Giri Armonici e Gelato ai Capelli

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.

Il Piccolo Principe  – Antoine de Saint-Exupéry

È mattina e Poe ha un gran armeggiare con gli strumenti: collega casse, trasporta cavi

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È mattina e Poe ha un gran armeggiare con gli strumenti: collega casse, trasporta cavi. Ha organizzato, con Finn e il resto della band, una sessione di prove all'aperto. È molto in anticipo rispetto all'orario fissato con i ragazzi.
Il Waterfront Jazz Festival di Portland è tra poche settimane e lui sta letteralmente fermentando come mosto che ribolle in un tino d'impazienza. Finalmente si sente pieno di una vitalità che lo sprona a ritagliarsi qualche piacere solo per se stesso.

Ogni tanto, sporadici spiragli di nostalgia si insinuano a pungolarlo tra le maglie della risolutezza che ha posto a guardia dei propri pensieri. Negli ultimi giorni ha preso il telefono nelle mani, più volte, cercando il coraggio di chiamare Lady Tano. Vorrebbe tanto sapere come sta l'anziana signora di Boston che lo ha spesso ospitato in casa sua durante l'anno appena trascorso, vorrebbe sapere se la sua salute è peggiorata e se ancora vive da sola.
Si è consumato i polpastrelli, rigirandosi il cellulare nelle mani, sudate e smaniose.
Quella chiamata riaprirebbe porte che vuole tenere serrate.

Il flusso dei suoi pensieri è interrotto da un piacevole intermezzo: una risata cristallina echeggia, insieme al canto degli uccelli delle nove del mattino. Si sporge verso la porticina di legno dello steccato che divide la sua dimora da quella di casa Lindley.

Lily è distesa sull'amaca, sulle gambe di sua madre che le liscia i capelli, facendole un sacco di buffe smorfie che fanno ridere la bimba ogni volta più forte. A quello spettacolo Poe avverte un moto di tenerezza montare dal suo petto e un ricordo si affaccia, puntuale, dall'altra parte della staccionata: quella dei Dameron.

Gli mostra un'altra madre, la sua, dalle lunghe onde castane, durante le estati di anni lontani, fare a gara di boccacce col suo pargolo dai ricci impertinenti. Con gli occhi chiusi, il viso che cerca il sole e le mani sui fianchi, l'uomo si lascia cullare dal suono della risata della bambina e da quello sprazzo di un passato dal sapore dolce che filtra tra le pieghe della memoria, e che gli scalda il cuore come il calore dei raggi che rendono la sua pelle sempre più dorata.

Radici e Nuvole - Le Cose Che Non HoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora