Capitolo 1 (prima parte)

7.2K 214 33
                                    

Sto correndo attorno al campo come una pazza, ma infondo questo è il mio lavoro, essendo una centrocampista centrale.

Se i miei compagni di squadra mi vedessero andare lenta, mi imiterebbero.

Ma se ci metto tutta me stessa, lo faranno anche loro.

Mi aggiusto velocemente i pantaloncini dopo esser stata affrontata da Dinah vicino alla linea centrale.

Mi aiuta ad alzarmi prima che io veda Camila correre lungo la linea di sinistra.

Con una perfetta precisione tiro la palla affinché la giovane ragazza possa prenderla.

Camila, o CC7 come qualcuno di noi la chiama ispirandosi a CR7 (Cristiano Ronaldo), è una delle più brave calciatrici che siano mai esistite nella regione. Noi tutte lo siamo. Dopo tutto, siamo nella U17 World Championships e siamo la squadra numero uno.

Ma Camila è la piccola superstar, per la sua impeccabile tecnica e per la sua capacità di fare dei difficili trick nelle sue giocate.

Senza dimenticare che è incredibilmente veloce.

Talmente veloce, che sbaglio nel cercare di stare al passo con lei per cercare di fare goal.

"Camz!" urlo, perché non c'é nessuno attorno e ho una perfetta opportunità di segnare, se lei mi passasse la palla.

Ma la ragazza che indossa la maglia col numero 7, sta cercando di dribblare per aggirare i difensori e sicuramente perderà la palla.

Sospiro frustrata.

Questa non è la prima volta che si comporta così oggi, e non sono sicura del motivo per cui si sta comportando così da egoista.

Di solito, c'è gioco di squadra e non ci lasciamo scappare neanche un'occasione per segnare.

Capiamo le nostre giocate a vicenda, senza neanche il bisogno di comunicare.

Ho sempre saputo cosa lei pensava, dove sarebbe corsa o quello che avrebbe fatto e viceversa.

Per qualche ragione, Camila oggi non è intenzionata a giocare con me.

Tengo la lingua a freno finché non lo fa ancora, e ancora.

Corro lungo la linea di sinistra del campo, perché devo parlare con lei.

"Che ti sta succedendo oggi? Perché non mi passi la palla?" gli chiedo duramente e ovviamente arrabbiata.

"Niente" si gira e fa per correre via per poter tornare alla sua posizione, ma io le afferro il polso.

"Togli le tue fottute mani da me!" risponde Camila, ed io rimango di stucco per quella reazione esagerata.

"Qual è il tuo problema?!" le lascio andare il polso ma non riesco ancora a capire perché sia così arrabbiata quando io invece ho tutte le ragioni per essere infuriata con lei.

"TU sei il mio fottuto problema!" esclama lei con un tono che le ho sentito solo quando si rivolge ai nostri avversari o all'arbitro.

"Chiudi la bocca, Cabello! Sono ancora il fottuto capitano di questa squadra" sibilo, e improvvisamente sento i miei occhi verdi bruciare per la rabbia.

"Cosa mi vuoi fare, eh? Mettermi in panchina?" risponde, sapendo che la squadra avrà bisogno di lei per la prossima partita più che mai, e il nostro coach non la metterà mai in panchina.

Mi spintona così violentemente che cado sull'erba sintetica. Sono scioccata, ma il mio istinto è più veloce del mio cervello - che cerca di capire perché sia scattata in questo modo contro di me.

CC7 (italian translation/traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora