CAPITOLO 3

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mi girai e vidi Thomas, non stava affatto bene, era pallido, sudato, aveva una faccia terrorizzata, ero andata in panico non sapevo cosa fare, sembrava avesse visto un fantasma. 

~ Thomas c-cosa è successo !!!!~ dissi subito io molto preoccupata con la voce tremolante

~ H-ho f-fatto un-un brutto s-sogno~ disse Thomas impaurito e singhiozzando 

~ Quei sogni che mi stavi raccontando stamattina? ~ dissi io preoccupata e curiosa 

~ s-si p-proprio quel-li ~ disse sempre Thomas singhiozzando.                                                            

Aiutai subito Thomas ad alzarsi visto che si era messo seduto con la schiena appoggiata al muro, presi un suo braccio e lo misi intorno al mio collo per prenderlo meglio ed aiutarlo a camminare visto che non si reggeva in piedi. Lo portai davanti alla sua amaca e lo feci sdraiare su essa, mi recai in cucina e gli portai un bicchiere d'acqua per farlo riprendere un po'. Gli dieti la buona notte dandogli un bacio sulla fronte, ma quando stavo per andarmene mi afferro per il polso           ~ Martina p-per favore r-resta~ mi disse Thomas a bassa voce, con un tono basso e dolce facendomi spazio nella sua amaca. mi sdraia vicino a lui, solo che sentivo una strana sensazione al piede, vidi meglio, mi ero tagliata con un pezzo di vetro nel momento un cui il bicchiere è caduto e si è frantumato, non volevo infastidire Thomas ma mi pizzicava troppo, allora decisi di alzarmi lentamente senza svegliarlo ma non ci riuscì 

~ Hey Martina dove vai!!~ disse Thomas preoccupato e triste perché me ne stavo andando, non volevo dirgli il vero motivo, ma... io non riesco a mentirgli 

~ Hey, scusa se ti ho svegliato solo che ho visto che prima mi sono tagliata con un pezzo di vetro del bicchiere ~ dissi io senza farlo preoccupare troppo

ma non ha funzionato lui si è alzato di scatto e mi ha portato in una capanna, dove cerano dei lettini, vari disinfettanti, cerotti ecc... penso sia la capanna dove curano le persone, adesso che ci faccio caso è la stessa capanna in cui mi ero svegliata quando ero svenuta. Thomas mi fece senno di sedermi su uno dei lettini che si trovavano dietro di noi, mi sedetti e Thomas con un pezzo di stoffa iniziò a disinfettare la ferita 

~ ai, fai piano ~ dissi io 

~ Si scusa, lo so pizzica un po' ~ 

~ comunque meno male che non era niente di grave~ disse Thomas subito dopo 

guardai più attentamente la ferita ed in effetti non aveva cosi torto, al buio sembrava meno grave.

Finalmente finì quella tortura hahah, però è stato molto dolce, mentre mi disinfettava il piede e me lo fasciava mi guardava dritto nei miei occhi e rideva, aveva un sorriso veramente smagliante e i suoi occhi mi incantavano. Ci recammo nuovamente nella sua amaca, ma non so il perché di mia spontanea volontà mi misi vicino a lui anche se questa volta non mi aveva chiesto niente. 

Thomas si addormentò prima di me era veramente distrutto, e io rimasi a guardarlo mentre dormiva era veramente un bel ragazzo, dolce e gentile. pian piano i miei occhi si chiusero e mi addormentai, cosi con il suo volto davanti al mio.

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MIO SPAZIO 

CIAO RAGAZZI SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA SCUSATE SE NON HO PUBLICATO PER DUE SETTIMANE SOLO CHE AVEVO POCO TEMPO E TROPPE COSE DA FARE. MI SCUSO ANCORA SE TROVATE DEGLI ERRORI MA IO SCRIVO MOLTO VELOCEMENTE E CERTE VOLTE MI SFUGGE QUALCHE ERRORE. LO SO CHE IL CAPITOLO è UN PO' CORTO MA TANTO HO GIA INIZIATO A SCRIVERE IL QUARTO CAPITOLO. SCRIVETE NEI COMMENTI SE LA STORIA VI STA PIACENDO E NIENTE UN BACIO A TUTTI E BUON FINE SETTIMANA <3 



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