Capitolo 2

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Appena entro in camera mia, il mio cellulare vibra. È un messaggio da Harry.

*I miei non ci sono. Vieni da me?*

Sono ancora infastidita dal suo comportamento di prima, non può invitarmi a casa sua subito dopo che gli ho urlato dietro. Mi sembra come se mi stesso prendendo in giro.

*No*

Appoggio il cellulare sul letto e accendo la televisione che ho in camera mia, ma, appena lo faccio, il telefono comincia a vibrare. Guardo lo schermo: Harry mi sta chiamando. Inizialmente lascio perdere la chiamata, ma, poi, decido di rispondere. Forse ormai mi viene spontaneo.

"Che c'è?"

"Vieni da me?"

"Ti ho già detto di no, sono ancora arrabbiata con te"

"Stavo solo cercando di aiutarti"

"Non so cosa ti è preso, ma oggi non eri più l'Harry che conoscevo io. Insomma, ti sei arrabbiato solo perchè ti ho chiesto cosa stavi scrivendo su quel foglio"

"Non te l'ho detto perchè non sono affari tuoi"

"Ciao, Harry" riattacco prima di potermi pentire delle cose che ho detto.

Ritorno a guardare la tv, ma, poco dopo, mi addormento.

Quando mi sveglio, sono le 20:00, e mia mamma dovrebbe essere già andata via.

Scendo in cucina per mangiare qualcosa, apro il frigorifero per vedere cosa c'è: praticamente niente.

Quando mi giro, trovo sul tavolo un bigliettino:

"Sono andata al lavoro.

Per cena fatti un panino, scusami ma non sono andata a fare la spesa oggi. Bacioni, la tua mamma"

Quindi, mi faccio un panino e mi distendo sul divano.

Guardo il cellulare e trovo un messaggio di Harry, tanto per cambiare.

*Sei ancora arrabbiata?*

*Helen?*

*Ci sei?*

Decido di rispondergli.

*Si*

...

La mattina dopo, mi sveglio sul divano, devo essermi addormentata ieri sera. Sono in anticipo, ma decido di prepararmi lo stesso, cosí da fare le cose con calma.

Salgo le scale, apro leggermente la porta della camera di mia mamma e vedo che sta dormendo. Non la sveglio, deve essere tornata tardi ieri notte.

Dopo essermi preparata, faccio colazione ed esco di casa, avviandomi verso la scuola.

Durante il tragitto incontro Alessio.

"Ale!" lo chiamo da dietro.

Si gira e mi fa un sorriso.

"Sei in anticipo oggi" nota.

"Già. Allora, come va con la tua... con Sophia?"

"Male. Mi piace troppo, ma non so come farglielo capire" tiene lo sguardo basso.

"Andiamo, tu sei tu, sei sempre stato coraggioso con le ragazze, perchè questa volta non dovresti esserlo?"

"È diverso, lei mi piace davvero"

"Capisco"

Almeno lui non ha un amico che si mette tra lui e Sophia, a contrario di me.

Dopo aver camminato per 5 minuti, arriviamo davanti a scuola.

All you need is love || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora