Capitolo 55

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Grace POV.



Cerco di liberare le mani, tirando il nastro con cui sono state imprigionate alla spalliera del letto, ma è inutile. I suoi nodi sono peggio di quelli dei marinai. Impossibili da slegare.

Sospiro.

Dovevo saperlo che me l'avrebbe fatta pagare per non avergli ubbidito. Ma pensavo che dopo la cena che gli ho preparato si sarebbe addolcito, invece nulla. Mi ha legata al letto e ha giocato con il mio corpo a suo comodo, portandomi più volte sulla soglia dell'orgasmo e negandomelo sino a quando non sono arrivata al punto di supplicarlo. Solo allora il bastardo si è degnato di concedermi il più potente orgasmo che io abbia mai provato. Non che ne abbia provati molti prima di conoscerlo.

Guardo la porta della stanza da dove è scomparso mezz'ora fa. Spero solo che mi porti il pranzo. Sto letteralmente morendo di fame visto che non mi ha fatto fare colazione.

Sento dei passi e la porta si apre, rivelando il mio carceriere. Il mio sguardo si punta sul vassoio ricco di prelibatezze che ha in mano. Mi lecco le labbra pregustando quel banchetto. Sgrano gli occhi quando lo vedo posare il vassoio lontano dalla mia portata. Ma ciò che mi lascia a bocca aperta è che inizia a tagliare un pezzo di carne e se lo porta alla bocca con naturalezza, come se non ci fosse una donna legata al letto, seminuda in attesa di cibo!

Mi schiarisco la gola, attirando la sua attenzione.

Smette di mangiare, voltandosi a guardarmi.

- Si? –

Muovo le mani mostrandogli che sono ancora legata al letto.

Solleva un sopracciglio.

Lo fulmino con un occhiata.

- Liberami! –

- Prova a chiederlo gentilmente e potrei pensarci-

Prendo un profondo respiro.

Lo odio, lo odio, lo odio!

- Per favore puoi liberarmi? -

- No- Dichiara facendomi uscire gli occhi dalle orbite, mentre si volta nuovamente e torna a gustarsi il pranzo.

- Dimitri non ho fatto neanche colazione! -

- Non morirai di fame, tranquilla-

- Ti prego!!-

Mi ignora.

Sento la rabbia salirmi dentro.

Maledizione!

Inizio a muovere le braccia cercando di liberarle dalla spalliera del letto.

Gli occhi grigi sono su di me.

- Ti farai male se non la smetti-

Lo guardo, poi tiro più forte.

- Grace! -

L'avvertimento nel suo tono non fa che farmi aumentare la forza con cui tento di liberarmi.

- Maledizione ti romperai un braccio se seguiti a tirare! -

- E allora liberami! -

I nostri sguardi si incontrano in una muta battaglia di volontà. Nessuno dei due è intenzionato a perdere.

Sospira, alzandosi e avvicinandosi.

Il mio io interiore fa una capriola, soddisfatta.

Si piega su di me, trattengo un sorriso vittorioso.

Mafia King (completa) Mafia serie 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora