Capitolo 6

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È passato quasi un anno dalla scomparsa di Klaus e io continuo a pensare ogni singolo giorno a lui. Voglio dire lui mi ha aiutata quando tutto stava crollando e io l'ho trattato come spazzatura e non so nemmeno il perché. Ora mi sono leggermente abituata al fatto che i miei amici siano praticamente dei mostri anche perché non volevo andare avanti da sola. Damon entra in camera svegliandomi, si è trasferito qui da quando sono tornata a casa , dice che deve proteggermi nel caso mio fratello psicopatico faccia ritorno per uccidermi.
Damon: "Svegliati dai tuoi sogni e inizia a prepararti, sta sera c'è la festa di fine estate a casa nostra, l'ha organizzata la Barbie"
Jess: "Damon non so se è il caso, sai che non ho bei passati con le feste"
Damon: "Andiamo Jess è passato praticamente un anno e devi ricominciare a vivere. Non puoi aspettare che tuo padre morto risorga o che il tuo principe azzurro torni. Te l'avevo detto di non fidarti e lui ti ha lasciato qui, sola e innamorata. Fossi stato in te sarei andato a cercarlo solo per ucciderlo"
Jess: "Si ma se n'è andato per colpa mia e non ho nemmeno potuto rimediare"
Damon: "Non è una scusa, preparati ci vieni con me e Matt alla festa"
Gli faccio cenno di uscire e chiude la porta, apro l'armadio e scelgo lo stesso vestito che ho messo a quella cena con Klaus, decido di non truccarmi e di passarmi solo la piastra sui capelli. Scendo e ci sono Damon e Matt ad aspettarmi.
Entrambi mi riempiono di complimenti ma non mi fa lo stesso effetto di quando me lo ha detto Klaus. Cazzo che effetto mi faceva quel ragazzo, ma Damon ha ragione, devo dimenticarlo perché non tornerà così do il braccetto a entrambi e andiamo a casa dei Salvatore per la festa. Quando arriviamo la musica è già alta e vedo caroline e Elena venirmi incontro ad abbracciarmi.
Jess: "Bonnie non è ancora tornata dal padre?"
Elena: "No e nemmeno Jeremy sarà qui, è a Denver da amici"
Caroline: "Cavolo ho lasciato di sopra la borsa col telefono, Jess me la andresti a prendere?"
Jess: "Va bene, dove?"
Caroline: "In camera di Stefan"
Annuisco e salgo in camera, alzo lo sguardo e mi ritrovo una ragazza alta dagli occhi azzurri e i capelli biondi proprio come caroline ma non è lei. Mi afferra per il polso così forte da farmi male.
Rebekah: "Allora sei tu la stronzetta che ha fatto soffrire mio fratello per la prima volta nella sua vita" mi dice io sono confusa "Posso solo ammettere che sei bella"
Jess: "Lasciami il braccio" ma non lo fa.
Arriva Damon di scatto e ci divide lei se ne va.
Damon: "Cazzo rebekah, tu tutto bene?"
Jess: "Si si l'hai fermata in tempo" Lui annuisce sollevato "Chi diavolo era quella?"
Damon: "Quella è Rebekah...la sorella di Klaus"
Io sorrido e vado nel panico.
Jess: "KLAUS, VUOI DIRE KLAUS?" lui annuisce "Porta tu la borsa a Caroline io devo andarlo a cercare"
Matt mi ferma nella sala da ballo e mi chiede di ballare. Vorrei andare a cercare Klaus ma accetto dato che è un lento e non voglio lasciarlo solo. A metà del ballo vedo un ragazzo familiare che mi fissa come attristito...È KLAUS. Appena vede che l'ho notato esce nel giardino e il mio entusiasmo muore ricordandomi cosa gli ho fatto. Dio quanto vorrei tornare indietro.
Finisco il lento con Matt e poi corro fuori a cercarlo. Lo vedo è fuori su una panchina a bere dell'alcool. Allora lo raggiungo e mi riconosce già da dietro.
Klaus: "Incredibile come tu mi sia mancata così tanto nonostante sei stata la causa del mio problema" ha la voce tremolante.
Jess: "Klaus stai...stai piangendo?" Mi metto seduta vicino a lui e non mi risponde.
Jess: "Comunque mi sei mancato anche tu e mi dispiace per ciò che ti ho detto"
Klaus: "Non è un po' tardi?" Mi ha finalmente guardato negli occhi e mi sento come sotto dei riflettori. Mi viene da piangere ma non lo faccio.
Jess: "Ti giuro che non ho mai pensato certe cose, infatti credo di essere stata soggiogata quel mattino da uno dei Salvatore" mi guarda confuso e io continuo "So che sei più potente di loro quindi volevo chiederti se puoi obbligarmi a ricordare"
Klaus: "Sappi che non puoi mentirmi quindi potresti anche atterrarti il fosso da sola"
Allora mi guarda negli occhi profondamente e mi chiede cosa fosse successo quella mattina ed inizio a ricordare tutto.
Jess: "DAMON!" Ribollo di rabbia "LO UCCIDO"
Mi alzo dalla panca ma prima che potessi fare qualsiasi movimento Klaus mi afferra e mi bacia. Sento le farfalle nello stomaco. Aspettavo questo momento da troppo.
Allora mi sorride come per dirmi che mi ha perdonato. Gli prendo la mano ed entro dentro incazzata nera. Per fortuna i fratelli Salvatore e Caroline sono tutti insieme.
Lui resta fuori e chiude la porta alle mie spalle.
Jess: "Ma si può sapere cosa vi prende?" Mi guardando facendo finta di nulla "Damon mi ha soggiogata quella mattina per farmi dire cose del genere a Klaus e voi eravate d'accordo. Pensavo foste miei amici e accettaste le mie scelte" nessuno dice nulla "Fate bene a non dire nulla"

Stuck with you// klaus mikealson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora