra non adorava essere fissata, mi ricordo il giorno in cui ci siamo conosciute io la stavo fissando poiché aveva appena risolto un'equazione che quasi nessuno aveva saputo risolvere. Quando sì era accorta che la stavo fissando sì era girata e sì era mossa come infastidita dal mio sguardo indagatori. "C-che hai da guardare?". Sorrisi a quel bel ricordo.
In quel momento una ragazza dai capelli marroni e riccioli aprì la porta, stava sorridendo. I suoi lineamenti erano morbidi e dolci. Sorrisi contagiata dal suo smagliante sorrisi.
- Benvenute! Vi stavo aspettando! -
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ZALVE PEOPLE!
Spero vi piaccia ;)
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Promise
FanfictionEravamo distesi sulla sabbia che era diventata un po' umida. Le stelle brillavano di più quella sera o era solo una mia impressione? Gli strinsi una mano, facendo posare le sue iridi celesti come il mare d'inverno sulle mie marroni come le cortecce...