Capitolo Due

666 52 2
                                    

Sì, se non scrivo le cose me le dimentico. I ricordi sono troppo importanti.

Era la frase che continuava a girarmi nella mente e non aveva intenzione di lasciarmi in santa pace.
Dovevo averla sentita mentre ero sul divano, ieri sera, con April e Nina che si guardavano qualche film strappa lacrime, mentre io, mi ero appisolata mentre leggevo "Il diario del Vampiro".

Dopo aver sbollito la mia rabbia verso le due ragazze.

Non avevo intenzione di passare due mesi in hotel, e ancora di più nel lussuosissimo hotel dei miei genitori ma loro volevano una vacanza indimenticabile e vivere in un semplice appartamento l'avrebbe sicuramente rovinata, almeno questa era l'opinione di Nina.

Alla fine dopo avermi preso una bella sgridata da mio padre per il pessimo ed egoistico- come lo aveva definito lui- comportamento verso le mie amiche, mi ero arresa accentando di vivere in hotel.

Ed ora eccomi qui, su questo bagno che già odiavo, a spazzolarmi i denti, con Nina che continuava senza sosta a saltellare in giro.

Io avevo bisogno di un posto tutto per me, mi sentivo in gabbia essere circondata da tutte queste persone che ti chiedono ogni minimo secondo:

"Ha bisogno di qualcosa Miss. Shepherd?"

Per Nina e April era come vivere in un sogno, beate loro.

Se lo sentirò almeno un'altra volta, Elena, tirerai una scarpa in faccia a chiunque lo dirà, mi ripromisi

"Non indovinerai mai chi, ora, sta alloggiando nella camera di fronte alla tua"

Disse Nina, distraendomi dalla realizzazione del mio piano. Mi guardai allo specchio e cercai di raccogliere i capelli lisci e castani scuri in una coda.

"Mmm...Zac Efron?" Dissi facendo l'occhiolino ad Nina.

Per tutta risposta, Nina, mi lancio il rotolo di carta igienica dritto in testa.

"No" disse poi "Riprova"

"La lista è lunga, Nina"

Uscii dal bagno, mentre la ragazza dietro di me, cominciò ad eseguire qualche passo di danza che aveva imparato su You Tube.

Era una ballerina straordinaria, riusciva a eseguire ogni movimento con grazia e sessualità allo stesso momento, non era mai volgare a parte quando lo voleva. Nessuno riusciva a resisterle. I capelli di color covino mossi e la pelle abbronzata e gli occhi neri, la rendevano perfetta.

Anche a me piaceva il ballo, soprattutto quando Nina ballava, era divertente almeno per me e April. Preparavamo il popcorn mentre ci godevamo lo spettacolo cercando di riprodurre le stesse mosse.

"Ti do un indizio sono cinque e mooolto belli"

Certo perché cinque e mooolto belli, ti aiutava molto eh.

"Wow, che indizio" dissi cercando il mio cellulare, dove lo avevo messo?

"Pensaci bene, sai di chi sto parlando...sono dei ragazzi"

Continuo mentre continuava a seguirmi ovunque.

Mi distesi sul tappetto e guardai sotto il divano del soggiorno, magari per qualche motivo a me sconosciuto, era sotto al divano rosso accesso.

Rosso, era il colore preferito. Forse perché rappresentava la passione, il desiderio e l'amore.

Non avevo provato per nessuno questi sentimenti che avevo elencato, almeno non molto intensamente.

Ma mai dire mai, mi ripetevo.

Non sai mai quando arriverà quella persona che ti sconvolgerà la vita e ogni cosa che pensavi di conoscere riguardo all'amore sarà annientata, perché forse, conosciamo realmente l'amore quando troviamo quella persona che ci dimostra cosa vuol dire restare sempre e comunque. Quando cominciamo ad apprezzare le cose anche più improvabili e facciamo le cose più improvabili e stupide solo per quel ragazzo conosciuto per sbaglio in una caffetteria, o alla fermata dei autobus o a scuola. Perché ricorda lui è là, da qualche parte, a cercarti, e quando sarà il momento giusto lui, far incrociare le vostre strade per insegnarti ad amare, per renderti la persona migliore che vuoi essere.

InevitabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora