Rehabilitation🚬

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un anno dopo;

Sono in riabilitazione per tossicodipendenti.
Perché?
Beh...ho trascorso un intero anno in giro per il mondo ad ubriacarmi,a sniffare e a fumare.
Ho abbandonato per un anno la scuola...chiamiamolo "anno sabbatico" anche se non lo è stato.
Ad un tratto i miei genitori si sono stancati di non vedermi più e di sentire dai miei compagni di classe o dalla maggior parte di New York che io facevo uso di droghe.
Loro non ci credevano...il problema è che lo faccio da una vita intera...credevano che avessi smesso,dopo tanto tempo trascorso a combattere questa cosa...tanti soldi spesi,lavoro duro per farmi smettere,ci ero riuscita perché avevo trovato la felicità,ma ora è scomparso tutto.
Solo una cosa è stata giusta in questo anno: lasciare Paulo e non trascinarlo con me in questa m*rda di vita.
Già Paulo...
Quante volte gli ho scritto,le stesse volte in cui ho cancellato i messaggi e non li ho mai inviati.
Invece lui mi scriveva continuamente,o almeno l'ha fatto per un periodo...ma ha smesso,perché non ho mai avuto il coraggio di scrivergli una sola parola.
Ma scrivergliela significava farlo stare male ancora di più...se io mi fossi fatta sentire lui non avrebbe mai smesso di pensarmi,ed era proprio questo che doveva fare.
Lui e i miei genitori si sentono continuamente, almeno da quello che mi hanno detto...non facevo ritorno a casa da un anno e poco più.
Sono stata a Barcellona,a Madrid, a Londra, a Los Angeles, a Parigi,alcune volte anche con Neymar, in Brasile, in Russia, ad Amsterdam...e tanti altri posti,ma a casa non sono mai tornata...non prima di ora.
Non sono mai andata sulla tomba di mio fratello, perché non ho il coraggio, perché credo che lui sia ancora qui con me, in carne ed ossa...e in questo le droghe mi aiutavano molto.
E ora...beh...sono chiusa in una stanza di un centro di disintossicazione e riabilitazione da dipendenze,a New York.
Nathan viene qui ogni giorno,ed è l'unico.
A volte mi fanno usare il cellulare e sento spesso Neymar e Alice.
Mi manca uscire,mi manca vivere, mi manca stare con gli amici a far festa...sono ormai due mesi che mi trovo in questo posto,lontana dalla realtà.
Le uniche cose che faccio sono mangiare sano, dormire, seguire training autogeno, attività corporee e attività occupazionali rivolte alla rivalutazione delle risorse individuali, parlare con Nathan, guardare la TV e leggere riviste di gossip...che mi annoiano tanto!
Tra poco la mia riabilitazione dovrebbe finire, mancano solo pochi giorni e sto facendo il countdown per poter uscire e respirare aria nuova.
Una promessa che ho fatto e ho mantenuto è stata quella a Paulo, quando gli ho detto che lo avrei guardato e sarei stata felice per lui.
L'ho fatto!
Sempre,ovunque io fossi.
La Supercoppa,la Coppa Italia,lo Scudetto, la Champions anche se è durata poco.
Ogni volta che alzavano quella coppa al cielo vedevo la sua felicità,gli occhi di un bambino,pieni di gioia...e mi faceva bene vederlo in quello stato.
Le storie in cui cantavano e ballavano le riguardavo miliardi di volte,perché lui stava bene,era felice e questo metteva anche me di buon umore.
Non mi sono mai fidanzata dopo di lui,con nessuno!
Si ho avuto momenti molto intimi con alcuni ragazzi,ma un notte e basta,poi cambiavo.
Credo che solo lui è il mio vero amore.
So di aver sbagliato e l'ho lasciato andare via,ma non mi sento in colpa,perché ora lui sta bene ed è felice, mentre io mi ritrovo a fare i conti con la mia tristezza, rabbia e con la voglia matta di usufruire di droga perché mi calma.
In teoria di una cosa sono certa...che uscita da qui non smetterò.
Ne sento ogni giorno la necessità,e non voglio smettere di usarle.
So che mi uccideranno prima o poi,ma voglio godermi la vita in tranquillità,senza quella costante paura o ansia di fare qualcosa,senza la malinconia,la nostalgia dei vecchi momenti e la tristezza per la persona che ho perso.
Nessuno accetterà questa cosa, tantomeno Nathan.
Lui è riuscito a fermarsi da solo, senza bisogno di centri riabilitativi o psicologi...ammiro davvero tanto la sua forza...vorrei averla anche io.

Sono passati quei fatidici 4 giorni,e finalmente sto uscendo da quella struttura.
Le macchine, i colori, il cielo blu, i bambini che escono da scuola mano nella mano...mi sembra tutto così nuovo...sembra di non aver mai vissuto a New York.
<<Allison>>
<<ciao mamma>>
Le dico non guardandola in faccia e volgendo lo sguardo altrove.
<<All lo abbiamo fatto per te>>
Mi dice mio padre.
<<cosa avete fatto per me? Eh? Rinchiudermi in questo centro di m*rda? Senza poter vedere il mondo fuori?
E poi perché non siete mai venuti per due mesi interi...scommetto che sapevate tutto quello che facevo,ma non vi siete mai preoccupati di chiedermi come stessi e in quale inferno mi trovavo.>>
<<domani partiamo per Torino>>
Mi dice mio padre come se non avesse minimamente ascoltato quello che ho detto.
<<io non ci vengo a Torino>>
<<tu invece vieni con noi>>
<<perché?>>
<<rivedere i ragazzi ti farà bene>>
<<credimi non sarà così>>
<<Allison ti vogliono bene tutti>>
<<questo lo so. Sicuramente più di voi>>
<<smettila>>
<<no papà,non la smetto!
A volte vengo trattata come una bambina,altre volte in cui cresco vengo ostacolata,torno a casa e mi rinchiudete per due mesi in un centro di riabilitazione e per di più non vi preoccupate di me. Sono stanca di vivere questa vita. Voglio essere libera di volare con le mie ali,ma tu crei sempre un muro davanti che io non riesco ad oltrepassare>>
<<per un anno intero l'hai oltrepassato>>
<<ah si? Credi che io non sapessi che in ogni parte del mondo, in qualsiasi posto c'era qualcuno che faceva le tue veci?
Sono davvero così stupida per te?
A volte mi ritrovavo a scappare, a nascondermi, a correre sulle montagne con la macchina perché degli uomini mi seguivano,credimi non è bello papà.
Ovunque io vada tu ci sei sempre, sei come una pulce che rimane attaccata sulla mia pelle. Prima o poi però dovrai staccarti da me>>
<<perché non capisci che temo di perdere anche
te?>>
<<perché tu non capisci che ormai sono maggiorenne e che non sono più una bambina,che sono cresciuta e sono matura per fare determinate cose?>>
<<l'ho capito tempo fa>>
<<non credo,altrimenti non ti comporteresti così>>
Salgo in macchina sbattendo la porta e indosso le cuffie ascoltando "Demons" degli Imagine Dragons.

Neymar Jr💚🇧🇷
<<All,come stai oggi?>>
<<ciao Ney,bene. Appena uscita dal centro e domani già mi obbligano a partire per Torino>>
<<Torino?>>
<<sarà difficile,ma proverò a riprendere in mano la mia vita...senza Paulo ovviamente,non posso fare come caz*o mi pare,pretendendo che lui ritorni da me>>
<<non se lo merita All>>
<<sono d'accordo,quasi quasi non partirei proprio,ma sono obbligata.
Tu da quando ti preoccupi per Paulo?>>
<<Alt! Io non mi preoccupo per Paulo, è solo che ne ha attraversate tante, e molte a causa tua. Io ti voglio bene e ti ho già spiegato che hai fatto bene a lasciarlo se poi ti sei ridotta in quel modo,ma All il suo cuore non può essere preso,masticato e poi pretendere che ritorni intatto in un batter d'occhio...credimi non funziona così>>
<<lo so,hai tutte le ragioni del mondo Ney. Cercherò di stargli lontano, voglio che continui ad avere il suo fantastico sorriso stampato sul volto. Non voglio più essere la causa dei mali di qualcuno>>
<<sei una grande Donna All>>
<<no credimi,non lo sono,ma mi piacerebbe tanto esserlo. Ti voglio bene Ney>>
<<ci vediamo presto All,promesso❤️>>
<<❤️>>

Sono le 8 del mattino e siamo quasi arrivati a Torino.
La voglia di scomparire e non farmi vedere nelle zone della Continassa è molta.
Ho paura di quello che potrà accadere,non tanto dentro di me, quanto dentro di lui.
Si scatenerà un putiferio,dovuto soprattutto al fatto che l'ho lasciato,che lui era deluso e che per tutto il tempo non ho risposto ai messaggi o alle telefonate.
Spero solo che l'amore non prenda il sopravvento sulla delusione nei miei confronti, perché quello significherebbe provare di nuovo a stare con me e dal mio canto ferirlo di nuovo.
Io lo amo, e non ho mai smesso, ma non sono ancora uscita dal pozzo in cui sono caduta...e chissà tra quanto tempo ne uscirò.
Appena arriviamo a casa, corro nella mia stanza a posare la valigia e sniffo anche un po' di droga...quando arriverò al campo devo essere calma e non devo agitarmi.

"Juventus Training Center"
É la prima cosa che vedo appena scesa dalla macchina.
Ci rechiamo all'interno,io un po' più dietro rispetto ai miei.
Ed eccolo lì...in tutta la sua bellezza. Sta facendo i palleggi, e ride insieme a Juan.
Vorrei solo scappare via per non far cancellare quel sorriso dal suo volto...è di una bellezza stratosferica,non si può descrivere.
<<Allison>>
Urla Berna facendo girare tutti verso di me,anche lui,che ha gli occhi spalancati.
Avevo messo gli occhiali così da non far notare le occhiaie e soprattutto che ero intenta a guardarlo.
<<Hey>>
É l'unica cosa che riesco a dire,con un finto sorriso sulle labbra.
Mi abbraccia,e poi anche De Ligt, Chiesa, Bonucci, Arthur, Danilo e Ronaldo...mentre tutti gli altri rimangono al fianco di Paulo.
Ha gli occhi spenti, fissa il vuoto, e sembra quasi voler scoppiare a piangere.
Abbraccio il presidente Agnelli e conosco il nuovo mister, Allegri,anche se è stato nella famiglia bianconera per un po' di tempo in precedenza.
<<non ti abbiamo vista per molto tempo>>
Dice Nedved.
<<mi sono presa del tempo, ho viaggiato molto>>
<<sappiamo molte cose Allison>>
<<immaginavo...>>
Abbasso lo sguardo,puntandolo sul cellulare,intenta a leggere un messaggio di Neymar...o forse semplicemente a nascondermi.
Mentre tutti entrano dentro Juan e Demiral si avvicinano a me.
<<credi di poter fare come ti pare All?>>
Mi chiede Juan.
<<i-io...no>>
<<non puoi venire qui dopo un anno e stravolgere di nuovo la vita di Paulo>>
Dice il turco.
<<l-lo so ragazzi ma sono stata obbligata a venire qui,non volevo davvero.
Tutto quello che ho fatto, l'ho fatto solamente per lui, per non farlo soffrire>>
<<sta' lontana da Paulo Allison,ti prego,gli hai rovinato la vita, per colpa tua è stato male tantissimo tempo. Stava iniziando a riprendersi ma sei apparsa di nuovo. Stagli alla larga>>
Le lacrime scendono, mentre loro entrano dentro.
Invece di seguirli esco fuori e chiamo un taxi.
Volevo andarmene solamente, sprofondare...sarei rimasta volentieri in riabilitazione invece di sentirmi dire queste cose.
Dopo circa 10 minuti arriva e mi faccio riaccompagnare a casa, senza dire niente a nessuno.
Entro in stanza e inizio a fumare 1, 2, 3 canne, fino a quando mi stendo sul letto e crollo.

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 𝟮 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora