Alle ultime parole scaturite dal minore ,
Jimin si senti illuminato dal sole ,come quel tepore che provi quando i primi raggi di estate ti investono e riscaldano la pelle e il cuore.
Jimin in quel momento si sentiva importante per qualcuno, non che il minore gli avesse dato una dimostrazione aperta di tutto il suo affetto per l'amico ma aveva detto che si fidava di lui.
Non sono molte le persone che si incontrano nella proprio vita di cui ci si può fidare davvero e Jimin per jungkook era una di quelle persone.
In quel momento sapeva che si poteva fidare anche lui del giovane e le parole uscirono di bocca da sole.«jimin vado ci vediamo, stammi bene sai che puoi stare qui quanto vuoi»
Il minore uscì dalla porta e Jimin per paura che quelle parole non sarebbe mai più riuscito dalla sua bocca, disse tutto.
«jungkook mi devo sposare »
Jungkook che stava per chiudere la porta si fermò di colpo
Jimin non lo guardò neanche negli occhi per paura della sua stessa reazione.«ti avevo detto che ero andato alla festa di Hoseok ma i miei genitori mi hanno portato con loro solo perché sapevano che ci sarebbe stata lei»
«e a te sta bene?»
Jimin non rispose , non ci riuscì tanto era il fastidio che teneva stretto in gola.
«rispondimi , a te sta bene?»
Gli occhi cominciarono a riempirsi di dolore ,frustrazione e vergogna e soprattutto di lacrime.
Al biondino non dava fastidio la persona in se' perché di lei col tempo avrebbe potuto anche innamorarsi se come dicono il tempo cura le ferite.
Sapeva fin da piccolo che sarebbe arrivato questo momento ma la mente fantasiosa di un bambino porta nebbia fitta nella mente e per tutta la sua infanzia ha continuato a posticipare questa sensazione.
La cosa più fastidiosa fu essere inerme di tutta la sua vita.
Alla festa non credeva mai che si sarebbe sentito così debole così manovrabile.
Tutte le persone felici di quel avvenimento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita è l'avrebbe condannata a una prigione.
È come se tutti lì dentro avessero in mano la sua vita ,tutti tranne lui.
I capelli li coprivano le lacrime che rigavamo le guance.
Cominciò a correre e non si fermò per molto tempo si senti per la prima volta in movimento nella sua vita.
Corse fino al mare ,finché non poté che fermarsi davanti a tanta immensità e si domandò se anche la sua vita un giorno avrebbe racchiuso tanto bellezza.
Jungkook fu sfiorato dall'amico.
Le lacrime che prima emergevano dal volto di Jimin toccarono dolcemente la guancia del minore spinte dall'aria spezzata dalla corsa di Jimin.
Il giovane fu lasciato lì ,come ogni volta nella sua vita e lo faceva sentire come se fosse inutile anche al suo stesso migliore amico.Il giovane agganciò la sella alla schiena del cavallo con una fascia di cuoio resistente e sistemò nelle apposite sacche il cavalletto e tutto l'occorrente.
E un attimo dopo era già in partenza ,diretto dalla parte opposta della sua amata città.Tempo dopo quando già il sole cominciava ad abbassarsi e ha spegnere la propria luce il giovane arrivò.
Si trovò di fronte a una ricca reggia ,una delle tante appartenenti ai Kim.
Ma prima di vederla in tutta la sua ricchezza con chiarezza si estendeva tra lui e la casa un sentiero interminabile delimitato ai lati da platani rigogliosi.
E come per ostacolarlo un cancello alto fino al cielo che terminava con spuntoni come punte di frecce.
Il giovane scese da cavallo e si presentò alla guardia dall'altra parte del cancello.«mi scusi ,sono venuto per ordine del marchese Kim namjoon sotto suo invito per realizzare un ritratto »
«ha il permesso scritto?»
«certo glielo porgo subito »
Il ragazzo srotolò dalla tasca della sacca attaccata al fianco del cavallo e facendolo passare in mezzo alle sbarre riuscì a raggiungere il soldato.
Subito dopo questo si affrettò ad aprire entrambe le ante del cancello.
Jungkook si affrettò a tornare sul cavallo così da passare.
STAI LEGGENDO
Dietro la tela [taekook]
FanfictionConsiderava riprovevole ricopiare un immagine sputata,identica alla realtà ,tanto tutti hanno gli occhi per vederla. Trovare il soggetto che l'avrebbe emozionato fu un momento difficile e triste nel corso della sua esistenza ma non pensava sarebbe c...