CHAPTER 11

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{Shannon}
Ormai eravamo tutti usciti dal ristorante e ci stavamo dividendo in due gruppi, alcuni andavano in discoteca, mentre gli altri andavano a casa di Ash a vedere qualche film. Decisi di aggregarmi a quelli che andavano in discoteca quando qualcuno mi afferrò per un braccio.
- Dove vai?
- A ballare.
- Eddai Shey! Avevi detto che facevamo la prova.- si mise a fare i suoi occhietti a piccolo pinguino bastonato. Il bastardo sapeva che non potevo resistere a quello sguardo.
Cercai di rifiutare per due volte, non riuscendoci accordai.
Stavamo per andare a piedi quando il suono di un clacson ci fermò.
- Dove pensate di andare piccioncini?- una testa riccioluta ci guardò compiaciuto, probabilmente perchè eravamo attaccati l'uno all'altra.
- A casa Ash! A casa, e non farti strane idee, te le vedo già frullare nella tua testa riccioluta.-
Alexandra si mise a ridere, era in macchina con Ash, seduta sulle ginocchia di Harry. Come tutte le ragazze dai sedici anni in su, non ci servono le sedie, ci bastano due gambe.
- Comunque accettiamo l'offerta- si intromise Luke.
- Ok, saltate su piccioncini.-
- Ash, se domani mattina ti ritrovi improvvisamente senza genitali, non venire a piangere da me.- replicai acida a causa del nomignolo che ci aveva affibbiato che a me dava fastidio, al contrario di Luke che mi guardava con un sorrisino ebete stampato su quel bellissimo viso. No, hahaha, non l'ho pensato io. Vero?
Appena raggiunto il viottolo per entrare in casa, mi precipitai fuori dalla macchina, trascinandomi Luke dietro.
Cercai le chiavi di casa, quando sentii le sue labbra pericolosamente vicine al mio collo.
- Perchè sei uscita così di fretta, mh?- Una scia di umidi, morbidi baci si stava formando sul mio collo.
- P-perchè se fossi restata un altro po' di tempo in macchina credo che mi sarei sentita male, Alexandra e Harry si stavano praticamente spogliando con lo sguardo- balbettai.
Appena aprii la porta Luke mi fece andare a sbattere contro il muro alla nostra destra.
- Bene, è arrivata l'ora della nostra prova, non credi?
Si avvicinava sempre si più, io non osavo muovermi. Eravamo a pochi centimetri l'uno dall'altra quando un tonfo improvviso ci fece sobbalzare.
Saltai letteralmente addosso a Luke, che riprese miracolosamente l'equilibrio. Le sue mani sotto le mie cosce.
- Che cazzo era quello?
Boom. Di nuovo. Mi strinsi di più a lui.
- Oddio, ci sono i ladri in casa! Merda chiama subito la polizia Luke!- sussurrai impaurita. Lui invece si mise a ridere silenziosamente, con le lacrime agli occhi.
- Che cazzo ridi deficiente! Ci sono i ladri e ti metti a ridere!- la mia reazione fece solo aumentare le sue risate, tanto che si appoggiò al muro per tenersi in piedi.
- Io non mi spaventerei, è solo Michael che ci da dentro con Jamie- aveva ragione perchè sentimmo un'altro tonfo sordo, questa volta seguito da dei gemiti.
- Dai andiamo su a vederli- disse.
- Cosa?! No, Luke fammi scendere da qui, io non voglio vedere proprio nulla!- iniziai a sbraitare a voce bassa. Stavamo salendo le scale quando mi ricordai un mode che gli avrebbe fatto subito cambiare idea - E la prova?-
Si fermò di colpo, si girò e discese velocemente le scale.
- Mio dio ti prego vai più piano!
Lui mi ignorò completamente
- Possiamo andare a casa mia, tanto non c'è nessuno.
- Ok, allora lasciami scendere.
- Perchè scusa?
- Per andare a casa tua?- lo guardai confusa.
- Certo che no! Mi piace averti qui così attaccata a me.- sussurrò appena usciti dalla porta.
- Grazie.- arrosii violentemente.
- Sono sicuro che Derek ti piacerà!- disse sorridendo sovrappensiero.
- Chi è Derek?
- Te lo presento appena siamo a casa.
Ci mettemmo davvero poco, casa di Luke era veramente vicina.
Aperta la porta mi appoggiò per terra e mentre accendeva la luce io iniziai a guardarmi intorno. Noi eravamo nel salotto che non era affatto male: aveva un'enorme tv, a cui era posizionato di fronte un divano a circa tre piazze, poi c'erano un tavolo rotondo e appoggiata su un tavolino una teca con dentro una tarantola. Aspetta, cosa?
Merda.
No, cazzo, no.
-Shannon- disse Luke- Lui è Derek, la tarantola di mio fratello.
