Allora lou?

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Non vedevo via di uscita.Zayn sorrideva maligno ed ero in trappola.Come avrei fatto ad arrivare al ricevitore?Dovevo trovare una cazzata qualunque per andare a prendere il mio zaino,ma dovevo stare attento,Malik non era stupido,anzi.

«Allora Lou?»

Il sangue mi ribollì nelle vene sentendo quel nomignolo pronunciato da lui.Così mi potevano chiamare solo Harry e i miei amici.Non lui.No.Cercai di sforzare il mio cervello per una soluzione possibile,e il moro,accorgendosi del mio sguardo spaesato e preoccupato addolcì i lineamenti del viso.

«Hey,se melo dici ti lascerò andare,forse.»

Sogghignò nuovamente e stavo proprio per dire qualcosa quando all'improvviso crollò a peso morto per terra,rivelandomi alle sue spalle la figura alta e slanciata di Harry.Lo aveva colpito alla testa.Lui,lui che era ubriaco,stanco,barcollante e dolorante,era venuto a soccorrermi.

«Lou tutto bene?Cosa ti stava facendo questo stronzo?Ho sentito delle urla...mi sono preoccupato moltissimo.»

Disse le parole balbettando,e si precipitò da me con la mano dolorante e rossa abbracciandomi.Sorrisi nel suo collo,capendo che avrei sempre potuto contare su di lui.Mi staccai per dargli un bacio,infilandogli la lingua in gola in modo a dir poco carino,ma che apprezzò lo stesso.Lo superai fissando il corpo steso a terra e gli diedi una occhiataccia veloce.Stringeva ancora la pietra nella mano destra.

«Harry ascoltami bene,adesso io devo andare a recuperare il mio zaino,tu devi rimanere qui a curare Zayn,e la vedi quella pietra che stringe nella mano?»

Lui annuì confuso,scuotendo i ricci lunghi.

«Ecco,chiudila nella mia cassaforte per favore.E se si risveglia Dagli ancora una botta,devi resistere fino al mio ritorno.Conto su di te riccio.»

Annuì nuovamente,cercando di collegare le mie parole veloci nella sua testa confusa e frastornata.Mi buttai letteralmente fuori dal bagno e potei giurare che l'aria si fosse fatto più fresca e respirabile,lontano dall'oggetto malefico. Scesi velocemente le scale,rischiando di ammazzarmi all'ultimo gradino.Scappai fuori dalla porta lasciandola aperta e come un missile mi diressi verso il piccolo laghetto.Mentre le mie gambe si muovevano veloci due lacrime fuggitive mi solcarono le guance incavate,peggiorando la mia situazione mentale.Non vedevo l'ora che tutto fosse finito.Ma intendo tutto.Appena arrivai nel luogo predestinato cercai con le mie pozze celesti la borsa,avvistandola in mezzo all'erba dietro ad un albero.Sospirai sollevato,trovando ogni cosa al suo posto,persino il pezzo di tumastria,che mi affrettai ad infilare nella tasca dei pantaloni.Mela caricai sulle spalle e rifeci all'indietro la strada.

Mi preoccupai parecchio appena tornai nel giardino di casa,sentendo una voce incrinata dalle urla.Harry.Entrai più veloce della luce dal portone d'ingresso e afferrai il ricevitore,scaraventando da qualche parte lo zaino.Trovai i due ragazzi in cucina intenti a scagliarsi addosso degli oggetti che capitavano fra le loro mani.Bicchieri,piatti...e chi più ne ha più ne metta.

«Dimmi subito dove è andato,tanto lo so che lo sai!»

Il più alto sorrise dolcemente e :«Anche se fosse?Perché dovrei fartelo sapere?»

E un altro piatto si schiantò sul muro,evitando la testa del riccio di qualche centimetro.A quella scena premetti un tasto sull'aggeggio che stavo tenendo in mano,ed entrambi caddero a terra addormentati.Per Harry,selezionai di cancellargli la memoria solo di questa terribile serata,mentre a Zayn di questo giorno e il momento in cui aveva trovato quel maledetto libro.Reset della memoria completato,ottimo.Senza pensarci più di tanto afferrai il moro per un braccio e melo trascinai sulle spalle,portandolo fuori da casa mia.Lo scaricai al primo vicolo buio vicino alla scuola,così avrebbe pensato di essersi addormentato dopo una violenta sbronza.Tornando a casa sollevai delicatamente Harry rimettendolo sul divano.Purtroppo non potevo rimanere con lui,dovevo continuare il mio compito.Quindi ebbi appena il tempo di lasciargli un bacio in fronte e mettere in carica il mio iPhone ormai scarico,riprendere il ricevitore e mettermi al lavoro.

Kill me angel-Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora