Capitolo 1 (terza parte)

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Il mattino seguente fu duro per tutti. Sfortunatamente Camila indossò le sue cuffiette per tutto il tempo e non mi guardò neanche per un fottuto secondo. Era proprio inavvicinabile a volte. Dopo esser scese dal bus lei camminava davanti a me con i suoi bagagli. La seguii con la mia valigia sulla spalla. Mi stava facendo diventare matta! Eravamo al fottuto aereoporto e lei ancora non mi aveva spiegato nulla. Non potevo più trattenermi e andai da lei. Era da sola, appoggiata al muro con il cellulare in mano.

"Possiamo parlare?" chiesi con determinazione, e per la prima volta la vidi alzare lo sguardo.

"Di cosa?"

"Di ieri sera."

"Non so di cosa tu stia parlando" disse Camila con indifferenza, facendo aumentare la mia rabbia. Chi cazzo si credeva di essere?

"Sto parlando del fatto che tu mi hai baciata" sibilai, e vidi i suoi occhi spalancarsi dal terrore.

"Puoi abbassare la voce? Ci sentiranno"  disse in preda al panico.

"Possiamo parlare qui davanti a tutti oppure in privato. La scelta è tua." non mi arresi, e la vidi serrare la mascella. Camminò davanti a me ed entrammo nel bagno delle femmine, e finalmente si tolse le cuffiette. La sua postura mi ricordo l'ultima volta che avevamo parlato così. Le braccia incrociate e tutto di lei gridava disagio.

"Quindi?" chiese con voce annoiata.

"Dimmelo tu? Sei tu quella che ieri mi ha baciata dopo aver scoperto che potrei avere una cotta per te" arrivai dritta al punto.

"Senti, tu eri disperata ed io ero curiosa. Possiamo semplicemente chiamarla una "doppia vittoria" per entrambe e dimenticarcelo?" disse la più piccola con talmente tanta arroganza che mi venne voglia di darle un pugno proprio in quel momento.

"Sei davvero così presuntuosa o sei semplicemente una stronza?" battibeccai mentre lei roteò gli occhi.

"Non essere così offesa. Ti è piaciuto ed io sono andata fuori controllo, cosa c'è di sbagliato in questo?" apparentemente voleva proprio che mi arrabbiassi, parlandomi in quel modo.

"Sei andata fuori controllo, eh? Mi stai dicendo che non ti è piaciuto?" ridacchiai mentre lei si sentiva sempre più a disagio ogni secondo che passava.

"No." rispose Camila.

"Cazzate" le dissi mentre i tratti del suo viso trasmettevamo sempre più insicurezza. "So quello che ho provato. Mi hai baciata come se significasse qualcosa in più e tu lo sai!"

"Continua a sognare" mi derise.

"Di che cosa hai fottutamente paura?" scattai con riluttanza contro di lei che non riusciva ad ammettere che le era piaciuto quel semplice bacio. Non le stavo chiedendo di essere la mia ragazza o cose simili. L'unica cosa che doveva fare era dire che le era piaciuto!

"Non sono gay!" esclamò.

"Non ho mai detto che lo sei, che cazzo! Solo perché ti è piaciuto quel bacio non significa che sei del tutto lesbica" dissi con frustrazione e non riuscii a scrollarmi via la sensazione che Camila avesse problemi con la sua sessualità. Perché si arrabbiava se non non c'era nulla di cui preoccuparsi?

"Solo perché vuoi entrare nei miei pantaloni non significa che te lo lascerò fare!"

"Oh Dio, ma ti stai ascoltando? Non sono qui perché voglio entrare nei tuoi pantaloni. TU hai baciato ME." dissi per fare chiarezza "Tu mi piaci, ok? Già da un po', ma visto che non sapevo se ti piacevano le ragazze non ho mai detto nulla. E mi andava bene essere solo amiche, la mia era solo un'innocente cotta. E non c'era niente di perverso in questo, al contrario di come tu lo fai sembrare. Chiamami pure in giudizio ora, ma io ho sempre pensato che tu fossi bellissima e mi piaceva stare vicino a te. Ma in questo momento, proprio non capisco cosa abbia visto di così speciale in te la prima volta."

E con questo girai i tacchi e lasciai il bagno pubblico perché sinceramente ne avevo abbastanza di Camila e del suo comportamento di superiorità. Non avrei lasciato che mi trattasse come spazzatura. C'erano abbastanza ragazze di cui avrei potuto prendere una cotta, giusto? Anche questa passerà, mi dissi quando raggiunsi le altre ragazze. Ma anche se mi dicevo che non importava, ebbi un piccolo dolore al petto per tutta la durata del volo diretto a casa.

CC7 (italian translation/traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora