capitolo quinto

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Haru pov's

Quando mi svegliai era notte fonda, qualcuno entro nella capanna. La figura era incappucciata e vestita di nero, mi mise un fazzoletto sulla faccia in modo da coprirmi naso e bocca. Annusai la sostanza di cui era pregno per capire di cosa si trattava. Mi sentii subito stanco e vidi tutto nero. quando mi svegliai avevo delle catene legate hai polsi e un collare in metallo. stavo chiuso in una gabbia con altri omega. notai che c'erano altre celle con altri omega. l'odore che l'aria emanava era di terrore, tutti erano spaventati, alcuni piangevano, altri li seguivano a ruota. alla fine ci ritrovammo tutti a piangere, facevamo molto casino. ad un certo punto cominciammo ad oscillare e le gabbie si muovevano, in quel momento capimmo che eravamo in balia di una tempesta su un enorme nave. un uomo beta venne da noi e visto che stavamo piangendo disperati colpì le nostre gabbie, e subito smettemmo di fare casino rimanendo in silenzio.

Eravamo spaventati e tremavamo ma l'uomo sembrava non accorgersene. Erano passate ore e avevamo pianto in silenzio per tutto il tempo. Per la stanchezza si erano addormentati e stavo per farlo anche io. Ero seduto in un angolino e mi tenevo le ginocchia. Ad un certo punto vidi l'uomo di prima che si avvicinò alla mia cella e la aprì svegliando gli omega addormentati, prese delle corde e ci legò assieme. Poi fece lo stesso con gli altri per poi legarli a noi. Ero parecchio stanco ma mi feci forza. Ci fecero scendere dalla nave e ci fecero entrare in un edificio. C'erano guardie ovunque, mi spaventavano erano tutti beta ed erano armati di lance, spade, archi e altre armi che non conoscevo. Mi feci piccolo piccolo come gli altri e camminammo ordinatamente in una fila per uno.

"Hoko per favore salvami" pensavo, speravo e pregavo che succedesse. ci portarono in una stanza dove vi erano altri omega che stavano preparando dei letti. appena fummo tutti dentro le guardie chiusero il portone, quando si senti il BUM cominciai a piangere facendo fare la stessa cosa agli altri appena arrivati. Quelli più "anziani" ci guardarono e ci vennero a consolare per poi spiegarci come funzionava e ci fecero dormire sui letti in più.

il giorno dopo ci fecero portare la colazione agli alpha imprigionati. stavano in gabbie separate e ci guardavano i nostri corpi mezzi nudi. ci avevano fatto mettere una maglia molto corta e dei pantaloncini che arrivavano all'inizio delle cosce.

Facevano paura, feci un lungo respiro per cercare di mantenere la calma. L'aria era pregna di un odore di fastidio, rabbia, nervosismo, cercavo solo di rimanere calmo, perché quell'odore nauseabondo che mi metteva paura, più la costante sensazione di essere fissato nelle parti scoperte dai vestiti, mi facevano tremare dalla pura, e già sentivo che stavo cominciando ad impazzire.

Skip time un mese dopo

Ormai era un mese che ci tenevano lì, mi avevano portato nelle gabbie scure con l'intento di farmi accoppiare con uno di quegli alpha. Quello a cui ero capitato, nel periodo del mio calore, per non saltarmi a dosso si spaccava la testa al muro per poi svenire, mi allontanava e cercava in tutti i modi di resistere.

Io rimanevo in un angolo, spaventato e piangevo in silenzio. Quando mi fecero uscire mi picchiarono, ma fortunatamente non morii anche se ci ero vicino. Delle streghe beta mi curarono, e mi consolarono. Mi dissero che anche loro erano state catturate, assieme ad altri beta. Loro che erano streghe le facevano curare noi in questi casi, invece gli uomini beta li facevano lavorare nelle miniere, come medici e gli facevano fare altri lavori molto pesanti.

Un giorno mentre stavo portando la colazione a gli alpha un soldato scese e mi strattonò per la maglia portandomi al piano superiore dove vi erano gli altri omega con le spade alla gola. Sentii un qualcosa di freddo sul collo ed era la lama della spada del beta. Guardai avanti a me e vidi i soldati del villaggio di Hoko. Un alpha venne davanti alla truppa di soldati selvaggi ed era proprio il mio amato.

<Hoko!>

Dissi cominciando a singhiozzare e piangere, mi sentivo molto più sollevato di prima.

H:<Haru! Cosa gli avete fatto!?>

Disse in modo minaccioso che fece tremare me e gli altri omega assieme ai soldati beta.
Continuai a piangere, e sentii che la lama di spinse un pochino di più sul mio collo, abbastanza da farmi scendere qualche goccia di sangue.

Soldato:<fai un altro passo in avanti, e la tua amata puttanella verrà decapitata.>

Mi zitti di colpo e cominciai a tremare sempre di più. Non volevo morire, quindi pregai. Hoko con uno scatto violento e veloce disarmo il soldato che mi teneva stretto a sé e gli puntò la spada al collo.

H:<se non vuoi morire, o far morire gli altri soldati degli di mettere giù le spade!>

Soldato:<mai! Ammazzateli tutti, nessuno deve essere vivo!>

Ordinò a gli altri, ma prima che potessero agire si ritrovarono disarmati e con le spade alla gola. Mi aggrappai a hoko, non riuscivo a tenermi in piedi sia dalla paura ma anche per le ferite che avevo.

H:<ti avevo avvertito. TAGLIATELI LA GOLA!>

La prima parte l'aveva sussurrata al soldato per farlo spaventare per poi dare l'ordine ai i soldati e ammazzare i nemici. Portammo in salvo tutti gli omega, e anche gli alpha. Ritornammo al villaggio portandoli per curarli e farli riposare.

H:<Haru.....>

Angolo autrice

Ce l'ho fatto sono riuscita a finire questo capitolo! Scusate se ciò messo molto, anche se non mi posso fare scusare con questo lo farò presto! Si potete pensare male.

Ciao!

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