Capitolo 2

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Hinata's pov

Ancora adesso, non so come descrivere le emozioni che provai quel giorno

Semplicemente perché, alla fine, non le capisco nemmeno io.

Il momento che aspettavo da tutta la vita era finalmente arrivato

Dopo tutti quei sacrifici

Dopo tutto l'allenamento

Potevo fare ciò che realmente amavo.

Capivo a fondo quanto fossi felice

Finalmente assaporavo la gioia di poter mettere piede in quel campo

Ma quando mi ritrovai ad incrociare quegli occhi blu, smisi completamente di capire ciò che provassi.

Ricordo perfettamente l'adrenalina scorrermi in corpo, non appena iniziai a correre per prendere la palla

Ricordo perfettamente la felicità che sentii, quando saltai per prenderla

Eppure, dall'esatto momento in cui, mentre schiacciavo quel pallone di cuoio, incontrai i suoi occhi, sembra quasi che tutto ciò che avvenne in quel lasso di tempo sia sfocato

Quell'iperbole di emozioni era stata talmente forte da rendere confuso ciò che provassi

E ancora adesso, non ho idea del motivo per cui io mi sia sentito così.

Ormai è passato un po' di tempo da quel giorno

E, di conseguenza, è cambiato anche il mio punto di vista.

Prima non lo sopportavo, sarò sincero

Non riuscivo a tollerarlo nemmeno se mi fossi impegnato

Ma col senno di poi, riconosco che il tutto fosse causato dall'invidia

Però alla fine, chi può biasimarmi?

È esattamente ciò che avrei voluto essere con tutto il mio cuore

Così tanto, che ai tempi, e forse anche adesso, non ho mai ben compreso per quale motivo sembrasse così insicuro.

In quel campo, sembrava quasi un estraneo

Come se ci fosse stato così tante volte da conoscere ogni centimetro di esso ma, al contempo, non riuscisse ad esserci legato

Come se lì avesse lasciato solo delle impronte, dei graffi al parquet chiaro, ma non dei veri e propri ricordi

Sembrava spento.

Non capivo perché fosse così

Non capivo per quale motivo sembrasse intimidito dalla sua squadra nonostante, quelli ad essere spaventati, erano proprio i suoi compagni.

Adesso non posso dire di sapere qualunque cosa di lui, ma lo conosco un po' meglio

Abbastanza da capire, in linea di massima, quale sia l'origine di queste sue preoccupazioni.

Tuttavia ai tempi, restava in ogni caso ciò che invidiavo con tutto me stesso

Rappresentava quelle capacità che non avrei raggiunto mai

Come se quella tecnica e quel talento fossero un podio nel quale non mi era permesso di mettere piede.

È alto, talentuoso e nell'ambito della pallavolo lo conoscono tutti

È risoluto, reattivo, serio e determinato

Ma soprattutto, ciò che invidiavo con tutto me stesso, era il fatto che avesse avuto la possibilità di giocare a pallavolo da tutta la vita.

Tutto ciò che hai fatto per me |kagehina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora