Capitolo 1 - seconda parte

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"WE ARE THE CHAMPIONS" urla Dinah e ci stringe in un abbraccio, interrompendo il momento che aveva fatto aumentare le mie pulsazioni più del dovuto. Tutte le altre si uniscono e iniziano i festeggiamenti.

Molte ore dopo, torniamo in hotel. Dopo tutte le cerimonie e le interviste, abbiamo cenato e festeggiato. Il polpaccio mi fa ancora male ma non mi importa considerando l'incredibile nottata appena passata. Cammino verso la mia stanza per dormire qualche ora prima di tornare a casa domani.

"Oh amica" dico quando mi cade la chiave a terra ma poi sento dei passi camminare verso la mia direzione. Mi giro e vedo Camila accanto a me. Non abbiamo parlato per tutta la serata dopo aver lasciato il campo. Lei era impegnata con Dinah e altre, io invece mi divertivo da sola. Non era voluto, ma una parte di me era ansioso quando le diedi un'occhiata. I suoi capelli erano lasciati in modo selvaggio, che era una grande differenza rispetto alla solita coda di cavallo che ci facevamo durante gli allenamenti e le partite. I jeans skinny neri erano a cavallo basso e in combinazione con il semplice top corto bianco, stava spudoratamente mostrando i suoi addominali.

"Hai bisogno di aiuto?" chiese con voce rauca dopo tutti gli urli della festa di stasera.

"No, sto bene" risposi con più nochalance possibile ma in realtà volevo saltarle addosso. Gesù, non è mai stato così prima d'ora.

"Non posso credere che sia finito. Tutte quelle settimana di allenamento, poi la partita e.. Domani torniamo a casa" Camila sembrava pensierosa ed io studiai attentamente i suoi occhi marroni.

"Sei triste di andartene?"

"Un po'" ammise mentre si sporgeva verso la mia porta. "Tornare a casa è bello, immagino. Ma questo è quello per cui vivo, sai? L'adrenalina, l'eccitazione possono diventare un'abitudine."

"Sì, so cosa intendi" risposi dolcemente e amai vedere come la calciatrice appassionata mi parlava apertamente. Sorrise e sapevo che si era sentita capita. Ed eccola di nuovo. Quella tensione. Entrambe ci sentivamo tranquille e non ero sicura di quello che la più giovane stesse pensando ma mi stava facendo venire il mal di testa con i suoi segnali contrastanti. Ricordavo quando disse che non era interessata e io non volevo rendere le cose strane tra di noi.

"Io uhm.. Ho bisogno di dormire" interruppi la nostra gara di sguardi, schiarendomi la gola.

"Giusto, certo" annuì quando aprii la porta.

"Buonano-" fu tutto quello che riuscii a dire prima di sentire delle morbide labbra cadere sulle mie. Questo non era quello che mi aspettavo, assolutamente! Il mix della tenerezza delle sue labbra e la violenza del suo bacio mi lasciò stordita. Non riuscivo a respirare, pensare o fare qualsiasi cosa. E quando stavo per ricambiare, lei interruppe l'assalto alle mie labbra e ansimò pesantemente. I suoi occhi scuri erano rivolti verso il basso, per non incontrare i miei occhi confusi.

"Vaffanculo Lauren" sospirò con un tono di voce quasi impossibile da sentire, prima di spingermi contro la porta e correre via.

Rimasi lì per un paio di minuti in stato di trance. Era davvero successo? Che cosa stava prendendo a Camila? Un minuto mi sta spingendo via, quello dopo mi sta baciando e dopo mi sta spingendo di nuovo. C'era troppa confusione nella mia mente, così decisi di lasciar perdere fino al giorno dopo. Ero sicura che avremmo parlato e chiarito. Adesso come adesso, era abbastanza evidente che ci fosse qualcosa tra di noi, no? Forse lei era spaventata ma ero convinta del fatto che avremmo parlato e ne saremmo venute a capo insieme. Comunque, continuai a sorridere come un bimbo paffuto in un negozio di caramelle mentre pensavo alle meravigliose labbra di Camila contro le mie.

** spazio autrice **

Scusate il ritardo belle, ma purtroppo non ho internet a casa quindi non posso tradurre tutti i giorni. Comunque ogni volta che troverò un Wi-Fi a cui connettermi mi metterò sempre a lavoro per voi ahha 😘

Ciao ciao

CC7 (italian translation/traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora