Tutto ciò che hai fatto per me |kagehina

Capitolo 5

Kageyama's pov

Venni svegliato dall'assordante rumore prodotto dalla mia sveglia

Tentai di allungare il braccio verso il comodino nel tentativo di posticiparla, ma mi ritrovai a sopprimere un urlo frustrato, non appena mi ricordai di aver poggiato il mio telefono sulla scrivania

Mi alzai pigramente dal letto, maledicendo il giorno in cui avevo deciso di iscrivermi a una scuola talmente lontana da casa mia.

Preparai velocemente il borsone, indossai la divisa scolastica e mi diressi verso l'uscita

"Ciao mamma, vado a scuola" dissi frettolosamente.

In men che non si dica mi ritrovai su uno spoglio vagone della metro di Miyagi, diretto verso il liceo Karasuno

La mente continuava a ricordarmi che quel giorno, avrei dovuto giocare quella partita talmente futile quanto importante per il mio ruolo da alzatore.

Mi capita spesso di dubitare delle mie capacità, soprattutto quando mi trovo davanti qualcuno migliore di me

E in quei casi, è davvero frustrante

Dio, se è frustrante.

Sento addosso il peso delle aspettative altrui in una maniera oserei dire...terrificante

Ma del resto, "l'alzatore prodigio" può permettersi di sopportarne il peso, no?

Alla fine è così bravo, così naturalmente talentuoso

E in ogni caso, è così pieno di sé che nemmeno si accorge di avere addosso tutte queste aspettative, no?

Vorrei urlare fino a perdere il fiato quanto sia logorante il loro peso, ma se adesso, dopo tutti gli elogi, lo facessi, risulterei debole

E se c'è una cosa peggiore di fallire, è mostrarsi deboli.

Probabilmente la situazione che vivevo alle medie è stata capace di far maturare questa concezione tanto distorta della realtà

Eppure, dopo quegli anni, non posso permettermi di mostrarmi qualcuno diverso dall'alzatore prodigio

E se prima andavo alla costante ricerca di qualcuno che si prendesse la briga di conoscere quel dispotico re del campo, adesso ci ho addirittura perso le speranze.

Perché alla fine le persone sono così

Presumono

Fanno supposizioni

Danno per scontato ciò che vedono

E alla fine, diventi solo l'immagine di quell'insulsa visione altrui.

È frustrante

Ma alla fine, chi sono io per cambiare le cose?

Chi sono io per pretendere una persona che si impegni a capire qualcuno come me?

E quel giorno, mentre la testa balenava tra un pensiero e l'altro, mi ritrovai a pensarci

Pensavo a quanto fosse dannatamente disturbante il pensiero di perdere il mio ruolo

E tra un sospiro e un altro, in un posto casuale di un vagone così freddo e vuoto, mi ritrovai a sentire l'echeggiare di quelle parole.

"Oh, quindi sono iscritto alla stessa scuola del re del campo, questa è bella"

Ho ricordi sfocati di quel giorno, credo che l'unico ricordo vivido sia il turbine di emozioni che ha causato quella frase

Rabbia