6.50
Ormai sveglia decido di mettermi a leggere, devo finire il libro della Armentrout " Lieve come un respiro"... non sono una persona troppo romantica ma un giorno spero di trovare un ragazzo che tenga a me come Roth, il principe dell'Inferno tiene a Layla.
Uno dei miei problemi è che quando leggo perdo completamente la concezione del tempo, come adesso. Non posso crederci, per una volta che mi sveglio con un'ora di anticipo finisco per far tardi uguale!
Mancano pochi minuti alle 8 e io sono ancora davanti all'armadio per scegliere cosa mettere.
Andiamo Emma prendi la prima cosa che ti capita e basta o finirai per ottenere l'ennesimo ritardo. E poi sento che oggi succederà qualcosa...
Che succede Elena?! Devo preoccuparmi?
No tranquilla. O almeno credo
Smetto di ascoltare Elena e decido di mettere una maglietta lunga a maniche corte grigia e i miei soliti jeans neri con gli strappi sulle ginocchia, indosso le converse nere e esco di camera prendendo lo zaino che ovviamente non ho fatto.
Prima di uscire di casa mi controllo allo specchio che si trova nel corridoio: i capelli sembrano essere apposto, o almeno non sono messi peggio del solito, la mia faccia struccata dimostra tutta la mia voglia di vivere alle 8.10 di lunedì mattina... aspetta un secondo. 8.10?! cavolo sono in mega ritardo
..
Dopo essermi beccata l'ennesima sgridata dalla signora che sta in portineria, corro in classe dove di sicuro mi aspetta una professoressa di economia molto arrabbiata.
Sto per girare l'angolo che mi separa dell'aula quando sento un profumo di menta e vaniglia che sembra provenire proprio dalla mia destinazione finale. Ormai non capisco più nulla, mi interessa solo scoprire a chi appartiene questo odore che per me è il paradiso.
Entro nella stanza senza neanche essermi accorta che la porta era già aperta, cosa molto strana data l'ora, e che proprio accanto alla cattedra ad attirare lo sguardo di tutti ci sono cinque ragazzi. E che ragazzi !
Sento Elena ansimante come se avesse corso per kilometri, e poi dice l'ultima cosa che avrei mai pensato di sentirgli dire:
MIO
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Il Mate della Sopravvissuta
VârcolaciA parte i soliti incubi ricorrenti e le cose che gli hanno raccontato i suoi genitori adottivi, Emma non riesce a ricordare niente della sua famiglia e del suo passato. Non è altro che una lupa che ha perso il suo branco, e si sa che un lupo senza i...