capitolo 7

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Mi sedetti tranquillo rilassandomi. Era proprio bella la tranquillità dopo la tempesta.

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Dopo poco mi raggiunse la ragazza con in mano il telefono. Già che c'ero provai ad abusare un altro po' di quella gentilezza alzandomi dal divano e avvicinandomi nell'intento di chiedere una telefonata.

Dopotutto, ero sparito da almeno due giorni, Mikasa sarà stata sicuramente in pensiero per me.

-Scusami,- cominciai sorridendo gentilmente -Potrei fare una telefonata a mia sorella per dirgli che sto bene?-

Sul viso della ragazza si formò un sorriso un po' sforzato e impanicato.

-Certo- disse passandomi il telefono per poi mettersi le mani dietro la schiena guardandomi con la stessa espressione.

Provai a comporre il numero ma non partiva la chiamata, il segnale non prendeva più? Ma come

-Sai, a volte fanno saltare il segnale in questa zona- mi comunicò tranquilla per poi allungare la mano verso di me riprendendosi il telefono.

-vuoi qualcosa? Un tè? Dell'acqua? Una coca?- chiese appostandosi alla cucina pronta a preparare qualcosa.

"Non sono sospettoso, nemmeno un po', non lo sono mai , però qui c'è qualcosa di sospetto, persino di più di quando la prof a scuola diceva che la mia classe era la peggiore dell'istituto" pensai mentre annuivo alla ragazza chiedendo un tè.

"Vediamo che succede"

Dopo poco mi servì il tè. Era nero come il petrolio, guardai torvo il tè che in mia difesa dal suo colore era quasi reciproco

La ragazza ridacchiò

-Scusami scusami é che compro solo tè nero-

-Perchè?-

-Non saprei dovresti chiedere al mio convivente-

-Convivente?-

-È per questo che devi spostare gli scatoloni bello mio-

-E chi é il tuo convivente- chiesi bevendo un sorso di tè

-Un signor... live-

Sospetto. Anzi quasi troppo falso. Ok che prendevo 4 in italiano ma era troppo ovvio. Le lettere del nome, se ordinate nel giusto ordine, formavano la parola veli.

Chi indossa i veli? Ovvio gli arabi del deserto, gli arabi cosa vendono? Petrolio, cosa sembra il tè? Petrolio. Era ovvio che voleva portare i suoi amori illegali nella vita comune, chi ama sembrare normale le cose illegali? I mafiosi, ergo, siamo a casa di un mafioso, anche perché era una casa grande, e visto che era vicino al covo del mio rapitore probabilmente era per tenerli d'occhio.

Conclusioni? Era in casa di un mafioso rivale dell'altro.

Dissi tra me e me mentre guardavo dritta negli occhi la ragazza che stava ingrandendo gli occhi e allungando le braccia. Mi guardai intorno, la stanza stava girando.

Guardai il tè, mi stava prendendo in giro.

-Tu...sei araba- dissi iniziando a sentire la testa pesante.

La ragazza rise.

-Come?-

-Io so cosa sei...sei il petrolio...uccidiamo levi insieme-

L'espressione della ragazza cambiò diventando irritata.

-Che cosa intendi-

-Io so *hick* della roba nera shhhhhhh so che la vendete siete...- mi fermai un'attimo per il singhiozzo - siete mafiaosi-

Ero stanco, posai la testa sul tavolo addormentandomi.

Sasha si sedette a tavola pensierosa.

-Forse é giusta l'ipotesi di Levi- disse per poi volgere uno sguardo al ragazzo che dormiva tranquillo -appena un po' di morfina nel tè e boom ha confessato-

Sospirò. "Avrei tanto voluto che Levi questa volta non avesse avuto ragione, sembrava un ragazzo così buono, pensavo fosse innocente"

Sentì la porta aprirsi. Era tornato il capo.

Mi alzai andando a salutarlo.

-Ha confessato?-

-Ha confessato-

-Che cosa ha detto-

-Che vuole ucciderti e che sa del liquido-

Su levi si formò un'espressione irritata. Come diavolo faceva a saperlo!? Credeva di aver eliminato tutti i poliziotti che avessero scoperto qualcosa.

Levi guardò il ragazzo. "E se lo uccidessi? Non sarebbe una grande perdita, potrei addirittura insabbiare la sua nascita o esistenza"

Sasha lo guardò e rise pattandogli la spalla.

-so cosa stai pensando, e ti domando, perché fai sempre quell'alternativa- disse per poi tirargli delle gomitate sul braccio facendogli l'occhiolino -girano voci~ secondo me é lui che si dichiara per primo ma non escludo te come alternativa-

Il ragazzo si girò guardando male Sasha che subito si rizzò sul posto tornando in silenzio.

-Decido io cosa farne e- iniziò avvicinandosi al ragazzo tirandogli i capelli all'indietro facendolo mugulare -lo ucciderò-

Il castano mugulò aprendo gli occhi incontrando subito quelli del corvino.

Gli tirò uno schiaffo di getto staccandolo.

-HENTAI-

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WEEEE gente bella salve piaciuto il capitolo? Ok é un po' corto ma ehiii vacanze

Ringrazio come sempre sofia_fangirl_06 per la correzione eeeee...niente alla prossima

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