- PORCA PUTTANA! LUKE FAMMI USCIRE DA QUI!- urlai.
Lui mi guardò spaventatissimo.
- Ehi, ehi calma! Shh, non ti agitare ora ti porto su ok? In camera.
- O-ok.
Mi prese in braccio e io affondai la testa nell'incavo del suo collo. Non volevo vedere quella bestia di nuovo.
Appena entrati in camera mi mise sul suo letto. Mi portai le ginocchia al petto e le abbracciai con le mani.
- Scusa, non pensavo avresti reagito così- disse accarezzandomi.
Subito alzai la testa sorridendogli. Aveva la faccia preoccupata, il che mi piaceva, poichè era preoccupato per me.
- Non è colpa tua, non potevi saperlo.
Presi il suo viso fra le mie mani. Iniziai a disegnare dei cerchi sulla sua guancia destra.
- Ti va di dirmi perchè hai paura dei ragni?- Non lo avevo mai detto a nessuno a parte le mie migliori amiche. Non so se ero pronta a confidarmi. Ma lo feci comunque.
*Flashback*
21 dicembre 2000
Stavo giocando giocando con le Barbie quando sentii qualcuno aprire la porta. Mia madre. Il trucco colato, probabilmente dalla disperazione e dal pianto.
- Amore, papà è tornato. Ma non sta molto bene okay? Ti ricordi dove devi andare?- succedeva tutte le volte, mio padre tornava a casa ubriaco e picchiava mia madre, che per non farmi vedere quelle cose mi nascondeva in cantina. Quella cantina che puzzava di aceto, cipolle e stantio. Così buia e fredda. Piena di strane bestie.
Mia madre non pensava che io potessi sentire tutto da laggiù. Ma io sentivo.
- Puttana, dov'è mia figlia la voglio vedere qui ora!- altri schiaffi. Mia madre che piangeva disperatamente. Io così chiusa in me stessa. Pensavo che se io non avessi pianto, qualcuno mi avrebbe aiutato. Ma naturalmente ero piccola. Non sapevo che dovevo cavarmela da sola. Rimasi chiusa lì per due giorni. Non mangiavo. Avevo paura che se mi avessero sentito mi avrebbero fatto del male. Fu allora che lo vidi. Un ragno enorme, che si portava via una formica. La stava intrappolando nella sua ragnatela, per poi mangiarsela. La somiglianza fra il ragno e mio padre era così vera. Urlai come mai avevo fatto in vita mia. Passai il natale all'ospedale quell'anno.
*Fine flashback*
Luke mi guardò assorbito dalla mia storia. Una lacrima rigò la mia guancia.
- T-ti farò pena adesso, ma ti prego non.. non voglio essere compatita da nessuno- la mia voce era spezzata dai continui singhiozzi che uscivano dalla mia bocca. Lui in tutta risposta mi abbracciò sussurrandomi parole come "mi dispiace" e "ci sono qui io adesso, è tutto ok". Dopo un po' i miei singhiozzi si placarono. E tornai a guardarlo negli occhi.
- Stai meglio adesso?- mi chiese preoccupato.
- Si, grazie e scusa non dovevo..
- Non dovevi fare cosa? Sfogarti? Ne avevi bisogno.
Le sue nocche sfioravano la mia guancia. Iniziai ad accarezzare la sua mano. Ci guardavamo, come per cercare di capire che cosa l'uno vedeva dell'altra. Si avvicinò a me e appoggiò le sue labbra sulle mie delicatamente. Si staccò immediatamente da me, come se avesse paura della mia reazione. Si riappoggiò sulle mie labbra quando si accorse che non avevo fatto un movimento. Passai la mia lingua sul suo labbro inferiore per poi sentire la sua toccare la mia. Mi sedetti sulle sue gambe facendolo distendere. Misi una mano fra i suoi capelli, l'altra sul petto. Subito Luke approfittò dell'occasione per scambiare i ruoli. Ora io ero sotto di lui. Iniziò a succhiare la mia pelle dietro l'orecchio. Tirai leggermente i suoi capelli biondi, sentendolo gemere. Nel mentre lui aveva lasciato un marchio rosso quasi viola sulla mia pelle, e soddisfatto ci passò la lingua sopra. Sorrise quando un sospiro lasciò la mia bocca. Alzò il viso e senza esitazione tirai il suo piercing. Luke mi strinse di più a se, lasciando uscire dalle sue labbra un gemito gutturale. Ci staccammo l'uno da l'altra con il fiatone. La sua testa era appoggiata al mio collo. Dopo un po' il suo respiro divenne più regolare. Dormiva. Mentre mi teneva abbracciata a sé. Di certo aveva vinto lui la scommessa.

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Zalve people!
Questo capitolo è abbastanza lunghetto. Mi è sembrato un parto. Spero vi piaccia. ;)
~Hemmosa

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