Lo specchio delle...

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Sirius POV
Guardai attentamente James, sembrava molto serio.
Lasciò la presa e corse verso il suo baule e ne estrasse il mantello dell'invisibilità.
Una fantastica idea percorse la mia mente.
Sirius: Prongs mi porti da Rem?
James: Vorrei ma non posso.
James si girò di scatto verso di me.
James: Sir prima di portarti in questo posto dovresti fare una cosa. Se no non posso portarti da nessuna parte.
Gli chiesi cosa dovevo fare.
James: Ecco... dovresti... lasciarti con Marlene!
Rimasi di stucco.
Io non la amavo, ma per queste cose non ero affatto bravo.
Presi furtivamente un pezzo di pergamene e scrissi velocemente le seguenti parole:
Perdonami tanto Marlene, ma tra noi non può funzionare. Mi sono reso conto di volerti bene, ma non ti amo. Scusami.
Rubai di mano il mantello a James e corsi a passo felpato fino alla guferia.
Presi il primo gufo che trovai e gli dissi di portare il messaggio a Marlene McKinnon.
Tornando "incontrai" la Evans che aveva il suo turno di guardia quella notte anche se lei non mi vedeva.
Corsi per le scale del dormitorio cercando di fare il prima possibile.
Quando entrai trovai James ad aspettarmi sul suo letto mentre giocava, come sempre, con il boccino d'oro.
Si alzò subito e mi chiede cosa avessi appena fatto e gli spiegai.
All'inizio rimase sbalordito poi commento dicendo "Che tempismo amico!"
Sirius: Quindi James dove andiamo?
James: Vero quasi dimenticavo. Lo vedrai quando arriveremo.
Entrambi ci coprimmo con il mantello e mentre io controllavo la mappa del malandrino James mi guidava in questo posto.
Dopo aver percorso e girato per svariati corridoi, James mi disse di seguirlo dentro a una stanza.
James chiuse la porta alle mie spalle e tirò via il mantello sia da se stesso che da me.
Intorno a noi era buio finché il ragazzo occhialuto affianco a me lancio con la bacchetta l'incantesimo "Lumus".
La stanza si illuminò anche se poco.
Aveva l'aspetto di un'aula in disuso.
Le scure sagome di banchi e sedie erano accostate lungo le pareti.
Ma appoggiato al muro, di fronte a noi, c'era un oggetto che appariva fuori luogo in un'aula.
Era uno specchio meraviglioso, alto fino al soffitto, con una cornice d'oro riccamente decorata che si reggeva su due zampe di leone.
In cima, portava incisa un'iscrizione: 'Erouc li amotlov li ottelfirnon'.
Rimasi fermo a guardarlo.
Non capivo il perché James mi avesse portato lì.
La voce di James mi "sveglio".
James: Sai che cos'è questo?
Scossi la testa in segno di 'no'.
James: Questo è lo Specchio delle Brame. Ci mostra né più né meno quello che desideriamo più profondamente e più irresistibilmente in cuor nostro, anche senza rendercene conto. Solo la persona più felice al mondo riuscirebbe a usarlo come uno specchio normale.
Se leggi l'iscrizione sopra, all'incontrario dice...
Sirius: ... 'non rifletto il volto ma il cuore'. Ma perché mi hai portato qui?
James: Perché voglio farti capire una cosa che se te la dicessi a voce mi prenderesti per un imbeccile. Ora specchiati e guarda cosa lo specchio rifletterà, prima che qualcuno ci scopri.
Sirius: E come fai a essere sicuro che lo specchio rifletterà quello che vuoi dirmi tu. Dovrebbe essere il mio più grande desiderio, saprò cosa voglio.
James: Anch'io credevo di sapere cosa desideravo, ma ho scoperto che non lo sapevo. Comunque Sirius io ti conosco benissimo e ti capisco al volo. Sono sicuro che lo specchio rifletterà quello che voglio farti capire io.
Bisbigliai un tenue 'okay' e mi specchiai.
Non potevo crederci!
James aveva ragione, non conoscevo il mio più grande desiderio e se lui me l'avesse detto l'avrei preso per un rammollito.
Rimasi a bocca aperta!
Ora tutto tornava!
Si spiegava il perché l'assenza di Remus mi ferisse tanto.
Si spiegava il perché non sopportavo che mi ignorasse.
Si spiegava il perché che mi mancava così terribilmente tanto.
Nello specchio vedevo me e Remus, ma non da amici, da fidanzati.
Eravamo mano nella mano.
Lui era dietro di me con il mento appoggiato all'incavo del mio collo e mi lasciava lievi baci sulla spalla, di tanto in tanto.
Delle calde lacrime rigarono il mio viso.
James allora parlò:
James: Allora avevo ragione io?
Sirius: James io non ci posso credere. Io non l'avevo capito. Ora tutto torna. James, Remus prova qualcosa nei miei confronti? Perché è scappato quel giorno?
James: Sai Sir sapevo che eri stupido, ma non così tanto! Ancora non l'hai capita? Remus è scappato perché era tanto, ma tanto, ferito dal fatto che tu ti fossi fidanzato con Marlene. Certo che prova qualcosa per te, se no perché sarebbe dovuto essere geloso e reagire così? Altro che qualcosa Sir, Remus è follemente innamorato di te!

𝙈𝙮 Moony... - Wolfstar Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora