Capitolo 33

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Grace POV.



Una pacca sul sedere neanche tanto gentile mi risveglia bruscamente dal mio torpore, mentre le coperte mi vengono tolte bruscamente di dosso.

- Sveglia pigrona. Ti attende un intensa giornata di allenamento-

La voce del mio incubo in terra mi risveglia del tutto. Apro gli occhi e me lo ritrovo in tutta la sua bellezza, con indosso pantaloncini ginnici che mettono in risalto le gambe muscolose e una canotta che ben poco fa per coprire il torace, le spalle larghe e il pack di sei abs che fanno concorrenza a una statua greca.

Sospiro, mentre gli avvenimenti della sera prima mi tornano alla mente come una cascata di acqua gelida e vorrei morire qui e subito. Si può morire di imbarazzo?

Vengo riscossa dai mie pensieri quando mi sento sollevare e gettare in spalla come un sacco di patate.

Sgrano gli occhi, ballonzolando sulla sua schiena.

- Dimitri! -

- Non siamo persone mattiniere vero? Mormora entrando in bagno.

Mi aggrappo ai suoi pantaloni per smettere di ballonzolare.

Lo sento aprire la porta della cabina doccia e sento il getto d'acqua.

O Dio no! Non un'altra doccia insieme. Non credo di essere in grado di sopportarlo.

Vengo rimessa a terra e un getto d'acqua gelida mi invade.

Urlo, boccheggiando come una carpa, cercando di nell'ordine: non affogare e uscire dalla doccia.

Il sadico ride divertito dei miei sforzi, ma alla fine ha pietà di me e richiude l'acqua.

Mi scosto i capelli dal viso, cercando di capire che cosa ho fatto di male per innescare il suo sadismo neanche poco latente ad un ora così presto della mattina.

Scoppia a ridere.

- Sembri un pulcino bagnato. Sbrigati a farti una doccia e indossa quello che ti ho posato sul letto. Tra dieci minuti ti voglio pronta e attiva- Dichiara uscendo e richiudendo la porta del bagno.

Mi scrollo l'acqua come un cane bagnato, ignorando i brividi che percorrono il mio corpo zuppo di acqua gelida. Apro il rubinetto e mi infilo sotto l'acqua più bollente che la doccia è in grado di produrre, beandomi del calore che la mia pelle assiderata sta riavendo indietro.

Non sento la porta del bagno che si apre, ma urlo quando la porta della doccia si apre all'improvviso.

- Hai già sprecato cinque minuti -Dichiara spazientito afferrando la bottiglia dello shampoo e prima che possa dire qualche cosa, inizia a lavarmi i capelli.

Rimango lì, ferma e immobile come una bambola di pezza, cercando di capire che diavolo ho fatto di male per farlo reagire così.

Mi risciacqua e poi mi avvolge in un asciugamano morbido, portandomi in braccio fuori dal bagno per poi posarmi davanti al letto.

- Sbrigati a cambiarti, non voglio perdere tempo prezioso-

Sul letto vi sono un paio di leggings e un top che mostra invece di nascondere.

- Qualche problema? -

- Nessuno- Dichiaro iniziando a vestirmi. Infilo le scarpe da ginnastica e vengo trascinata per le scale, sino alla cucina dove l'odore di biscotti appena fatti fa gorgogliare il mio stomaco.

Mafia King (completa) Mafia serie 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora