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Capitolo revisionato ✓

Alice

Hi! My name is Alice.
Ah vero sono italiana.
Ciao mi chiamo Alice, ho 17 anni e vivo a Los Angeles, si in America ma sono italiana, mi sono trasferita da piccolina e ho vissuto qui per la maggior parte della mia vita ma vado ogni anno in Italia per le vacanze, il mare, il cibo e le persone, o almeno alcune, sono stupende.
Modestamente quando mi dicono: 'quindi sei italiana?'
Io rispondo sempre più fiera che mai di sì.
Non so, mi piace essere italiana.

Oggi sono qua, nello studio di Amici a Roma, e sto per realizzare il sogno di una vita, ballare davanti ad un pubblico numeroso e essere messa alla pari con persone che mi assomigliano in quel poco, sono molto ansiosa e non mi accorgo di essere stata chiamata.

Corro dentro e quasi inciampo, che figura, menomale che nessuno se ne accorto!

«ciao a tutti» dico accennando un sorriso.
«ciao, allora lei è Alice. Diciassette anni tra poco diciotto. Quando?» dice Maria sfoggiando il suo sorriso che adorano tutti.
«aprile, ventinove aprile» dico torturandomi le mani.
«bene, nata in Italia a Torino, dopo essere nata, con la sua famiglia si sono trasferiti a Palermo ma dopo due anni si sono trasferiti a Los Angeles, in America. Alla domanda: 'ti senti più americana o italiana?' risponde: 'sono italiana 100%, non potrei essere americana con niente, vivo lì perché non ho voglia di spostarmi, ma potrei benissimo' e oggi balla una coreografia su 'i tuoi particolari' di Ultimo» conclude Maria invitandomi con un cenno a posare il microfono nell'apposito contenitore.

Inizio a ballare e non sento niente oltre alla leggerezza e libertà.
Mi sento molto osservata, ma più di tutti ho lo sguardo fisso di un ragazzo in particolare, credo si chiami Luca ma non sono sicura, so che il suo nome d'arte è Aka7even, è un ragazzo molto bravo e stiloso ma soprattutto, è un gran figo, prima se non sbaglio mi ha lanciato un sguardo molto... Malizioso?

Non mi accorgo neanche che la musica è finita e prendo il microfono dalla cassettina.
«come è andata Alice?» chiede Maria.
«non so spero bene»
«ok chiediamo alle prof» dice girandosi verso le maestre.
«va bene»

«allora, Celentano?» chiede Maria aggiunstandosi gli occhiali.
«non so voi ma non mi piace per niente, non arriva l'emozione e il tuo corpo non mi piace proprio, pesi troppo in punti dove dovresti pesare poco, non è per offenderti ma la danza richiede un certo tipo di fisico»

«credo che questa sia un'offesa» mi difendo mettendo le mani dietro il corpo.

«ovviamente non giudico quello che hai fatto e quello che fai ma non mi piace e credo che la danza sia una sola, perciò questa non è danza» risponde la Celentano aumentando la mia voglia di romperle il setto nasale.

«Lorella?» chiede Maria interrompendo la Celentano e le sue idiozie.

«per una volta, in parte ovviamente, do ragione a Alessandra, perché sei stata anche brava, ma sei troppo formosa, e non hai abbastanza forza fisica, se ti chiedessi di tenere mentre balli dei pesi sulle caviglie credo che cadresti»

«se posso, prima della danza, io cerco di emozionare le persone, non so se oggi ci sia riuscita, ma non mi sembra che bisogna essere giudicati dal corpo di una persona e tantomeno dalla forza fisica» dico esprimendomi il meglio possibile, perché potrà sembrare strano, ma non parlo molto, non ho mai parlato molto, da piccola ero sempre sola, perciò non ho imparato a relazionarmi.

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